Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior: ha vinto Urso?

Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior: ha vinto Urso?

Clamoroso: l'Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior. Ha prevalso dunque la linea dura del ministro Urso?

15 Aprile 2024 - 18:00

Una notizia clamorosa è rimbalzata negli ultimi minuti e dopo i primi riscontri possiamo confermare che è vera: l’Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior! La casa del Biscione ha deciso di cambiare il nome del nuovo B-Suv, presentato appena cinque giorni fa, per una questione di ‘quieto vivere’ dopo le esternazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che giovedì scorso aveva criticato la scelta di chiamare Milano la nuova autovettura Alfa in quanto prodotta completamente all’estero, sottolineando che c’erano perfino gli estremi per una diffida legale.

ALFA ROMEO MILANO DIVENTA JUNIOR: L’ANNUNCIO

Il CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha comunicato la scelta di cambiare il nome da Milano a Junior nel corso di un’improvvisata conferenza stampa, tenutasi oggi pomeriggio, durante la quale ha spiegato di non credere a una presunta violazione della legge italiana, ma di voler comunque fare un passo indietro per evitare qualsiasi tipo di polemica: “Siamo perfettamente consapevoli che questo episodio rimarrà inciso nella storia del marchio. È una grande responsabilità, ma come team scegliamo ancora una volta di dare priorità al prodotto e ai clienti. Decidiamo di cambiare, pur sapendo di non essere obbligati a farlo, perché vogliamo preservare le emozioni positive che i nostri prodotti generano da sempre”.

PERCHE ALFA ROMEO MILANO CAMBIA NOME?

Ma che legge l’Alfa Romeo Milano avrebbe violato chiamandosi così? Lo ha spiegato lo stesso ministro Urso citando la legge n. 350/2003 che all’art. 4 comma 49 vieta “la commercializzazione di prodotti recanti false o fallaci indicazioni di provenienza“, punendola ai sensi dell’articolo 517 del Codice penale, ricordando allo stesso modo che “costituisce fallace indicazione, anche qualora sia indicata l’origine e la provenienza estera dei prodotti o delle merci, l’uso di segni, figure, o quant’altro possa indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana”.

Secondo Urso un’auto chiamata Milano ma prodotta all’estero, precisamente in Polonia, poteva confondere i clienti sulla provenienza del prodotto, violando la legislazione del 2003. A dire il vero il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, aveva già risposto precisando che la Milano è stata progettata, sviluppata e ingegnerizzata in Italia e solamente assemblata in Polonia. Se vuoi approfondire la questione ne abbiamo parlato diffusamente qui.

Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior

GOVERNO-STELLANTIS 1-0. MA CHI VINCERÀ LA PARTITA?

Inutile dire che il cambio di un nome già pubblicizzato in tutto il mondo è una vicenda surreale e che avrà inevitabili ripercussioni economiche e d’immagine per il marchio Alfa, con tutto il denaro già investito in pubblicità e merchandise per pubblicizzare il nome Milano in tutto il mondo.

Probabilmente l’intera vicenda rientra nella complicata trattativa tra Stellantis e Governo italiano per aumentare la produzione di autovetture in Italia fino a superare la soglia psicologica del milione di unità. Il ministro Urso, e con lui il Governo, per ora sembrano aver segnato un bel gol, ma chissà che questo successo, per il momento parziale, non si riveli la classica vittoria di… Pirro.

Curiosità: Junior non è un nome inedito per un modello Alfa, anzi fa parte della storia del Biscione. La prima volta, infatti, di un’Alfa Romeo Junior risale al 1966 con il debutto della Giulia GT 1300 Junior. Il nome è stato poi utilizzato in abbinamento ad altri modelli come Alfasud, 145 e, più recentemente, MiTo.

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