Limite velocità a 150 km/h: vantaggi e svantaggi in uno studio

Limite velocità a 150 km/h: vantaggi e svantaggi in uno studio

Si parla per l'ennesima volta di portare il limite di velocità a 150 km/h in autostrada: ecco vantaggi e svantaggi secondo uno studio

18 Aprile 2023 - 12:10

Ciclicamente in Italia si pensa di innalzare il limite di velocità in autostrada a 150 km/h rispetto agli attuali 130. Su SicurAUTO.it il primo articolo sull’argomento è datato addirittura 2004 ma ce ne siamo occupati diverse altre volte, l’ultima nel 2021. Ricordando che il Codice della Strada già prevede la possibilità, peraltro mai applicata, di portare il limite a 150 km/h su determinati tipi di autostrade (vedi art. 142 comma 1 CdS), il tema sembra tornato d’attualità perché il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in base agli ultimi rumors, starebbe seriamente valutando di alzare il limite per lo meno su alcune tratte. Ma quali vantaggi e svantaggi ci sarebbero? Secondo uno studio i potenziali danni supererebbero di gran lunga i (pochi) benefici.

COSA PREVEDE LA NORMA SULL’INNALZAMENTO DEL LIMITE A 150 KM/H?

Lo studio in questione l’ha realizzato Altroconsumo stimando l’impatto di una simile misura su consumi, inquinamento e sicurezza. Al momento non ci sono dettagli (sappiamo che i tecnici del MIT stanno lavorando a una revisione del Codice della Strada) ma da quanto si deduce l’innalzamento del limite a 150 km/h riguarderebbe solo alcune tratte autostradali con specifici requisiti: ad esempio avere almeno tre corsie, prevedere un percorso per lo più rettilineo ed essere dotate di sistemi tutor per il controllo della velocità. Insomma più o meno ciò che già contempla il codice stradale ma che nessun ente gestore di autostrade ha mai applicato.

LIMITE VELOCITÀ A 150 KM/H: I VANTAGGI

Fatte tutte le valutazioni possibili, il vantaggio di portare il limite di velocità a 150 km/h in autostrada sarebbe solamente uno: ridurre i tempi di percorrenza. Ma secondo l’indagine di Altroconsumo il risparmio risulterebbe minimo: se si considera per esempio il tragitto Milano – Brescia della A4, una delle tratte che avrebbe i requisiti per l’aumento del limite a 150, viaggiando a 130 km/h se ne percorrerebbero i 75 km in circa 34 minuti e 30 secondi; viaggiando a 150 km/h si impiegherebbero invece circa 30 minuti, per un risparmio di soli 4 minuti e mezzo. Vale la pena aumentare i rischi per un beneficio così risibile?

Limite velocità a 150 km/h

LIMITE VELOCITÀ A 150 KM/H: GLI SVANTAGGI

Viceversa i potenziali svantaggi dell’innalzamento dei limiti a 150 km/h sono davvero tanti e Altroconsumo li elenca uno per uno.

  • Consumi ed emissioni. Ad alte velocità è necessaria molta potenza per vincere la resistenza dell’aria e questa potenza arriva dal carburante: più si va veloci e più benzina o gasolio sarà necessario consumare. Sopra i 120 km/h, indicativamente ogni 10 km/h di velocità in più, si consuma circa il 10% di carburante in più (valore indicativo che può variare in base alle caratteristiche della vettura). Passando quindi da una velocità di 130 km/h a una di 150 km/h anche il consumo di carburante sale del 20%. Ad esempio un’auto che viaggia a 130 km/h consuma 8 litri ogni 100 chilometri mentre a 150 km/h ne consuma circa 9,7. L’aumento dei consumi porta di conseguenza a un aumento delle emissioni di CO2 direttamente proporzionale, cioè 10% in più di emissioni ogni 10 km di velocità in più. Viaggiando pertanto a 150 km/h, anziché a 130, si può stimare un aumento delle emissioni del 20%.
  • Sicurezza stradale. Aumentare la velocità massima di un veicolo da 130 km/h a 150 km/h può avere un impatto molto negativo sulla sicurezza stradale degli automobilisti e su alcuni aspetti in particolare:

spazio di arresto in caso di frenata (a 150 km/h servono oltre 40 metri in più per arrestare completamente il veicolo in caso di necessità). Approfondisci con la nostra guida sulla distanza di sicurezza;

sbandamento (all’aumentare della velocità cresce la possibilità che l’auto sbandi e che si possa perdere il controllo in caso di un rapido e brusco input sul volante);

cono visivo (all’aumentare della velocità si riduce il cosiddetto ‘cono visivo’ del conducente, cioè la sua visione periferica);

incidenti più gravi (un incidente a 150 km/h comporta potenzialmente danni maggiori per tutti i veicoli e le persone coinvolte. Infatti, l’energia cinetica di un corpo in movimento è proporzionale, oltre che alla sua massa, al quadrato della sua velocità: questo vuol dire che 20 km/h di velocità in più comportano davvero un considerevole aumento di energia e quindi il rischio di danni e conseguenze più gravi).

Per ulteriori dettagli vi rimandiamo alla studio completo di Altroconsumo.

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4 Commenti

Utente registrato
18:40, 13 Giugno 2023

1) Cosa migliorare? chiede Altroconsumo. Riflettendo e studiando meglio la materia prima di finire col rafforzare, pur inconsciamente, l’efficacia di “fake pensieri” lanciati e rilanciati per tenere viva la “confusione sotto il cielo”, ossia per finalità non attinenti all’espletamento della funzione di Operatore di Pubblico Servizio che dovrebbe essere espletata con disciplina ed onore (Art 54 Cost.ne) prima che con competenza.
Avete sprecato spazio e soldi per un inutile studio, come lo fu l’introduzione della Norma nel 2002 (ben sapendo, l’allora legislatore, che sarebbe rimasta inapplicata), come inutile la fasulla proposta e la cocciuta riproposizione ancora dallo stesso schieramento (dal pres. Comm.ne Tr. del 2019 ed ora dal ministro). franco45

Utente registrato
18:41, 13 Giugno 2023

2) Come in tutti i riporti mediatici, non si sviluppa il tema e non si spiegare alla “ignorante” (come recentemente definita da un commentatore su Sicurauto.it) massa di lettori ed Utenti di strade e marciapiedi, perché mai attuata e mai lo sarà (quindi non ha senso parlare di vantaggi e svantaggi), per aiutarli a sentirsi ed essere parte attiva di Comunità di Cittadini più che di massa.
Dicevo proposta fasulla ed inutile di suo, ed inutile lo studio, poiché pur ipotizzandone l’applicazione, per come impropriamente gestita l’applicazione delle Norme, nessun significativo incremento di insicurezza sarebbe attribuibile alla maggior velocità in quanto è falso indicare la velocità causa principale d’incidenti (proposta fasulla ma che stranamente, in tutte le 3 occasioni, ha superato quello che nel giornalismo chiamate fact-checking, ossia verifica dei fatti e di cosa scrivete!). franco45

Utente registrato
18:42, 13 Giugno 2023

3) 1- Perché il Codice, in un brevissimo ma basilare art. 140 e nello specifico, impone ad ogni conducente di «regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione». Quindi bisogna ben distinguere tra eccesso di velocità, che dovrebbe essere riferito ai limiti dell’art 142 comma 1, e velocità non commisurata alle reali condizioni di cui sopra quindi alla vera relazione tra educazione circolatoria e velocità. Franco45

Utente registrato
18:42, 13 Giugno 2023

4) 2- Perché le casistiche dei rilievi d’infrazione, che gli Organi competenti non diffondono e gli Organi d’informazione non analizzano convenientemente, tradiscono la realtà. La velocità in eccesso alla legale del c. 1 ma molto e sempre più frequentemente a quello illegale (cecchinaggio) sui limiti restrittivi del c. 2 la fa da “regina” e comporta uno sviamento d’impegno in risorse economiche (tecnologie) ed umane mentre, a parte le gestioni soste, risultano tra il raro e l’inesistente le infrazioni comportamentali che quotidianamente ci evidenziano strade e marciapiedi.
Quindi velocità non è causa principale ma viene dichiarata tale, gli utenti vengono denunciati dalla “strada” impreparati ed imprudenti ma non risultano essere oggetto di correttivi e nessuno, giornalisti e tutele Consumatori in testa, si preoccupa di denunciarli come eventuale effetto di altre Responsabilità. Franco45

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