L'autovelox sull'auto della polizia riprende "di spalle? e senza cartello

L'autovelox sull'auto della polizia riprende "di spalle? e senza cartello Ecco un autovelox specificamente omologato per il controllo dinamico della circolazione che non richiede cartelli

Ecco un autovelox specificamente omologato per il controllo dinamico della circolazione che non richiede cartelli

1 Luglio 2015 - 07:07

Lo vedete il cartello nella foto? È necessario per tutti gli autovelox, ma non per quello appena arrivato. Infatti, come spiega poliziamunicipale.it, per chi pigia troppo sull'acceleratore c'è un nuovo dispositivo elettronico in agguato. Si tratta di un sistema omologato per il controllo dinamico della circolazione che non richiede cartelli e avvertimenti. Si monta sul cruscotto dell'auto della polizia e fotografa i trasgressori in qualsiasi direzione. Lo ha evidenziato il ministero dei trasporti con il parere 2071 del 6 maggio 2015.

DALLA LEGGE ALLA CIRCOLARE – Il decreto ministeriale 15 agosto 2007 che disciplina le modalità di segnalamento delle postazioni elettroniche per il controllo della velocità dei veicoli, all'articolo 3, è chiaro: l'obbligo di piazzare un segnale non è previsto in caso di rilevamento della velocità in modalità dinamica. Ovvero con misuratori elettronici della velocità installati a bordo dei veicoli di polizia. Il dubbio riguarda la portata esatta di questa indicazione. Secondo l'organo tecnico centrale per controllo dinamico con i sistemi autovelox non deve intendersi solo l'inseguimento del trasgressore “ma anche le altre modalità di accertamento eseguite con il veicolo pattuglia in movimento, cioè veicolo a fianco del bersaglio o nel senso di marcia opposto, nel rispetto delle norme sulla riservatezza e di quanto espressamente previsto nel paragrafo 6.4, parte I, della circolare del ministero dell'interno 14 agosto 2009, n. 300/A/10307/09/144/5/20/3, recante direttiva per garantire un'azione coordinata di prevenzione e contrasto dell'eccesso di velocità sulle strade”.

MORALE DELLA FAVOLA – Gli organi di polizia stradale hanno titolo a operare in piena autonomia quando utilizzano un dispositivo autovelox installato a bordo di un autoveicolo di servizio. Attenzione alla tutela della privacy. Specifica infatti la nota ministeriale che in ogni caso le risultanze fotografiche dovranno garantire la riservatezza dei trasportati. Specialmente in caso di riprese frontali. Nessuna violazione del principio di parità del trattamento, infine. Anche se i controlli dinamici possono discriminare tra categorie di veicoli (ad esempio i veicoli a due ruote senza targa anteriore non possono essere immortalati) a parere del ministero dei trasporti nulla osta all'impiego dei misuratori autovelox omologati a bordo delle auto di servizio per finalità generali di prevenzione e controllo.

UNA CONFUSIONE TOTALE – E così, fra un codice della strada scritto malissimo, circolari ministeriali a cascata, sentenze della Cassazione e della Corte costituzionale, la confusione in materia di autovelox regna sovrana. Ad avvantaggiarsi di tutto questo sono gli enti accertatori: per il cittadino-suddito difendersi contro eventuali ingiustizie diventa difficilissimo, sia per i numerosi cavilli, sia per i ricorsi costosi e col pericolo di boomerang (se perdi dal prefetto, la multa raddoppia). L'eccesso di velocità è un'infrazione pericolosissima e da punire; ma non è certo in questo modo che si migliora la sicurezza stradale.

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