La Tesla Gigafactory (ri)aprirà il 29 luglio ma fino al 2017 niente batterie

Dopo i ritardi e i problemi con le Tesla appena lanciate, Musk annuncia l'apertura lampo della fabbrica di batterie che suona come un diversivo
Nonostante le sorti di Tesla non appaiano in buona luce al momento, Elon Musk cerca di deviare l'attenzione di investitori e potenziali clienti con una mossa ardita: annunciare l'immane ufficiale apertura della gigafabbrica di batterie. Il CEO del brand elettrico non è nuovo alle dichiarazioni shock, il problema sarà mantenere la promessa.
LA NOTIZIA SHOCK Elon Musk ha costruito parte della fama di Tesla sulle notizie shock date al momento giusto, per cercare di portare dal proprio lato consensi degli investitori così come di potenziali clienti. In quest'ottica è arrivata dal CEO dell'azienda con sede a Palo Alto la notizia secondo la quale la gigafabbrica (leggi dell'apertura della gigafabbrica di Tesla), immenso sito dove dovrà cominciare la produzione di batterie agli ioni di litio per equipaggiare le Tesla, Model 3 in primis, aprirà i battenti il 29 Luglio di quest'anno (dopo un iniziale ufficioso avvio di produzione nel 2014 per pochi mesi). La notizia ha fatto subito il giro del mondo, rimbalzando sui siti di informazione come una dichiarazione cruciale e che avrebbe riportato sulla cresta dell'onda il brand americano. Non è tutto oro ciò che luccica, sia perché ci sono ancora le oltre 370.000 prenotazioni pendenti per la Model 3, che dovranno essere soddisfatte senza ritardi biblici (leggi del boom di prenotazioni per la Model 3), sia perché le dichiarazioni rilasciate fino ad oggi hanno disegnato un quadro completamente diverso.
QUALCOSA NON TORNA A fare da contraltare alle dichiarazioni di Musk c'è l'oggettività dello stato di avanzamento dei lavori: la fabbrica è in costruzione all'indirizzo Electric Avenue Sparks, in Nevada, ma all'inizio di Maggio il sito era completo solo per il 14% secondo i colleghi di Motor1.com. Basterebbe un po' di spirito critico per affermare che sembri altamente improbabile il mantenimento della scadenza imposta dal boss, considerando sia l'enorme estensione della fabbrica – parliamo di circa 540.000 metri quadri, almeno l'80% dei quali da completare in meno di due mesi – sia il recente accordo con LG Chem per la fornitura di batterie agli ioni di litio (leggi dell'accordo tra Tesla e LG Chem per sopperire allo stallo della produzione di batterie).
IL DESTINO DELLA GIGAFABBRICA Il portale italiano di Tesla risulta in leggera antitesi con le notizie date finora, poiché vedrebbe l'avvio di produzione di batterie all'interno della gigafabbrica per il 2017: una linea di produzione ultimata il 29 Luglio perché dovrebbe cominciare a funzionare solo nel 2017? Qualcosa quindi non torna, soprattutto perché sempre dalla stessa fonte si legge che “nel 2020 la Gigafactory raggiungerà piena capacità (soddisferanno una produzione di 500.000 auto l'anno, ndr), producendo annualmente più batterie agli ioni di litio di quante ne sono state prodotte nel mondo nel 2013”, ma la Model 3 è prevista per il 2017 ed a ritmi sostanzialmente vicini a quelli del massimo regime di produzione.