
Nubi temporalesche sulle emissioni della Fiat 500 X: KBA sospetta un trucco durante i test e si parla di sospensione delle importazioni
Finestre: c'è un Sistema Operativo che ne ha fatto il proprio logo e nome ma possono anche essere stratagemmi per passare i test di omologazione dell auto. KBA sospetta questo e minaccia guai per la Fiat 500X e FCA.
A 22 VADO IN FERIE Il sospetto a carico di di FCA è proprio quello di usare una “finestra” per il funzionamento dei sistemi antinquinamento, ossia un intervallo temporale trascorso il quale essi vengono disattivati o ne viene ridotta l'efficacia. Esistono anche altre finestre, ad esempio quelle termiche (leggi come Daimler si è difesa dall'accusa di aver usato thermal window), ufficialmente usate per salvaguardare motore e impianto di scarico e che disattivano o parzializzano i sistemi di controllo delle emissioni. Il quotidiano Bild am Sonntag ha riferito che i risultati di diversi test condotti dalla motorizzazione tedesca KBA avrebbero provato che il sistema di trattamento dei gas di scarico in alcuni dei modelli di FCA si spegnerebbe dopo 22 minuti, ossia dopo il completamento del test, che dura circa 20 minuti (leggi come si svolgono i test di consumo e perché non sono attendibili). Questo report era apparso nell'edizione domenicale ma Bild, il giorno prima, aveva anche citato fonti del ministero dei trasporti tedesco secondo le quali FCA potrebbe, nel peggior scenario possibile, vedersi vietare le vendite in Germania se continua ad aggirare le regole sulle emissioni.
BEST SELLER A RISCHIO? Le notizie citano la 500X ma il pensiero si volge anche alla Jeep Renegade, sviluppata sullo stesso pianale e di notevole successo: la 500X era stata infatti accusata di aver superato il limite degli NOx nei test dal gruppo ambientalista Deutsche Umwelthilfe (DUH). A seguito di queste recenti notizie le azioni FCA erano scese del 5% in apertura di settimana, portandosi a livelli poco superiori ai minimi del febbraio 2016, toccati in prossimità della quotazione di Ferrari. I titoli FCA si stanno oggi riprendendo, avvicinandosi ai livelli della settimana precedente, e un portavoce FCA ha ribadito che “tutti i veicoli di FCA sono conformi alle norme sulle emissioni esistenti”. I rapporti fra FCA e il Governo tedesco stanno attraversando una fase di crisi, innescata dal rifiuto del costruttore italo-americano di presentarsi da KBA per chiarimenti. La linea italiana è: dato che le normative europee consentono che l'omologazione ottenuta in un Paese membro sia valida negli altri Paesi, i chiarimenti devono essere chiesti alle autorità del Paese omologante. Il ministro Delrio lo ha detto chiaramente, richiamando la direttiva quadro 2007/46/CE: del resto, crediamo che nessun Stato della UE – al di fuori della Germania – abbia convocato Volkswagen per chiarimenti sul Dieselgate.
UNA PALLOTTOLA SPUNTATA Le voci sulla possibile interdizione alla vendita di qualche modello Fiat o del Gruppo FCA danno, comunque, più l'impressione di un'azione di disturbo o di un “pizzino” che di una concreta minaccia. Almeno due analisti – Intermonte e UBS – hanno infatti minimizzato la possibilità di un'azione simile. Un rapporto UBS dice infatti che “Qualunque sia l'esito dei test, dubitiamo che a FCA sarebbe vietato vendere i suoi veicoli in Germania, dato che a Volkswagen è stato permesso di continuare a vendere le sue automobili anche dopo la scoperta del defeat device” mentre la SIM italiana ritiene “molto improbabile che Fca possa essere coinvolta in una vicenda simile a quella che colpito Volkswagen anche perché le contestazioni riguardano strumenti diversi per finalità e tipologia. Fca potrebbe però risultare penalizzata dall'incertezza”. Sembra che KBA abbia inviato gli incartamenti sulle emissioni degli NOx, oltre che al nostro MIT, anche alla Commissione Europea ma essi non sembrano ancora arrivati; partita è invece una precisazione dell'importante organismo europeo, che dà sostanzialmente ragione a FCA quando dice che delle questioni di omologazione se ne occupa il Paese omologante. È anche vero che la Commissione ha chiesto a tutti gli Stati membri di indagare l'eventuale presenza di defeat device o simili e sta esaminando i risultati. In ogni caso la Germania è il secondo mercato europeo per FCA, il Gruppo cresce nel Vecchio Continente e le case tedesche, a parte Opel con Mokka, non hanno quasi modelli paragonabili alla 500X e alla Renegade: a pensar male s'indovina?