Incidenti stradali 2023: nei primi 6 mesi meno morti e feriti

Incidenti stradali 2023: nei primi 6 mesi meno morti e feriti

Prime stime ACI-Istat sugli incidenti stradali 2023: nei primi 6 mesi meno morti e feriti ma il raggiungimento dell'obiettivo 2030 resta lontano

20 Novembre 2023 - 13:30

Le stime preliminari del rapporto ACI-Istat sugli incidenti stradali 2023, relative al primo semestre, evidenziano una leggera diminuzione del numero dei sinistri e, conseguentemente, di morti e feriti, rispetto al 2022. Più marcato il calo nel confronto con il 2019, ultimo anno prima della pandemia. Ma nonostante questi numeri tutto sommato positivi, l’obiettivo europeo del dimezzamento delle vittime della strada entro il 2030, rispetto alle cifre di inizio decennio, resta lontanissimo: nei primi 6 mesi del 2023, infatti, la variazione percentuale dei decessi è risultata pari a solo il -9,8% rispetto al valore di riferimento del 2019. Ciò significa che per raggiungere il traguardo del 2030 occorrerebbe che, già a partire dal 2022 e per i successivi otto anni, si registrasse una diminuzione media annua di poco più dell’8%.

INCIDENTI STRADALI 2023: IN DIMINUZIONE MA NON BASTA

In base al rapporto ACI-Istat, nei primi 6 mesi del 2023 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono stati 79.124: -1,0% sul 2022 e -5,4% sul 2019, ultimo anno pre-Covid ma soprattutto benchmark di riferimento per l’obiettivo -50% di morti nel 2030. I decessi nel 2023 sono stati 1.384 (-2,5% % sul 2022 e -9,8% sul 2019) e i feriti 106.493 (+0,9% sul 2022 e -9,0% sul 2019). In media, nel primo semestre del 2023, ogni giorno si sono verificati 437 incidenti, con 7,6 morti e 588 feriti.

Nel confronto con il medesimo periodo del 2022, le vittime sono diminuite soprattutto sulle autostrade (-9,7%), seguite da strade extraurbane (-3,3%) e strade urbane (-0,1%). Rispetto ai primi sei mesi del 2019, nel primo semestre 2023 le vittime sono scese in misura significativa ancora sulle autostrade (-24,1%), mentre sulle strade urbane ed extraurbane il calo è stato del -7 e -9%.

Per quanto riguarda le percorrenze autostradali, il dato cumulato dei primi sei mesi del 2023 ha registrato una crescita del +5,4% di veicoli/km percorsi sulla rete, rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno. Questo risultato è sostanzialmente riconducibile all’incremento delle percorrenze dei veicoli leggeri, la cui crescita rispetto al 2022 è stata del +7,1%, mentre i volumi per i veicoli pesanti hanno fatto segnare solo un lieve aumento (+0,6%).

Il rapporto ACI-Istat specifica purtroppo che sebbene nel primo semestre del 2023 si sia registrata una diminuzione delle vittime della strada, dai primi dati raccolti si stima un probabile aumento nella seconda parte dell’anno. Eventualità che complicherebbe ancora di più il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi per la sicurezza stradale (vedi tabella sottostante).

Incidenti stradali 2023

MERCATO AUTO 2023 IN RIPRESA

ACI-Istat hanno fornito anche i riscontri parziali relativi al mercato dell’auto, che nei primi 6 mesi del 2023, rispetto all’anno precedente, ha visto aumentare le immatricolazioni di autovetture del +22,2% e quelle di motocicli del +19,3%. Ma in confronto al 2019 le auto nuove sono ancora in flessione, -20,6%, a fronte di un incremento dei motocicli del +39,5%.. Nelle città continua a crescere l’uso dei servizi di sharing, con i monopattini che rivestono la quota più elevata di noleggi.

INCIDENTI STRADALI 2023: IL RAPPORTO ACI-ISTAT HA DELLE FALLE?

I dati del rapporto ACI-Istat rappresentano probabilmente la fonte più autorevole per determinare l’andamento dell’incidentalità stradale in Italia, e di conseguenza per capire come e dove intervenire per migliorare la sicurezza. Tuttavia, secondo uno studio dell’Ing. Stefano Guarnieri dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, che si occupa di prevenzione per la sicurezza stradale, i numeri del rapporto sarebbero incompleti e imprecisi. Questo nasce dal fatto che per stilare il loro rapporto sugli incidenti, ACI e Istat fanno riferimento al sotto-insieme di scontri rilevati da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri, mentre se si prendono i dati delle assicurazioni rilasciati dall’ANIA gli scontri con danni fisici e/o materiali sono nettamente più numerosi. Ciò porterebbe, per l’Ing. Guarnieri, a una sottostima non solo del numero degli incidenti, dei morti e dei feriti, ma anche dei costi sociali: ad esempio, mentre in base ai dati ufficiali la stima dei costi sociali degli incidenti stradali 2022 risulta pari a quasi 18 miliardi di euro (0,9% del Pil nazionale), la cifra reale sarebbe tra i 28,5 e i 33,5 miliardi di euro (da 1,5% a 1,8% del PIL). Chi vuole approfondire la questione può leggere la versione integrale dello studio dell’Ing. Stefano Guarnieri.

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