Sicurezza stradale in Europa: obiettivo -50% di feriti e morti entro il 2030 Un milione di veicoli controllati dalla Polizia Stradale in Europa ha portato a quasi 51 mila violazioni per cinture di sicurezza e mancato uso del seggiolino

Sicurezza stradale in Europa: obiettivo -50% di feriti e morti entro il 2030

Il Parlamento UE ha votato le proposte per gli obiettivi 2030: tutti i dettagli sul piano per la sicurezza stradale in Europa

8 Ottobre 2021 - 08:10

La sicurezza stradale in Europa si pone nuovi obiettivi votati dal Parlamento europeo. A chiusura del decennio che sta per concludersi, l’Unione europea guarda già al piano per migliorare la sicurezza stradale entro il 2030. La proposta di diversi rappresentati europei include norme più severe su alcol e droga al volante, ma anche limiti di velocità e tanto altro.

L’OBIETTIVO 2030 PER LA SICUREZZA STRADALE IN EUROPA

Il Parlamento europeo ha votato a maggioranza per sostenere un documento sulla strategia dell’UE per la sicurezza stradale per i prossimi dieci anni. Entro il 2023, inoltre saranno fissati anche degli indicatori di performance per i singoli Paesi. La votazione degli eurodeputati è per la maggioranza favorevole a questi obiettivi principali:

Ridurre del 50% le lesioni gravi e i decessi da incidenti stradali entro il 2030;

– Continuare ad adottare politiche orientate alla Vision Zero, riguardo ai morti da incidenti stradali;

–  Abbassare i limiti di velocità massimi nelle aree più sensibili delle città, come il limite di 30 km/h a Parigi e in altre regioni europee.

LE PROPOSTE DEL PARLAMENTO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA STRADALE

“Negli ultimi due anni abbiamo assistito a un’azione coraggiosa sulla sicurezza dei veicoli da parte dell’UE”, ha dichiarato Ellen Townsend, Policy Director ETSC. “Vogliamo che la Commissione europea si faccia avanti e fornisca ora altre misure come consigli aggiornati sui limiti di velocità e di guida in stato di ebbrezza e consideri la necessità di affrontare anche la guida per droga e la guida distratta”. I punti chiave riportati nella relazione sulla sicurezza stradale del Parlamento europeo riguardano:

– La spesa per le infrastrutture, che dovrebbe dare la priorità ai progetti con i maggiori benefici in termini di sicurezza soprattutto riguardo allo sviluppo delle reti transeuropee di trasporto (TEN-T);

– Le infrastrutture ciclabili realizzate durante la pandemia di Covid-19 devono diventare permanenti, con l’invito a sviluppare requisiti di qualità per le infrastrutture pedonali e ciclabili;

– La proposta di un nuovo quadro normativo armonizzato per le auto automatizzate, in particolare per l’interazione con i veicoli convenzionali e gli utenti della strada vulnerabili;

– La richiesta alla Commissione europea di vigilare sui sistemi di assistenza alla guida esistenti, in particolare riguardo alla distrazione del conducente e alla loro efficacia;

– L’invito del Parlamento europeo a valutare come standard comunitario la tolleranza zero sia su alcol alla guida (come già avviene in alcuni Paesi UE), sia sull’uso di stupefacenti prima di mettersi al volante;

– La proposta di limiti di velocità consigliati dalla Commissione europea per incoraggiare gli Stati membri ad applicare i limiti più sicuri in base ai tipi di strade;

LA SICUREZZA STRADALE IN EUROPA PIU’ OSSERVATA DA PEDONI E CICLISTI

Secondo quanto riporta il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti ETSC, la Commissione europea prende atto della posizione del Parlamento sulla velocità e sta valutando il limite massimo di velocità di 30 km/h nelle aree residenziali. “Questo rapporto degli eurodeputati riflette molte delle preoccupazioni dei cittadini dell’UE sulla sicurezza stradale”, afferma Ellen Townsend. “Specialmente nelle aree urbane dove la velocità inadeguata e le infrastrutture inefficaci sono problemi accusati maggiormente dalle persone che hanno iniziato a camminare e andare in bicicletta durante la pandemia”.

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