Il clima consuma troppo. Land Rover s'inventa una barriera d'aria

Il clima consuma troppo. Land Rover s'inventa una barriera d'aria L'idea è avvolgere i passeggeri in una bolla d'aria contro caldo e freddo per tagliare i consumi di carburante più alti del 40% con il clima acceso

L'idea è avvolgere i passeggeri in una bolla d'aria contro caldo e freddo per tagliare i consumi di carburante più alti del 40% con il clima acceso

14 Settembre 2015 - 10:09

Grazie all'utilizzo di nuovi materiali si possono mettere a disposizione di tutti gli automobilisti dei sistemi innovativi che permettono di guidare auto sempre più eco e risparmiose. Jaguar – Land Rover, ad esempio, si è interrogata sulla quantità di energia necessaria per climatizzare l'abitacolo di un'automobile: da qui l'idea chiamata “Warm Air Blanket”, letteralmente “coperta d'aria calda”.  

TUTTO HA UN COSTO – E' proprio da qui che nasce l'esigenza di garantire agli automobilisti del domani vetture in grado di ottimizzare le esigenze dei passeggerei, anche economiche, avendo la consapevolezza di guidare sempre il meglio di ciò che si è potuto acquistare con il minor esborso di denaro. Come dire che il famoso “rapporto qualità-prezzo” non dovrà soltanto essere convincente al momento dell'acquisto, ma soprattutto essere efficace durante l'intero periodo di utilizzo del mezzo. In fondo, più di qualche volta abbiamo avuto occasione di parlare con menti illustre dei costruttori automobilistici e ci siamo sentiti dire che la tecnologia applicata al mondo auto (qui la tecnologia eDM), oltre che offrire delle esperienze di guida sempre più piacevoli, permetterà di risparmiare molto nei consumi quotidiani. Detto ciò, anche un nuovo sistema di climatizzazione dell'abitacolo può far risparmiare parecchio denaro.

LA NUOVA IDEA – Dunque, bisogna necessariamente abbandonare l'idea del funzionamento classico di climatizzazione che oggi adoperiamo sulle nostre automobili, per comprendere l'ingegno messo nel nuovo sistema proposto da Jaguar – Land Rover (impegnata anche nel progetto Sixth Sense).  Immaginate di osservare l'abitacolo di una vettura dall'esterno, di vedervi al volante, avvolti in una “bolla d'aria” da riscaldare o raffreddare molto meno di quanto non accade con il sistema classico. Ecco come è possibile: vengono usati vetri riflettenti lo spettro infrarosso, realizzati su misura per il profilo di radiazione solare di una determinata area geografica alla quale la vettura è destinata. A garantire la qualità dell'aria c'è un filtro dedicato, nel vano bagagli, che smaltisce il più possibile Co2, umidità e ogni impurità, assicurando standard migliori di quelli odierni. I pannelli agli infrarossi potranno poi essere sistemati anche all'interno delle alette parasole, dei pannelli portiera, dei fianchetti del tunnel e dello sportello del portaoggetti, così da consentire, oltre al controllo individuale della temperatura, un riscaldamento mirato agli occupanti. Tradotto: se non si deve climatizzare l'intero abitacolo ma soltanto il singolo passeggero, allora si può parlare di una riduzione della richiesta energetica, ottenendo un consumo minore e un risparmio maggiore.

LO SGUARDO AL FUTURO – Wolfgang Epple, direttore Ricerca e Tecnologia del Gruppo, ha spiegato che “i sistemi di climatizzazione attuali possono assorbire 8/10 kW dalla batteria di un veicolo elettrico, sufficienti a ridurne l'autonomia anche del 40%, mentre il sistema di condizionamento può penalizzare del 20% quella di un veicolo con motore a combustione interna. Così, per diminuire consumi ed emissioni dei motori a combustione interna e migliorare l'autonomia dei futuri veicoli elettrici a batteria, abbiamo ripensato la gestione termica dell'abitacolo dei veicoli. Stiamo sviluppando nuovi sistemi di riscaldamento e di raffreddamento dell'abitacolo che possano garantire dei sostanziali risparmi di energia”.  C'è dell'altro, infatti alcune ricerche fatte da esperti di Jaguar – Land Rover (che ha un concetto chiaro di “guida autonoma) stanno portando a risultati importanti, grazie ai quali si potranno avere circuiti elettrici più leggeri, sostituendo i cavi con circuiti stampati. Sulla strada della diminuzione del peso, i due Marchi hanno presentato la nuova struttura per i sedili chiamata Places, ottenuta tramite un innovativo processo di stampaggio e realizzata in polimeri (più leggera del 30% rispetto alle attuali). In merito alla ricerca di nuovi materiali compositi, Jaguar – Land Rover ha presentato Carbio (fibra di carbonio e lino), più leggero del 28% rispetto all'alluminio e del 55% rispetto all'acciaio.

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