Guida autonoma: la Top10 delle auto che hanno fatto più strada

Guida autonoma: la Top10 delle auto che hanno fatto più strada Waymo è più avanti di molti costruttori nei test di guida autonoma

Waymo è più avanti di molti costruttori nei test di guida autonoma, ecco quanto riescono a guidare le auto robot senza l'aiuto del conducente

14 Febbraio 2019 - 04:02

Apple prosegue le sue ricerche in materia di guida autonoma. L'azienda però starebbe accumulando ritardo rispetto alle dirette concorrenti del settore. A tirare le somme dei test su strada appare chiaro che Waymo la prima tra le aziende impegnate nello sviluppo ed ha accumulato un tesoretto di oltre 20.000 km consecutivi già percorsi dalla sua flotta a guida autonoma. Insomma la competizione per arrivare alla vettura completamente driveless è apertissima e si cerca di mettere in strada la prima auto a guida autonoma di livello 5 nei tempi più brevi possibili. Eppure va detto che i chilometri di test non sono tutti uguali tra loro. Nei fatti guidare su autostrade soleggiate è molto più facile che navigare nell'insidioso traffico cittadino o su di un passo di montagna sommerso dalla neve. Vediamo allora come si stanno muovendo i volti più o meno noti della guida autonoma.

COMPETIZIONE SERRATA Dagli ultimi report che circolano nel settore automotive pare proprio che i veicoli di prova autonomi di Apple si affidano molto più di quelli dei rivali a un intervento umano. Ciò emerge facendo un confronto con la flotta Cruise di GM e Waymo di Google e sarebbe un chiaro segnale del fatto che la casa produttrice dell'iPhone potrebbe rimanere indietro rispetto alla tecnologia autonoma. Secondo Blooomberg i driver impegnati nei test sulle auto di Apple hanno disattivato la modalità autonoma circa ogni 1.800km, secondo i dati divulgati dal rapporto annuale del Dipartimento dei trasporti della California. Le auto di Waymo hanno percorso circa 20.000 km solo in modalità autonoma mentre quelle di Cruise circa 9.639 km(Leggi guida autonoma i colori sicuri per parare ai pedoni). Si tratta di dati precisi che misurano il numero di volte in cui i conducenti hanno ripreso il controllo dell'auto o interferito con i sistemi di guida autonoma.

APPLE E GLI ALTRI Un portavoce di Apple non ha commentato la faccenda ma è certo che il brand ha iniziato a lavorare sulla tecnologia dell'auto a guida autonoma anni dopo Waymo e gli altri big. Sebbene l'accesso ai dati sulla sicurezza dei veicoli di prova sia la chiave per consentire al pubblico di accettare la tecnologia, Apple ha più volte criticato questi report. Nei fatti è chiaro che non tutti i km di test sono paragonabili: guidare su autostrade soleggiate è molto più facile che navigare nel traffico cittadino o su di un passo montagna innevato (Leggi a Modena il master sull'auto autonoma di Fca). Mentre i risultati di Apple suggeriscono che l'azienda potrebbe essere in ritardo, va detto che le sue auto a guida autonoma non sono state coinvolte in incidenti stradali significativi. Nei fatti le sue auto sono state coinvolte in incidenti minori che sono stati determinati dai driver di altri veicoli. Uber, invece, aveva sospeso i test sulle auto autonome per gran parte dello scorso anno dopo che uno dei suoi veicoli aveva ucciso un pedone in Arizona lo scorso marzo.

GLI SVILUPPI Apple ha messo le sue auto per la prima volta su una strada pubblica nella primavera 2017. Eppure la società ha lavorato sulla tecnologia dal 2015, quando ha avviato Project Titan, partico con lo scopo di costruire un'automobile elettrica autonoma per competere con Tesla. Successivamente Apple ha ridotto i piani; dalla costruzione di un'auto ha scelto di concentrarsi sulla tecnologia auto-guida. Nel 2017, il CEO di Apple Tim Cook ha dichiarato a Bloomberg che il lavoro dell'azienda sui sistemi autonomi è “la madre di tutti i progetti di intelligenza artificiale” e ha affermato che è probabilmente uno degli sforzi dell'intelligenza artificiale più difficili su cui lavorare. Insomma la competizione appare assolutamente aperta anche perché i giganti dell'automotive non restano certo a guardare. Non sono poche le start-up “a guida autonoma” promettenti già finite nell'orbita di importanti marchi dell'auto.

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