Guida autonoma a Torino: ecco dove si svolgeranno i test

Il Comune di Torino apre ai test sulla guida autonoma, designata una zona in cui inizieranno a circolare le prime auto da settembre

 
Guida autonoma a Torino: ecco dove si svolgeranno i test Il Comune di Torino apre ai test sulla guida autonoma

Il Comune di Torino apre ai test sulla guida autonoma, designata una zona in cui inizieranno a circolare le prime auto da settembre

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23 Luglio 2018 - 10:07

Non si tratta più di chiacchere o idee, l'impegno di Torino nei confronti della guida autonoma si concretizza e diventa realtà. Nasce il Torino City Lab, una continuazione del progetto ministeriale Smart Road (scopri in cosa consiste il decreto) che trasforma il capoluogo piemontese in un grande laboratorio sperimentale per nuove tecnologie, tra cui appunto i veicoli driver-less. Il Comune insieme a diversi partner tecnologici e dell'automotive cercherà di superare le grandi difficoltà che tutt'oggi deve affrontare la guida autonoma, ma almeno è stato fissato un punto di inizio. A partire da settembre Torino sarà la prima città italiana ad aprire alle auto senza conducente, ecco quali saranno le zone interessate.

IL TORINO CITY LAB Pochi mesi fa era stato siglato l'accordo per avviare la sperimentazioni, e qui vi spiegavamo i motivi che avevano portato Torino a farsi avanti, ora il Comune annuncia la nascita del Torino City Lab per studiare tecnologie innovative finalizzate a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Tutto parte dalla connettività, come previsto dal decreto Smart Road verranno testate nuove soluzioni tecnologiche per adeguare la rete infrastrutturale, e nello specifico a Torino, dove già si è affermata la rete 5G, saranno messe a disposizione strade ed infrastrutture telematiche su un'area estesa per ben 130 km quadrati. Il Torino City Lab si pone come una piattaforma territoriale all'interno del quale saranno messe a disposizione sia a enti pubblici che privati strumenti utili per svolgere attività di sperimentazione, con un occhio di riguardo proprio per la guida autonoma.

L'AREA INTERESSATA L'ampia area-test si estenderà da Mirafiori Sud fino a Corso Regina Margherita e coinvolgerà anche il centro città, San Salvario, Santa Rita e San Donato. È un percorso studiato appositamente per coprire quelle zone in cui sono presenti servizi di primo interesse, come le stazioni ferroviarie e le strutture ospedaliere della Città della Salute, in modo che presto possano essere gli stessi cittadini a “provare” e sfruttare le innovazioni previste. Il perimetro non è ancora definitivo al 100%, come precisa l'assessora all'innovazione Paola Pisano: L'area in questione è stata approvata dagli uffici comunali insieme alla polizia municipale, ma può ancora subire qualche modifica perché ora sarà allegata a una delibera di accordo con il ministero delle Infrastrutture”. Oltre all'approvazione del Ministro Toninelli, che intanto lavora per l'introduzione dei sensori obbligatori sui seggiolini, servirà anche quella delle case automobilistiche che studieranno gli ultimi dettagli sul percorso. Nell'attesa Waymo si prepara, sarà la società di Google a fornire la prima flotta dopo aver ricevuto il benestare della Regione per poter effettuare gli esperimenti sul territorio piemontese.

GUIDA AUTONOMA IN ARRIVO Appena un mese o poco più, da settembre sarà possibile vedere circolare le prime auto senza conducente in Italia. Non abbiamo notizie ufficiali sul tipo di modello e sulla grandezza della flotta, con tutta probabilità si tratterà di veicoli con guida autonoma di livello 4 (ecco quanti ne esistono e a che punto siamo) ma bisogna ancora capire con precisione come verranno effettuati i test. Intanto sappiamo che gli obiettivi annunciati del progetto sono: migliorare l'infrastruttura stradale esistente, creare un gruppo automobilistico autonomo e connesso, promuovere una mobilità “ZERO” (senza incidenti, congestioni e inquinamento), ed infine trovare soluzioni innovative attraverso un ecosistema misto publico-privato. Il tutto nel tentativo di definire un banco di prova urbano e di sviluppare un sistema di analisi dei dati e di comportamento del traffico, o ancora di monitorare il livello di inquinamento in tempo reale. Per quanto riguarda i veicoli infine, la guida autonoma verrà messa alla prova con simulazioni di parcheggio e si valuteranno inoltre le sue reazioni a situazioni di pericolo.

MISSIONE POSSIBILE Ora ci si interroga su quali saranno le condizioni in cui agiranno i veicoli, e se e quando le aree test saranno aperte al pubblico: la guida autonoma è affascinante ma pericolosa, non scordiamoci del noto incidente di Tempe in cui è rimasto coinvolto un veicolo Uber (se ancora non lo sai vedi qui cosa è successo). Ma ancora i veicoli  driver-less possono generare problemi collaterali, come ripercussioni negative sul traffico (guarda cosa rivelano alcuni studi effettuati a Boston), ed inoltre potrebbero non catturare la fiducia dei cittadini (tu ti fideresti della guida autonoma? Molti italiani sì). In conclusione sono tantissimi gli ostacoli che vanno superati per raggiungere la guida autonoma, Torino accetta la sfida.

 

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