Emissioni auto: l'Europa punirà i Paesi che chiudono gli occhi sui test

Emissioni auto: l'Europa punirà i Paesi che chiudono gli occhi sui test La Commissione Europea sembra disposta a tutto pur di scongiurare il ripetersi del Dieselgate

La Commissione Europea sembra disposta a tutto pur di scongiurare il ripetersi del Dieselgate, al vaglio nuove leggi e test severi per le omologazioni

10 Febbraio 2017 - 09:02

Lo scandalo delle emissioni truccate, il quale come un ciclone si è abbattuto su Volkswagen, ha innescato una vera e propria rivoluzione di portata internazionale, cambiando l'atteggiamento delle istituzioni nei confronti delle attività delle Case costruttrici sul tema dell'inquinamento. La Commissione Europea ha scelto la linea dura nel perseguire quei Governi nazionali poco attenti o permissivi nei confronti dei test sulle emissioni inquinanti.

CAMBIARE LE REGOLE DI TEST E OMOLOGAZIONI La UE vuole assolutamente scongiurare un altro Dieselgate e intende gettare le basi per creare un sistema estremamente rigoroso per che imbrigli e controlli le attività dei costruttori d'auto, mettendo nella posizione di garanti gli stessi Stati membri (Sapevi che FCA rischia una maxi multa per le emissioni inquinanti?). La Commissione ha proposto una serie di norme e regolamenti volti a modificare radicalmente il modo di condurre i test sulle nuove auto e le condizioni per concedere le omologazioni. Il progetto di legge ha ottenuto l'approvazione da parte della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori.

NAZIONI IN COMBUTTA CON I COSTRUTTORI D'AUTO La proposta della Commissione Europea deve trovare l'approvazione degli Stati membri, ma il clima che si respira non è dei più sereni; il commissario europeo per l'industria, la polacca Elzbieta Bienkowska, accusa con veemenza alcuni Paesi di ostacolare l'incedere della UE e di essere in combutta con le case costruttrici: “Gli Stati membri non sono riusciti a far rispettare la Legge e molti di essi stanno ancora prendendo tempo”. In questa atmosfera per niente gradevole da Bruxelles sono state annunciate azioni legali contro i Paesi giudicati più accomodanti e in certi casi collusi con i costruttori e tra questi Germania e Gran Bretagna (Leggi qui le indicazioni suggerite dalla UE ai governi europei sulla condotta dei test).

CONTROLLI SENZA BARRIERE E LIMITI TERRITORIALI Per la Bienkowska queste azioni legali avranno effetti blandi: “Questi sono strumenti limitati, abbiamo bisogno di un nuovo sistema di omologazione”. Uno degli obiettivi del nuovo disegno di Legge è proprio quello di cambiare le regole per test e controlli; attualmente una vettura può essere sottoposta a controlli soltanto dal Paese che ne ha concesso l'omologazione anche se venduta in tutta la UE (Scopri perché la  UE accusa la Francia di eccessiva tolleranza) . Con la riforma la Commissione Europea potrà disporre controlli a campione e comminare eventuali sanzioni ai trasgressori, inoltre tutti sarà data agli Stati membri la facoltà di revisionare le omologazioni a prescindere dalle nazioni nelle quali sono state rilasciate. Infine i legislatori hanno proposto un sistema di controlli stradali di massa, ogni anno almeno il 20% del parco circolante in Europa dovrà essere sottoposto ai test sulle emissioni.

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