Dieselgate: in arrivo mega richiamo di 630 mila auto irregolari

Dieselgate: in arrivo mega richiamo di 630 mila auto irregolari Altre inchieste in Europa

Altre inchieste in Europa, il Dieslegate contagia forse Opel e Daimler oltre a VW. Finestra temporale per FCA?

26 Aprile 2016 - 08:04

Le voci sono tante e non tutte chiare ma il tema è quello delle emissioni dei motori diesel, che sarebbero irregolari anche nelle auto di altri Marchi oltre a quelle Volkswagen. Anche se la cosa non arriva inaspettata (l'Esperto di SicurAUTO.it afferma da anni che i test di omologazione non sono realistici) vale la pena di approfondirla.

LO DICE IL MINISTRO Sono tante e sono di marchi diversi, le auto finite sotto la lente del Ministero dei Trasporti tedesco perché si comportano forse “furbescamente” in certe condizioni di temperatura. Le automobili chiamate in causa sono Audi, Porsche, Mercedes, Volkswagen e Opel: il fatto che siano solo marchi tedeschi si spiega con i regolamenti comunitari, che permettono alle autorità dei vari Paesi di omologare per tutta l'Unione Europea: i marchi tedeschi si rivolgono di preferenza alla KBA. La materia del contendere è lo spegnimento o la diminuzione dell'azione dei dispositivi antinquinamento a certe temperature, quella Thermal Window che i costruttori impiegherebbero per proteggere il motore e l'impianto di scarico dalla formazione di condensa e/o da altri danni. Di questa metodica avevamo avuto già sentore nella difesa che Daimler aveva pronunciato, di fronte all'EPA, a favore dell'espediente che faceva evaporare la condensa. Il problema è che KBA, nei test condotti a suo tempo e che sono alla base dell'azione del ministro Dobrindt, ha rilevato come queste strategie siano impiegate in un ventaglio di situazioni troppo ampio, al punto da far pensare che esse siano adottate anche per risparmiare l'ADBlue – diradando così gli intervalli fra i rabbocchi – e per aumentare facilmente le prestazioni del motore.

NON FINISCE QUI Il ministero dei Trasporti tedesco si era mosso velocemente dopo lo scoppio del Dieselgate e aveva analizzato al banco molte automobili, mantenendo però il riserbo sui risultati. A pochi giorni dai primi test comunicati dalla Francia (leggi gli esiti dei test sulle emissioni condotti in Francia su 52 auto) arrivano però anche i risultati tedeschi relativi a 53 modelli, che non sembrano avere, a parte Volkswagen, defeat device o simili. Questi risultati concordano con quelli ottenuti nel Regno Unito e che avevano rilevato il software truffaldino soltanto nei modelli VW ma la cosa non ha impedito a Dobrindt di “invitare” i costruttori a riportare l'impiego della Thermal Window ad un livello accettabile, limitandone il tempo e le circostanze di attivazione. Nei regolamenti UE è comunque scritto che “L'uso di dispositivi che riducono l'effetto di sistemi di controllo delle emissioni è vietato tranne nel caso in cui questo sia necessario per proteggere il motore contro danni o incidenti e per garantire la funzionamento sicuro del veicolo” ed è in questa “zona grigia” che i costruttori si sono mossi. La maggior parte dei circa 630.000 veicoli da rivedere sono del Gruppo Daimler (247.000) e Volkswagen (293.000), compresi quelli a marchio Audi, Porsche e i veicoli commerciali VW.

FINESTRE TEMPORALI? Opel non ha fornito dettagli circa i suoi modelli interessati ma indiscrezioni assegnerebbero alle Insignia e Zafira livelli di NOx vistosamente alti. Le analisi hanno evidenziato livelli di emissioni anormali anche su auto di costruttori esteri (si parla di Nissan, Dacia, Hyundai, Fiat e Renault), per le quali KBA non è però responsabile. Fin qui le notizie ufficiali ma altre voci parlano di un comportamento opaco della Fiat 500X, che userebbe una finestra temporale invece che termica: dato che il ciclo tedesco dura circa 20 minuti, la centralina di gestione del SUV italiano darebbe il “via libera” dopo 22 minuti per avere un po' di margine. A riferire la notizia è stata Bild am Sonntag che, a sua volta, dice che a dare indicazioni in tal senso alle Autorità tedesche è stata Bosch (ricordate come il trucco che riduceva temporaneamente gli NOx coinvolgesse le centraline Bosch?), società prontamente dichiarata come “non sotto indagine”. Il gruppo ambientalista tedesco DUH, a febbraio, aveva rilevato come, stranamente, la 500X emettesse di più a motore caldo che all'avviamento: sarà per questo che FCA aveva messo in salvo, proprio a febbraio, i suoi diesel con aggiornamenti software e il sistema SCR? In attesa di altri sviluppi è forse prudente prestar fede soltanto ai dati diramati dalle Autorità degli Stati: in quest'epoca di comunicazione globale infatti le voci si rincorrono incontrollate (e incontrollabili).

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