Reclami alle assicurazioni: ripristino dei termini ordinari L'IVASS ha disposto per i reclami alle assicurazioni il ripristino dei termini ordinari per fornire adeguata risposta ai clienti

Reclami alle assicurazioni: ripristino dei termini ordinari

L'IVASS ha disposto per i reclami alle assicurazioni il ripristino dei termini ordinari per fornire adeguata risposta ai clienti, una volta superato il periodo emergenziale da Covid-19

3 Luglio 2020 - 02:07

Con l’attenuarsi su tutto il territorio nazionale dell’emergenza Coronavirus, le misure straordinarie emanate durante il lockdown stanno gradualmente rientrando. Ad esempio in ambito assicurativo, relativamente alle tempistiche delle richieste e dei reclami alle assicurazioni, l’IVASS dal 1° luglio 2020 ha disposto il ripristino dei termini ordinari per la gestione dei reclami e delle richieste di informazioni che le compagnie ricevono periodicamente dai propri clienti.

RECLAMI ALLE ASSICURAZIONI: RIPRISTINATE LE TEMPISTICHE ORDINARIE

Per effetto quindi della comunicazione dell’Istituto di Vigilanza, come conferma anche il portale Assinews.it, dallo scorso 1° luglio il termine per il riscontro dei reclami è tornato a essere quello ordinario di 45 giorni, in luogo dei 75 previsti nella fase più acuta della pandemia, e quello di risposta alle richieste di informazioni avanzate dai clienti di 20 giorni al posto di 35, anch’esso prorogato durante il periodo di emergenza sanitaria. Inoltre l’IVASS, in conformità a quanto segnalato dall’AGCOM circa il ritorno alla normalità del servizio postale, ha precisato che, venuta meno la situazione di anomalia, le compagnie e gli intermediari possono tornare all’impiego della posta per l’invio delle comunicazioni cartacee ai clienti, sebbene rimanga l’invito a garantire la qualità del servizio offerto lasciando al cliente la scelta sulle modalità di comunicazione.

I CONTRATTI ASSICURATIVI DEVONO POTERSI STIPULARE ANCHE PER EMAIL

Tuttavia, evidenzia giustamente Assinews, la comunicazione dell’IVASS, nella parte in cui segnala la possibilità di tornare alle comunicazioni cartacee, non ha tenuto conto del permanere dello stato di emergenza sanitaria, proclamato per il momento fino al 31 luglio 2020, che aveva invece portato il Governo, tramite il decreto Rilancio, a prevedere misure semplificate di conclusione dei contratti di assicurazione, ricomprendenti l’utilizzo della posta elettronica ordinaria (sia pure accompagnata da una copia di un documento di identità in corso di validità del contraente e da una copia del contratto) quale mezzo di conclusione del contratto di assicurazione. Un mezzo avente la stessa efficacia prevista dall’articolo 1888 del Codice Civile (“Il contratto di assicurazione deve essere provato per iscritto”).

Reclami alle assicurazioni

CONTRATTI ASSICURATIVI: PRIVILEGIARE LE COMUNICAZIONI A DISTANZA

È pertanto auspicabile che, nonostante il ripristino del servizio postale, le comunicazioni a distanza di tipo elettronico o digitale restino le modalità privilegiate di conclusione del contratto di assicurazione e che quanto indicato dal decreto Rilancio assuma sempre di più carattere ordinario e non emergenziale. Allo scopo di consentire, anche al mercato assicurativo italiano, maggiore agilità e speditezza.

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