
Scopri cosa c'è di vero sulla notizia del limite di età di 75 anni per la patente di guida. Bisogna seriamente preoccuparsi?
Quotidianamente sul web e ancor di più sui social si leggono notizie clamorose, messe artificialmente in giro per attirare click, che vengono prese per vere da una larga fetta di utenti in buona fede ma non troppo informati, generando una pericolosa confusione. Succede in tutti i campi compreso quello che più ci interessa, il settore auto e moto. Negli ultimi giorni, per esempio, ha fatto molto rumore la notizia secondo cui sarebbe imminente l’introduzione del limite di età di 75 anni per la patente di guida, a seguito di una non meglio precisata ‘direttiva europea’ (quando bisogna prendersela con qualcuno, l’Europa nel senso dell’UE è il bersaglio più facile). Ovviamente la notizia ha gettato nel panico tanti over 75 che guidano ancora l’auto, facendolo peraltro in maniera più giudiziosa rispetto a conducenti più giovani. Vediamo dunque cosa c’è di vero.
PATENTE: LIMITE MASSIMO A 75 ANNI, REALTÀ O BUFALA?
Rispondiamo subito senza perderci troppo in chiacchiere, visto che il nostro obiettivo è fare informazione, non intortare la gente: non c’è e non è neppure previsto alcun limite massimo di età per avere la patente, che sia di 75 anni o di più (o di meno). E non è nemmeno vero che dopo 75 anni di patente sarà vietato mettersi al volante (il che significherebbe farlo ad almeno 93 anni, cosa improbabile ma comunque permessa), come ha scritto qualche altro buontempone.
Né le recenti modifiche al Codice della Strada, né la delega al Governo per la revisione (entro un anno) dello stesso CdS (in cui si fa genericamente cenno a una ‘razionalizzazione della disciplina dei titoli abilitativi alla guida dei veicoli’ che però non c’entra nulla con il limite di età) e neanche la nuova direttiva europea sulle patenti, ormai prossima all’approvazione, prevedono di limitare la patente a 75 anni di età o a 75 anni dal conseguimento della licenza di guida.
Non possiamo nascondere che esista un dibattito in merito, con una certa parte dell’opinione pubblica che non sarebbe contraria a ‘togliere dalla strada‘ i conducenti di età avanzata. Magari non dai 75 anni, ma dagli 80 certamente sì. Però parliamo, appunto, di opinioni, mentre la normativa vigente preferisce valutare caso per caso in fase di rinnovo della patente. Che poi, molto spesso, le visite mediche per il rinnovo non si rivelino particolarmente accurate, beh questo è un altro discorso…
La bufala del limite di età della patente rappresenta comunque un ottimo pretesto per riepilogare la durata della validità attualmente in vigore in base all’età del titolare.
RINNOVO PATENTE: OGNI QUANTI ANNI?
Vediamo ogni quanti anni vanno rinnovate le patenti più comuni, quelle per le moto (AM, A1, A2, A) e quelle per le automobili (B1, B, BE):
- ogni 10 anni fino al compimento dei 50 anni;
- ogni 5 anni fino al compimento dei 70 anni:
- ogni 3 anni fino al compimento degli 80 anni;
- ogni 2 anni dopo il compimento degli 80 anni.
Le corrispondenti patenti speciali AMS, A1S, A2S, AS, B1S, BS devono essere rinnovate sempre in Commissione Medica Locale, ogni 5 anni fino a 70 anni di età. Successivamente seguono le scadenze regolari.
Di seguito, invece, le scadenze delle patenti professionali.
Le patenti C1, C1E, C, CE devono essere rinnovate:
- ogni 5 anni fino al compimento dei 65 anni;
- ogni 2 anni dopo il compimento dei 65 anni (dopo i 65 anni la visita di conferma di validità deve essere effettuata in una Commissione medica locale).
Dopo i 65 anni e fino ai 68 anni per condurre con la patente CE autotreni e autoarticolati di massa complessiva a pieno carico maggiore di 20 t occorre uno specifico attestato da conseguire ogni anno a seguito di una visita specialistica in Commissione medica locale. Dopo i 68 anni non si possono più guidare questi veicoli.
Le corrispondenti patenti speciali C1S, CS devono essere rinnovate sempre in Commissione medica locale e seguono le scadenze regolari.
Le patenti D1, D1E, D, DE devono essere rinnovate:
- ogni 5 anni fino al compimento dei 70 anni;
- ogni 3 anni fino al compimento degli 80 anni;
- ogni 2 anni dopo il compimento degli 80 anni.
Dopo i 60 anni le patenti D1 o D consentono di guidare solo i veicoli previsti con la patente B, mentre le patenti D1E e DE abilitano alla guida solo dei veicoli per i quali è richiesta la patente BE.
Dopo i 60 anni e fino ai 68 anni per condurre con la patente D1, D1E, D e DE autobus, autocarri, autotreni, autosnodati e autoarticolati adibiti al trasporto di persone occorre uno specifico attestato da conseguire ogni anno a seguito di una visita specialistica in Commissione medica locale. Dopo i 68 anni non si possono più guidare questi veicoli.
Dopo i 65 anni chi è in possesso di patente D o DE conseguita entro il 30/9/2004, che consente la guida dei veicoli abilitati, rispettivamente, dalla patente C e CE, per poter continuare a condurre questi mezzi deve rispettare le regole di rinnovo previste per le patenti C e CE.
Le corrispondenti patenti speciali D1S, DS devono essere rinnovate sempre in Commissione medica locale e seguono le scadenze regolari.
RINNOVO PATENTE PER GLI OVER 80
Tralasciando i casi specifici che riguardano i conducenti professionali (patenti C e D), chi ha compiuto 80 anni di età deve rinnovare la patente dell’auto e/o della moto ogni due anni, prima della scadenza prevista. Oppure dopo, ma in quel caso non può più guidare fino a rinnovo avvenuto. Il rinnovo patente si può fare presso la Motorizzazione Civile, una delegazione ACI o un’Autoscuola privata, prenotando in anticipo la visita medica per la verifica dei requisiti psichici e fisici, la stessa valida per gli automobilisti di ogni età. Il costo della visita varia a seconda della struttura prescelta (in Motorizzazione costa meno, in autoscuola di più ma sono più rapidi).
È compito comunque del medico che effettua la visita valutare l’eventuale rinvio dell’accertamento dei requisiti psico fisici del patentato over 80 alla commissione medica locale. Questa, infatti, secondo quanto dispone il Codice della Strada (articolo 119 comma 4 lettera d) può sottoporre a controlli più approfonditi i conducenti di qualsiasi età, ogni qualvolta l’esito degli accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio faccia sorgere al medico dubbi circa l’idoneità e la sicurezza della guida.