Incidente auto: risarcimento ridotto se il passeggero è senza cintura L’ISS rivela i dati disastrosi sull’uso delle cinture anteriori e posteriori: meno di 1 passeggero posteriore al sud viaggia in sicurezza. Tutti i dati del progetto Ulisse 2019

Incidente auto: risarcimento ridotto se il passeggero è senza cintura

In caso di lesioni subite per un incidente d'auto, si rischia di ricevere un risarcimento ridotto se il passeggero danneggiato viaggiava senza cintura di sicurezza. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione.

6 Settembre 2019 - 10:09

C’è un motivo in più (oltre ai 5 che vi abbiamo riportato tempo fa) per indossare sempre la cintura di sicurezza, anche stando seduti sui sedili posteriori. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21991 depositata il 3 settembre 2019, ha confermato quanto già sentenziato due anni fa dalla Corte d’Appello di Messina. E cioè che il passeggero che riporta delle lesioni a causa di un incidente auto, si vede riconoscere un risarcimento ridotto se al momento del sinistro risultava sprovvisto della cintura di sicurezza obbligatoria.

INCIDENTE AUTO SENZA CINTURA: IL CASO IN ESAME

Nel caso specifico il passeggero, seduto sui sedili posteriori e senza cintura, era stato letteralmente sbalzato fuori dal finestrino dell’auto a causa di una violenta collisione, riportando fratture a una vertebra, a uno zigomo e al cranio. In primo grado gli era stato riconosciuto un risarcimento di 589.791,86 euro. Ma la Corte d’Appello, in seguito al ricorso della compagnia assicurativa, aveva ridotto l’indennizzo di un buon 30%, ravvisando una corresponsabilità del passeggero ferito a causa del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Decisione poi ribadita dalla Cassazione.

PERCHÉ AL PASSEGGERO SENZA CINTURA SPETTA UN RISARCIMENTO RIDOTTO

La Suprema Corte, a cui si era rivolta la famiglia del passeggero coinvolto nell’incidente auto per riottenere il 100% dell’indennizzo, ha motivato la sia pronuncia con le seguenti argomentazioni. Innanzitutto l’articolo 172 del Codice della Strada impone in qualunque caso l’utilizzo delle cinture di sicurezza, non operando alcun distinguo fra la seduta posteriore e anteriore del veicolo. Secondariamente, il corretto allacciamento delle cinture costituisce sempre fatto idoneo ad attenuare le conseguenze dannose di un sinistro; pertanto il mancato suo delle cinture di sicurezza da parte di una persona che abbia subito lesioni in conseguenza di un incidente stradale, costituisce un comportamento colposo del danneggiato stesso e legittima perciò la riduzione del risarcimento del danno.

Incidente auto risarcimento ridotto

INCIDENTE AUTO CON PASSEGGERO SENZA CINTURA: LA POSIZIONE DEL CONDUCENTE

Allo stesso modo gli Ermellini hanno precisato che il conducente dell’auto, chiamato anch’egli in causa dai ricorrenti, non ha particolari responsabilità nell’accaduto. Sebbene infatti vi sia l’obbligo da parte sua di effettuare la circolazione in condizioni di sicurezza, la verifica che tutti i trasportati abbiano correttamente indossato le cinture esula dalla normale diligenza richiestagli (tranne se non ci siano passeggeri minorenni). Anche perché, si legge nella sentenza della Cassazione, il conducente impegnato alla guida dell’auto non ha la possibilità di controllare costantemente che i passeggeri sui sedili posteriori abbiano sempre la cintura allacciata, differentemente dall’ipotesi in cui il trasportato si trovi sul sedile anteriore. Una sottigliezza, questa, che in qualche modo contraddice quanto sentenziato dalla stessa Cassazione appena pochi mesi fa. Forse servirebbe un quadro normativo più chiaro e non è un caso che ci stiano seriamente pensando.

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