
Furti d’auto: sanzioni più dure nel nuovo Ddl presentato al Senato
Furti di auto: nuove e più efficaci misure sanzionatorie a contrasto del grave fenomeno in un Ddl presentato al Senato. Ecco cosa cambierà
Furti di auto: nuove e più efficaci misure sanzionatorie a contrasto del grave fenomeno in un Ddl presentato al Senato. Ecco cosa cambierà
La politica si muove contro la piaga dei furti d’auto presentando in Senato un disegno di legge che punta a introdurre nuove e più severe sanzioni a contrasto del grave fenomeno e della relativa ricettazione. Il Ddl n. 1506, a firma di alcuni senatori di Forza Italia, mira nello specifico a modificare gli articoli 625, 648 e 648-quater del Codice penale, l’articolo 380 del Codice di procedura penale e l’articolo 4-bis della legge n. 354 del 26 luglio 1975 con l’obiettivo di fermare o comunque limitare questo business criminale che viene peraltro segnalato in costante crescita, con un generalizzato aumento dei casi in quasi tutte le categorie di veicoli e in gran parte delle regioni d’Italia. Il disegno di legge, che adesso dovrà affrontare tutto l’iter parlamentare, ha già ricevuto l’approvazione dell’Ania, l’associazione che rappresenta le imprese di assicurazione, secondo cui il provvedimento va nella giusta direzione.
FURTI D’AUTO IN ITALIA IN COSTANTE ASCESA: +6% NEL 2024
La premessa del Ddl a firma dei senatori forzisti Damiani, Gasparri e Zanettin ricorda che quello dei furti d’auto è un fenomeno criminale diffuso su tutto il territorio nazionale ma con picchi nella macro-area costituita dalle regioni Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia, dove si concentrano quasi 8 furti su 10. In queste zone i furti di automobili si verificano con sistematicità e frequenza, creando rilevanti situazioni di allarme sociale e problemi di ordine pubblico. Come detto, il trend è in preoccupante ascesa: nel 2024 sono stati rubati oltre 136.000 veicoli, con un aumento del +3% rispetto all’anno precedente e un incremento del +6% per le sole autovetture. Ancora più marcato l’incremento dei furti di veicoli commerciali, più che raddoppiati (+112%). È quanto emerge dai dati forniti dal Ministero dell’Interno, integrati con quelli provenienti da altri report e studi sul fenomeno.
La refurtiva viene spesso smontata nel giro di poche ore e i pezzi inviati lungo le direttrici dell’Est Europa, del Nord Africa e del Medio Oriente. Negli ultimi anni il fenomeno criminale si caratterizza anche per l’uso sempre più diffuso di tecnologie atte a rubare veicoli di ultima generazione.
FURTO D’AUTO: IL NUOVO DDL PREVEDE PENE PIÙ SEVERE E DIVERSE AGGRAVANTI
L’intervento legislativo in contrasto ai furti d’auto intende pertanto muoversi in più direzioni. Tra le circostanze aggravanti del delitto di furto viene introdotta, all’interno dell’articolo 625 del Codice penale, anche quella di avere commesso il fatto su autoveicoli o motocicli o comunque su mezzi privati di trasporto. L’inasprimento sanzionatorio, che comporta l’applicazione della pena della reclusione da due a sei anni, conta di aumentare le potenzialità investigative, dato che diventa possibile ricorrere alle intercettazioni di conversazioni. Inoltre, viene previsto l’arresto obbligatorio in flagranza di reato.
Sotto il profilo patrimoniale, data la finalità lucro-genetica della condotta, viene introdotta la misura della confisca obbligatoria, anche per equivalente, del prodotto, o del prezzo oppure del profitto del reato, salvo che appartengano a persone estranee al reato stesso.
Analogamente, vengono inasprite le sanzioni relative alla ricettazione di autoveicoli o motocicli derivanti dal reato di furto aggravato dalla nuova circostanza. Il reato, in considerazione delle pene edittali, consente il ricorso alle intercettazioni, prevede l’arresto obbligatorio in flagranza ed estende la confisca obbligatoria, anche per equivalente,
già prevista per i reati di riciclaggio di cui all’articolo 648-bis del Codice penale e al successivo articolo 648-quater.
Infine, per garantire la certezza della pena, è previsto che la commissione del reato di furto aggravato dalla circostanza di avere commesso il fatto su autoveicoli o motocicli o comunque su mezzi privati di trasporto diventi ostativo alla concessione dei benefici penitenziari, rientrando nel catalogo dei delitti previsti dall’articolo 4-bis della legge n. 354 del 26 luglio 1975 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà).
ANIA: BENE DDL SU FURTI D’AUTO, COMBATTE ANCHE LE FRODI ASSICURATIVE
Come detto, l’Ania ha accolto con favore il disegno di legge volto a contrastare in modo più incisivo i furti d’auto che “anche da un punto di vista assicurativo, impattano sull’assicurabilità dei veicoli“. L’associazione delle compagnie di assicurazione ricorda infatti che spesso il fenomeno dei furti d’auto si rivela essere una frode: “Le frodi assicurative non riguardano solo le compagnie, ma rappresentano un danno concreto per l’intera collettività. Ogni furto falso o gonfiato si traduce in un aggravio di costi per gli assicurati. Per questo, sosteniamo con convinzione ogni misura che favorisca controlli più efficaci, condivisione di dati e uso intelligente delle tecnologie finalizzato alla prevenzione di tali fenomeni. Questo Ddl rappresenta un passo nella giusta direzione, contribuendo a rafforzare il sistema di prevenzione e a promuovere una maggiore trasparenza e consapevolezza nel rapporto tra cittadini, imprese e istituzioni“.