Francia: le multe automatiche non riducono più morti e incidenti stradali Vedere la foto dell’auto che ha commesso l’infrazione è un diritto del guidatore

Francia: le multe automatiche non riducono più morti e incidenti stradali

Le multe automatiche in Francia hanno perso efficacia: la Corte dei Conti invita ad investire meglio le risorse per la sicurezza stradale

9 Agosto 2021 - 08:08

La crociata degli autovelox in Francia e le multe automatiche che avrebbero dovuto rendere le strade più sicure, in realtà non hanno dato i benefici sperati. E’ quanto emerge da una relazione della Corte dei Conti sull’andamento degli incidenti e dei morti in Francia negli ultimi 20 anni. Il rapporto esorta a un cambio di rotta delle istituzioni governative per perseguire una migliore politica di sicurezza stradale. Ma rappresenta anche un’invocazione ad allentare il cappio stretto attorno agli utenti della strada.

MULTE AUTOMATICHE IN FRANCIA DAL 2000

Come riporta Giovanni D’Agata dello Sportello dei Diritti, la strategia della Francia di riduzione delle vittime stradali perseguendo la repressione delle violazioni per eccesso di velocità non funziona. Autovelox anche nascosti, droni e multe automatiche per eccesso di velocità attuate a partire dal 2000 in Francia hanno avuto il prevalente scopo di sanzionare gli automobilisti. E’ l’estrema sintesi del rapporto della Corte dei Conti sul consolidato metodo del controllo automatizzato delle multe autovelox. La relazione che si basa sui dati dal 2008 al 2019, evidenzia le lacune di una tecnica di repressione degli incidenti inefficace e propone le alternative da adottare.

MULTE AUTOMATICHE E INCIDENTI STRADALI IN FRANCIA: IL BILANCIO

L’organo di controllo giurisdizionale ha sottolineato che è necessario “un rinnovamento concettuale e pratico”, in fatto di riduzione degli incidenti stradali. Se si prende come benchmark il bilancio di 18 mila morti del 1972 in Francia, è chiaro che negli ultimi 50 anni, si muore con meno frequenza. Bisogna considerare però i fattori che principalmente hanno contribuito a questo traguardo: norme più severe, infrastrutture e veicoli più sicuri, maggiore utilizzo del casco, delle cinture di sicurezza e del seggiolino auto, ecc. Dopo una forte contrazione delle vittime stradali tra il 2008 e il 2013, la sicurezza stradale è ferma al palo.

L’ESORTAZIONE ALTERNATIVA ALLE MULTE AUTOMATICHE IN FRANCIA

Dal 2000 – come fa notare il tribunale dei Conti – l’istituzione dei controlli automatici e delle multe per eccesso di velocità ha diminuito da 69,4 a 52,2 i morti per milione di abitanti. Il pugno di ferro aveva anche un obiettivo: arrivare a non oltre 2 mila morti l’anno nel 2018, ma dal 2013 l’ottimo è fermo a 3200 vittime l’anno, riporta D’Agata. E’ un segnale interpretato come la perdita di efficacia dei controlli automatici nella riduzione degli incidenti. Un’evidenza che ha portato l’attenzione della Corte su due filoni a cui destinare maggiori sforzi e che potrebbe significare il ridimensionamento della strategia finora adottata in Francia:

– Le infrastrutture: “la cui dinamica di decentramento della gestione stradale ha portato a una segmentazione delle reti secondo la distribuzione delle competenze tra le autorità pubbliche. Ma senza un feedback sufficiente per definire e attuare una strategia globale di modernizzazione”;

– I veicoli: “la cui innovazione si basa è essenzialmente sulla capacità delle Case automobilistiche”. “Lo Stato può agire solo indirettamente in questo ambito, impegnandosi nella cooperazione pubblico-privato, sostenendo gli sforzi di certificazione e adeguando la normativa”.

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