Chi può fare le multe per divieto di sosta? Le norme prevedono tre figure di ausiliari del traffico

Chi può fare le multe per divieto di sosta?

Chi può fare le multe per divieto di sosta? Facciamo un riepilogo dei soggetti autorizzati anche alla luce delle recentissime novità

6 Ottobre 2020 - 04:10

Secondo l’articolo 11 comma 1 lettera a del Codice della Strada, “costituiscono servizi di polizia stradale la prevenzione e l’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale”. Il successivo articolo 12 elenca dettagliatamente quali sono i soggetti adibiti all’espletamento dei servizi di polizia stradale. Ossia i profili abilitati ad accertare ed eventualmente sanzionare le infrazioni del codice. Un argomento di grande attualità visto che la recente conversione in legge del Dl Semplificazioni ha portato in dote nuove figure autorizzate a redigere multe per divieto di sosta.

CHI PUÒ FARE LE MULTE PER DIVIETO DI SOSTA?

Per il già citato art. 12 commi 1, 2 e 3 CdS, l’espletamento dei servizi di polizia stradale previsti dal Codice della Strada, tra cui l’accertamento della sosta dei veicoli, spetta:

– in via principale alla Polizia Stradale e, in subordine, alla Polizia di Stato; ai Carabinieri; alla Guardia di Finanza; alla Polizia Provinciale e alla Polizia Municipale (o Locale), purché nell’ambito del territorio di competenza; ai funzionari del Ministero dell’Interno addetti al servizio di polizia stradale; alla Polizia Penitenziaria e al Corpo Forestale dello Stato, in relazione ai compiti di istituto. (Significa, ad esempio, che un agente della Polizia Penitenziaria non può multare qualsiasi veicolo. Ma solo i conducenti che occupano abusivamente gli stalli destinati alla sosta dei veicoli per il trasporto dei detenuti).

– agli ufficiali e agli agenti di Polizia Giudiziaria.

– e inoltre, previo superamento di un esame di qualificazione:
al personale dell’Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale; dell’Amministrazione centrale e periferica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; del Dipartimento per i trasporti terrestri appartenente al MIT;
al personale dell’ANAS;
al personale degli uffici competenti in materia di viabilità delle Regioni, delle Province e dei Comuni. Limitatamente alle violazioni commesse sulle strade di proprietà degli enti da cui dipendono;
ai dipendenti dello Stato, delle Province e dei Comuni aventi la qualifica o le funzioni di cantoniere. Limitatamente alle violazioni commesse sulle strade o sui tratti di strade affidate alla loro sorveglianza;
al personale dell’Ente Ferrovie dello Stato e delle ferrovie e tranvie in concessione, che espletano mansioni ispettive o di vigilanza. Nell’esercizio delle proprie funzioni e limitatamente alle violazioni commesse nell’ambito dei passaggi a livello dell’amministrazione di appartenenza;
al personale delle circoscrizioni aeroportuali e dai militari delle Capitanerie di Porto, dipendenti dal MIT.

GLI AUSILIARI DEL TRAFFICO POSSONO FARE MULTE PER DIVIETO DI SOSTA?

Introdotti dalla legge n. 127/97, i cosiddetti ‘ausiliari del traffico’ sono pubblici ufficiali assunti dal Comune, da società private o dalle aziende del trasporto pubblico locale, adibiti alla regolamentazione della sosta a pagamento. In altri termini hanno il compito di controllare che chi parcheggia negli stalli a pagamento (strisce blu) abbia pagato il corrispettivo della sosta effettuata, mediante esposizione del ‘grattino’ o altre modalità, provvedendo a sanzionare gli eventuali trasgressori. Pertanto anche gli ausiliari del traffico hanno il potere di elevare multe, ma solo per quanto concerne le infrazioni strettamente legate alla sosta a pagamento. Viceversa non possono, per esempio, multare chi passa con il rosso o chi supera i limiti di velocità. Ma neppure chi sosta dinanzi a un passo carrabile, non essendo questa una violazione connessa alla sosta a pagamento (nulla però gli vieta di allertare la Polizia Locale). Possono invece sanzionare i conducenti dei veicoli parcheggiati in doppia fila o negli stalli riservati alla sosta o alla fermata dei mezzi pubblici.

Chi può fare le multe per divieto di sosta

CHI PUÒ FARE LE MULTE PER DIVIETO DI SOSTA: LE NOVITÀ DEL DL SEMPLIFICAZIONI

In realtà quanto abbiamo appena scritto sugli ausiliari del traffico, e non solo, è stato parzialmente rivisto dall’entrata in vigore (ma per la concreta attuazione bisogna attendere gli appositi decreti) della legge n. 120/2020 di conversione, con modifiche, del Dl Semplificazioni, che contiene una vera e propria mini-riforma del Codice della Strada, tra cui l’introduzione del nuovo articolo 12-bis CdS dal titolo “Prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta e fermata”. L’articolo 12-bis, in pratica, individua nuove figure che possono accertare e sanzionare le infrazioni per divieto di sosta. Ecco le principali novità:

– con provvedimento del Sindaco possono essere conferite funzioni di prevenzione e accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta nell’ambito delle aree oggetto dell’affidamento per la sosta regolamentata o a pagamento, aree verdi comprese, a dipendenti comunali o delle società private e pubbliche esercenti la gestione della sosta di superficie a pagamento o dei parcheggi.

– sempre con provvedimento del Sindaco, possono inoltre essere conferite a dipendenti comunali o a dipendenti delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani e alla pulizia delle strade funzioni di prevenzione e accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta o di fermata connesse all’espletamento delle predette attività.

Importante: le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta e di fermata conferite al suddetto personale, sono assegnate previo accertamento dell’assenza di precedenti o pendenze penali. E con l’effettuazione e il superamento di un’adeguata formazione.

– le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta, nonché in materia di circolazione, fermata e sosta sulle corsie e strade ove transitano i veicoli adibiti al servizio di linea, possono essere conferite anche al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone.

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