Cassonetto danneggia auto in sosta: l'azienda dei rifiuti risarcisce

Cassonetto danneggia auto in sosta: l'azienda dei rifiuti risarcisce Il Giudice di Pace condanna l'azienda che gestisce i rifiuti di Palermo a risarcire i danni provocati da un cassonetto dei rifiuti

Il Giudice di Pace condanna l'azienda che gestisce i rifiuti di Palermo a risarcire i danni provocati da un cassonetto dei rifiuti, mosso dal vento

4 Novembre 2011 - 02:11

Con una sentenza di agosto, depositata il 7 settembre 2011 nella cancelleria della V sezione del Giudice di Pace di Palermo, si afferma la responsabilità dell'Azienda che gestisce i rifiuti per non aver vigilato sui meccanismi frenanti di un cassonetto dell'immondizia, che a causa del forte vento si era spostato dalla sua sede danneggiando due autovetture.

C'E' RESPONSABILITA' DA CUSTODIA – La vicenda è piuttosto singolare. Non capita tutti i giorni di vedere un cassonetto dei rifiuti che prende la strada e va a colpire delle auto. Meno particolare è l'inquadramento giuridico della vicenda dal punto di vista giuridico, trattandosi pacificamente di responsabilità da custodia, secondo l'art. 2051 c.c., che prevede che ciascuno è responsabile per i danni cagionati dai beni che ha in custodia, salvo che ricorra un'ipotesi di caso fortuito. Nel caso di Palermo, l'Azienda incaricata della gestione rifiuti, l'AMIA, ha invocato il caso fortuito perchè colpo di vento sarebbe stato un evento imprevedibile. D'altronde la tesi difensiva del custode è sempre quella del caso fortuito, perché il nostro codice non prevede altre vie d'uscita.

IL VENTO D'INVERNO NON E' CASUALE – Il Giudice di prossimità palermitano ha respinto la tesi difensiva dell'Azienda, precisando che essa avrebbe dovuto vigilare sul regolare funzionamento del meccanismo frenante del cassonetto “impazzito”. Infatti secondo il Giudice di Pace il vento, specie d'inverno, è tutt'altro che evento imprevedibile e dunque andavano effettuati tutti i controlli idonei ad evitare che il cassonetto si trasformasse in un pericolo per gli utenti della strada. Si tratta della battaglia continua combattuta da chi gestisce attività pubbliche, come la gestione delle strade, di impianti sportivi, o come nel nostro caso lo smaltimento dei rifiuti, contro la responsabilità da custodia come interpretata dalla giurisprudenza. Una battaglia che ultimamente vede sempre vincitori gli utenti danneggiati.

LA GIUSTIZIA AIUTA – Le aziende che gestiscono beni di grandi dimensioni o di grandi quantità, o comunque a contatto con grandi numeri di utenti si trovano a combattere contro continui infortuni e danneggiamenti, e per questo vorrebbero un atteggiamento più benevolo dei Giudici, per evitare emorragie di risarcimenti e speculazioni. Dall'altro lato, la mano ferma della giurisprudenza obbliga le stesse aziende a mantenere alto il livello di vigilanza e ad adottare tutte le misure idonee a ridurre il livello di rischio insito in ogni “cosa” che venga a contatto con la generalità dei cittadini.

di Antonio Benevento

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