Scuola guida virtuale: aumenta il rischio di distrazioni al volante In Italia vige tutt’oggi il mito dello Psicologo del Traffico. Perché è così complesso

Scuola guida virtuale: aumenta il rischio di distrazioni al volante

Quanto è efficace una scuola guida virtuale per combattere la distrazione al volante? La risposta in uno studio dell'Università di Roma

19 Aprile 2022 - 06:04

Con la pandemia molte attività sono state trasposte online, anche le lezioni teoriche delle scuole guida. Se da un lato ne abbiamo beneficiato per comodità e raggiungibilità, lo stesso non si può dire per la qualità dell’apprendimento. Sembrerebbe, infatti, aumentare il rischio di distrazione al volante nei neo-guidatori. Brainsigns è una “spin-off” company dell’università La Sapienza di Roma che ha sviluppato applicazioni innovative in diversi campi. Tra essi ritroviamo anche la sicurezza stradale per cui ha completato uno studio volto a valutare il livello di attenzione degli allievi di un’autoscuola. Quanto può, dunque, influire la modalità di apprendimento teorico in presenza o in remoto sulla futura distrazione al volante?

DISTRAZIONE AL VOLANTE: QUANDO E’ LA FORMAZIONE A FARE LA DIFFERENZA

Il Tergicristallo ha intervistato il direttore scientifico di Brainsigns, Fabio Babiloni, su uno studio che ha visto coinvolti 40 studenti di un corso per conseguire la patente di tipo B. L’obiettivo era quello di valutare come la didattica in presenza e in remoto potessero essere “vissute” diversamente, e in particolare se la modalità da remoto, potesse inficiare l’efficacia formativa della lezione. Dunque, agli studenti è stato chiesto di indossare una “fascia” con 4 sensori per l’attività cerebrale (elettroencefalografia) e un braccialetto simile a un moderno smartwatch per misurare l’attività cardiaca e la sudorazione. Gli studenti hanno seguito una lezione della durata di un’ora, erogata sempre dallo stesso docente, di grande importanza per la sicurezza alla guida, ossia gli incroci stradali e la relativa segnaletica sui diritti di precedenza. Metà della lezione è stata seguita in presenza, l’altra metà è stata seguita in remoto attraverso una delle consuete piattaforme per videoconferenze.

UNA SCUOLA GUIDA VIRTUALE E’ DAVVERO EFFICACE?

Dal punto di vista neurofisiologico lo studio ha sottolineato come il coinvolgimento degli studenti fosse inizialmente simile. Gli studenti in presenza hanno mantenuto un livello di attenzione ed impegno mentale costante fino alla fine. Al contrario, gli studenti in remoto dopo 20 minuti manifestavano segni di disattenzione. Altro risultato interessante è che gli studenti da remoto hanno mostrato inizialmente un maggiore stress, diminuito poi insieme all’attenzione. Questo può essere riconducibile alla diversa interazione tra studente e docente, non sempre facile se mediata da uno schermo. In aggiunta, un terzo degli studenti ha commesso più errori nel rispondere a domande sugli argomenti appresi da remoto. Risultati interessanti, ma non sconosciuti. Sicuramente le tecniche neuroscientifiche rafforzano i risultati dei molti studi sul tema, aprendo nuove prospettive e facendo luce sulle cause dei comportamenti umani. Diventa cruciale dunque non dimostrare che una lezione da remoto potrebbe risultare meno efficace, ma capirne il perché.

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DISTRAZIONE AL VOLANTE: COLPA DELLA TECNOLOGIA?

Un risultato interessante vede gli studenti inizialmente ben disposti all’apprendimento online, ma poi il subentro di difficoltà tecniche possono innescare una perdita di interesse e di attenzione. Da un lato le tecnologie favoriscono l’apprendimento rendendolo accessibile a tutti, in qualunque luogo e momento. Dall’altro a volte l’utilizzo dello strumento non è così immediato e per capirne il funzionamento viene tolta attenzione al contenuto da apprendere. In un altro studio, Brainsigns ha dimostrato come i conducenti alle prese per la prima volta con gli Adas siano apparentemente entusiasti e convinti che le loro prestazioni di guida ne beneficino, ma in realtà sono molto più impegnati e disattenti. Come in tutti i compiti mediati dalla tecnologia, per far sì che se ne possano percepire i benefici è fondamentale accertarsi che ci sia una buona padronanza dello strumento così da poter concentrare tutte le risorse sull’apprendimento. Una strada percorribile se radicata nel reale!

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