Autostrade Tech: la svolta tecnologica farà guadagnare più dei pedaggi? Autostrade annuncia una nuova era per i controlli delle infrastrutture: un nuovo business che potrebbe attirare nuovi investitori e più proficuo dei pedaggi

Autostrade Tech: la svolta tecnologica farà guadagnare più dei pedaggi?

Autostrade annuncia una nuova era per i controlli delle infrastrutture: un nuovo business che potrebbe attirare nuovi investitori e più proficuo dei pedaggi

25 Novembre 2020 - 11:11

Autostrade per l’Italia investe 60 milioni di euro per il monitoraggio e la sicurezza delle sue infrastrutture: è l’annuncio che si attendeva da tempo. La notizia che si legge in queste ore però racconta anche di un nuovo modello di business, in cui la sicurezza dei trasporti e le Smart Road diventano più proficue dei pedaggi autostradali. Autostrade Tech, IBM e Fincantieri NexTech hanno annunciato un nuovo sistema di monitoraggio delle infrastrutture, basato su Intelligenza artificiale, impiego di droni, la consulenza delle principali Università italiane e il benestare del MIT. Ecco come la manutenzione stradale diventa un nuovo business per la sicurezza con il ricorso (non dichiarato) di tecnologie militari per il riconoscimento dei veicoli.

CONTROLLI INFRASTRUTTURE: LE TECNOLOGIE IMPIEGATE

La piattaforma organica e tecnologica che rivoluzionerà i controlli sulle infrastrutture italiane convoglia diverse necessità: Smart Road, controllo della viabilità e sicurezza delle infrastrutture. Il nuovo sistema di monitoraggio delle infrastrutture presentato da ASPI unisce risorse e competenze da diversi settori. Autostrade per l’Italia ci mette 60 milioni di euro, IBM droni e tecnologie IoT e Fincantieri tecnologie per radiografare a grandezza naturale le strutture. La piattaforma è in uso da oggi su 430 opere delle Direzioni di Tronco autostradali di Cassino e Bari. Ma Autostrade promette che sarà progressivamente estesa entro la fine dell’anno ai 1.943 ponti e 2.000 cavalcavia della rete di Autostrade per l’Italia. E’ la svolta tecnologica che serviva a dare una nuova immagine in Europa delle infrastrutture italiane, bollate come fatiscenti e pericolose.

COME CAMBIERANNO I CONTROLLI DALLE INFRASTRUTTURE AI VEICOLI

Da investimento ad alto rischio (quando il Governo minacciava revoche ai gestori dopo i drammatici crolli) a un nuovo modello di business ancora più fruttuoso dei pedaggi autostradali. Le infrastrutture italiane rischiano ora di smuovere e intercettare nuovi interessi. Basta pensare ad esempio al ruolo di Finmeccanica (nota società per la cantieristica navale), ma alla stessa Autostrade per l’Italia. Con il nuovo sistema di controlli alle infrastrutture nasce una piattaforma che fornisce un pacchetto di servizi completo quanto mai indispensabile alla rete stradale italiana. E non soltanto a quella di ASPI, ma vediamo meglio come. La nuova piattaforma di monitoraggio utilizzerà l’intelligenza artificiale di IBM con l’uso di droni, Internet of Things e modellazione digitale 3D di Fincantieri NexTech. Anche se ufficialmente non dichiarato il progetto includerebbe l’impiego di tecnologie militari per il monitoraggio delle strutture. Le telecamere non riconosceranno più solo le targhe, ma anche la sagoma del singolo veicolo per determinare le vibrazioni indotte al suo passaggio sulle strutture.

SCANNER HD E TRACCIABILITA’ DIGITALE DELLE ISPEZIONI

Questo aspetto fa riflettere anche sul perché il ripristino dei sistemi Tutor e Vergilius sia stato solo parziale, in vista – evidentemente – della rivoluzione delle infrastrutture voluta dal Decreto Smart Road 28/02/2018. Per rendere trasparente l’attività di monitoraggio (aspetto molto contestato dopo gli ultimi accadimenti drammatici) tutti i dati sono raccolti in un archivio digitale. Tramite dei tablet dedicati, gli ispettori potranno accedere a tutti i dati delle opere incluse le foto rilevate nel corso delle precedenti ispezioni. Riguardo invece al controllo dinamico delle infrastrutture, è direttamente coinvolta Fincantieri con l’adozione di un sistema di pesatura dinamica. In pratica si potrà monitorare il comportamento delle infrastrutture al passaggio dei mezzi pesanti e verificarne il rispetto dei limiti di carico. Ma non solo, l’impiego di droni equipaggiati con laser-scanner topografici e telecamere HD realizzeranno delle autentiche “tac” delle superfici per evidenziare eventuali danni e pianificare interventi di manutenzione. Una svolta verso l’innovazione che ci aspettiamo possa rendere davvero le infrastrutture più sicure, vogliamo sperare anche più efficienti e innovative, come già accade in altre parti d’Europa.

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