Batterie "ecologiche? senza litio, l'idea della Nasa dal dentifricio
Honda e la Nasa hanno trovato l'alternativa al litio di batterie per auto elettriche più durature e facili da riciclare

Honda e la Nasa hanno trovato l'alternativa al litio di batterie per auto elettriche più durature e facili da riciclare
Se c'è una paura che accomuna gli automobilsti quando si parla di auto elettriche è certamente quella di restare a corto di energia. Le attuali batterie agli ioni di litio difficilmente sono in grado di offrire un raggio d'azione superiore ai 500km reali. Questo significa che, se si programma un viaggio lungo, si è costretti a mettere in conto una sosta per la ricarica. Honda è al lavoro con Nasa per risolvere definitivamente i limiti che riguardano le attuali batterie agli ioni di litio. Nel futuro ci sarà posto per batterie alla fluoride che, nella veste di fluoruro di sodio troviamo nel dentrificio da denti, promette di conservare la carica più a lungo contenendo anche i tempi necessari alla ricarica.
QUESTIONE DI AUTONOMIA I ricercatori hanno annunciato una nuova svolta nello studio delle batterie. In un futuro prossimo, piuttosto che usare il litio, l'elemento più elettro-positivo della tavola periodica si potrà far ricorso a quello più elettro-negativo, ovvero la fluoride. Quest'ultima promette di essere capace di immagazzinare più energia del suo rispetto al litio. Le attuali batterie al litio, usate nei settori più disparati che vanno dalla telefonia all'automotive, hanno bisogno di scaldarsi fino a 150 gradi o più per poter immagazzinare energia. Una ricerca congiunta condotta da un tem di ricercatori di Honda, Caltech e NASA ha scoperto un modo per far funzionare la ricarica del litio a temperatura ambiente. In questo modo sarebbe possibile produrre batterie ad alta densità maggiormente performanti per le auto elettriche (Leggi quanto consuma davvero un'auto elettrica).
RICERCHE IN CORSO Le prossime batterie agli ioni di fluoruro funzioneranno essenzialmente in modo opposto rispetto a quanto accade con le attuali celle agli ioni di litio, attraendo gli elettroni invece di eliminandoli. La fluoride, ovvero quella che tecnicamente si definisce la versione ionizzata del fluoro, è un materiale interessante per le batterie perché ha un basso peso atomico e una capacità molto elevata di immagazzinare elettroni. Tuttavia l'utilizzo della fluoride era stato per lungo tempo frenato da ragioni di ordine pratico. Per poter utilizzare le sue propretà in tema di immagazzinamento di energia è necessario dissolvere gli ioni fluoruro in un elettrolita. I ricercatori che compongono il team Honda, NASA, Caltech hanno creato un elettrolita liquido chiamato BTFE che consente al fluoro di dissolversi a temperatura ambiente. In questo modo dalla reazione con il fluoruro caricato negativamente si creano, esattamente come accade nelle batterie tradizionali, due regioni con carica opposta.
SIAMO SOLO ALL'INIZIO Le batterie in fase di sviluppo hanno, secondo quanto riferito da Honda, un potenziale di dieci volte superiore rispetto alla densità di energia che è ad oggi propria delle batterie agli ioni di litio. Pare, inoltre, che la fluoride permetterà anche un smaltimento più semplice e green delle componenti utilizzate. Tuttavia la ricerca deve ancora mettere a punto questioni importanti. Ad esempio, il team deve ancora capire come stabilizzare gli anodi e i catodi, che tendono a dissolversi completamente nell'elettrolito. Nel frattempo i segnali che arrivano dal mercato sono chiari. Secondo i più recenti dati Aci in Italia le auto elettriche in circolazione sono 7.560, in crescita del 31,6% rispetto alle 5.743 auto del 2016 (Leggi i dettagli sulle vendite delle elettriche in Italia).