Autovelox fuorilegge, Comandante vigili dovrà risarcire per le multe non valide

Autovelox fuorilegge, Comandante vigili dovrà risarcire per le multe non valide Una pioggia di multe autovelox non valide da annullare diventate ricorsi: Il tribunale condanna il Comandante dei vigili a risarcire il Comune

Una pioggia di multe autovelox non valide da annullare diventate ricorsi: Il tribunale condanna il Comandante dei vigili a risarcire il Comune

24 Aprile 2018 - 09:04

Un autovelox fuorilegge e una valanga di multe illegittime che invece di essere annullate in autotutela dal Comando dei Vigili di Matera sono state mandate avanti fino a diventare ricorsi impugnati dai multati in tribunale. Per questo il Comune si è ritrovato a pagare oltre 150 mila euro di spese legali tra ricorsi e appelli accolti che ora – come stabilito dalla sentenza n. 109 28/2/2018 della Corte dei Conti –  dovrà risarcire il Comandante, in forze fin da quando è stato apposto l'Autovelox fisso per rilevare l'eccesso di velocità in Via Italia a Matera. Un braccio di ferro in cui molti Comuni confidano che sia quasi sempre l'automobilista a soccombere in una prova di forza giudiziaria, ma stavolta i ricorsi sono stati accolti per molte delle multe comminate (quelle non ancora pagate) in un punto dove l'autovelox fisso non doveva esserci.

DOMANDE DI ANNULLAMENTO IGNORATE DAI VIGILI Tornando ai fatti, nell'agosto 2009 viene installato l'Autovelox fisso in Via Italia – Matera, per il rilevamento degli eccessi di velocità e là rimane, anche se disattivato poco dopo. L'adozione però del rilevatore su quella strada risulta irregolare già dalle direttive del Ministero dell'Interno nel 2002 e confermate con una circolare del 14 agosto 2009 (circolare  n.300/A/10307/09/144/5/20/3  del  14/8/2009): su quel tipo di strada classificata E la norma vuole che l'accertamento della velocità avvenga con dispositivi mobili e contestazione immediata. E' proprio dopo questa circolare che il Comune avrebbe spento l'Autovelox dopo 2 settimane di funzionamento e multe (era stato attivato il 1 agosto 2009). Il problema sorge nel momento in cui il Comune riceve domande di annullamento in autotutela delle multe ma queste vengano sistematicamente rigettate dal Comando di Polizia Municipale finendo per diventare dei contenziosi.

SCATTA L'AUTOTUTELA MA E' TROPPO TARDI seguito della disattivazione dell'autovelox nel 2009, però il Comandante non avrebbe operato alcuna azione per limitare i danni, annullando le multe illegittime che invece venivano notificate anche dopo la circolare del Ministero del 2009. Dal canto suo il Comandate dei vigili di Matera nelle sue memorie difensive sostiene che numerosi “ricorsi  sono  stati  accolti  non  per illegittimità  delle  apparecchiature  autovelox, bensì  per  un  inesistente  vizio  di  notifica,  da parte di Poste Italiane, del verbale di contravvenzione”, e aveva suggerito di proporre impugnazione, però mai concretizzata dai difensori del Comune di Matera. Invece dopo la prima sentenza del Giudice di Pace, la decisione n. 530 del 29 marzo  2010 che accoglie il ricorso (sai se rivolgerti al Prefetto o al Giudice di Pace? Leggi qui cosa cambia con il ricorso) contro il Comune e annulla i precedenti verbali, scatta l'intervento in autotutela, ma solo nel maggio del 2010 quando però l'evento dannoso si era già consolidato ai danni del Comune di Matera.

IL COMANDO POTEVA FARE DI PIU' Secondo la Corte dei Conti il Comandante dei Vigili di Matera avrebbe commesso omissioni e agito con “eccessivo buonismo”, poiché nelle vesti di Comandante della Polizia municipale, doveva conoscere i “limiti all'utilizzo delle postazioni di autovelox fisse in centro città e, ancor di più, essendo tenuto a perseguire il pubblico interesse doveva provvedere a tempestivamente bloccare le ulteriori notifiche di verbali e procedere all'annullamento in sede di autotutela di quelli già notificati, dopo la direttiva Maroni dell'agosto 2009”. Quindi se da un lato viene confermata la colpa grave dell'ufficiale di Polizia municipale, il fatto di aver seppure in ritardo l'annullamento in autotutela riduce il risarcimento nei confronti del Comune da 109 mila 915,89  a 65 mila 949,54 euro. Ma anche perché dalle spese totali sostenute dal Comune (sommate a quelle di notifica dei verbali) vanno sottratte le multe pagate senza battere ciglio dagli automobilisti sanzionati con l'autovelox fuorilegge, per un valore di 64 mila 583,91 euro. Insomma, almeno stavolta la strategia del “vediamo chi fa ricorso e chi invece paga” si è risolta a favore degli automobilisti, ma bisogna ricordare che fare ricorso ha un costo e per questo molti preferiscono pagare subito e ottenere lo sconto del 30% entro i 5 giorni – leggi qui da quando si contano – piuttosto che rischiare di rimetterci anche la tassa di 43 euro (leggi qui la miniguida utile per il ricorso al Giudice di Pace).

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