Volvo: produrre le auto elettriche provoca più emissioni di CO₂ Volvo esce allo scoperto: la produzione di materie prime per le auto elettriche pesa per il 70% di CO₂ in più rispetto al modello a benzina

Volvo: produrre le auto elettriche provoca più emissioni di CO₂

Volvo esce allo scoperto: la produzione di materie prime per le auto elettriche pesa per il 70% di CO₂ in più rispetto al modello a benzina

8 Novembre 2021 - 12:11

Le emissioni di CO₂ dalle auto elettriche sono sempre al centro di ampi dibattiti. Se è vero che la produzione diretta di gas climateranti è zero durante la circolazione, l’aspetto produttivo richiede ampi interventi per conseguire la vera neutralità al carbonio. Volvo è uno dei pochi Costruttori più trasparenti che ha dichiarato quanta CO₂ viene emessa nella produzione delle auto elettriche rispetto alle auto tradizionali a combustione interna (ICE).

VOLVO DICHIARA QUANTA CO₂ DERIVA DALLE AUTO ELETTRICHE NEL CICLO VITA

Quando un Costruttore esce allo scoperto, dichiarando dati “scottanti”, la trasparenza potrebbe rivelarsi un boomerang. Volvo ha ammesso che produrre auto elettriche provoca più emissioni di CO₂ rispetto ad altre auto dello stesso brand. Le dichiarazioni riportate nel Rapporto sull’Impronta di Carbonio della nuova Volvo C40 Recharge, accendono non poche riflessioni. La conferma che le auto elettriche generano un impatto maggiore in produzione come CO₂ emessa rispetto alle auto tradizionali, fa pensare che non si potrà immaginare di guidare un’auto elettrica e cambiarla con frequenza, se si sposa la causa ambientale. Ecco perché l’annuncio dei Costruttori di vendere solo auto elettriche può addirittura nuocere di più che vendere solo auto a benzina. E’ quanto emerge dai dati pubblicati da Volvo.

QUANTE EMISSIONI DI CO₂ DALLA PRODUZIONE DELLE AUTO ELETTRICHE

Volvo ha stimato le emissioni totali nel ciclo di vita di due modelli della sua gamma, considerando una percorrenza di 200 mila km. Essendo la prima auto elettrica del brand la nuova Volvo C40 Recharge è stata confrontata con la XC40 a benzina. L’analisi, riassunta nel diagramma qui sotto, considera le emissioni di CO₂ derivanti da:

– Produzione, estrazione e raffinazione delle materie prime;

– Produzione dei moduli batterie agli ioni di litio;

– Assemblaggio negli stabilimenti Volvo;

– Fine vita, riciclo e smaltimento delle batterie di auto elettriche;

I dati sulle emissioni di CO₂, mostrano che nel periodo di utilizzo della Volvo XC40 (benzina), si emettono in media 59 tonnellate di CO₂ rispetto alle 50 tonnellate di CO₂ della Volvo C40 Recharge (elettrica), circa il 5% più basse se si tiene conto della produzione energetica attuale (mix globale). Le emissioni maggiori derivano dalla produzione delle materie prime e materiali, mentre l’assemblaggio nelle fabbriche Volvo ha un impatto immutato (al paragrafo successivo si capisce perché). Le emissioni derivanti dalla produzione e raffinazione di materiali (alluminio) e dei moduli batteria agli ioni di litio sono circa il 70% superiori con la C40 Recharge rispetto a XC40 ICE. Nel grafico si osserva che conta molto anche la provenienza dell’energia utilizzata durante l’intero ciclo di vita delle auto. Ad esempio la CO₂ emessa si riduce di circa la metà (27 tonnellate) con l’utilizzo di energia elettrica prodotta esclusivamente da fonti eoliche. Clicca l’immagine per vederla a tutta larghezza.

VOLVO: LE EMISSIONI DI CO₂ REALI NON SOLO DURANTE LA GUIDA

L’elettrificazione delle auto sta spostando l’attenzione dalle emissioni durante la guida a quelle di produzione dei materiali necessari per realizzare le auto. Anche i test di consumi delle auto elettriche Green NCAP ad esempio, non tengono conto ancora dell’impatto globale delle auto elettriche, ma solo delle emissioni dirette nell’utilizzo. Oltre a vendere solo auto elettriche, un’altra sfida per i costruttori sarà quindi riuscire a conseguire la neutralità al carbonio totale delle auto elettriche. Volvo Cars – ad esempio – ha annunciato un piano per ridurre del 40% l’impronta al carbonio media dei modelli entro il 2025 attraverso iniziative a breve termine e a dichiarare quante emissioni di CO₂ producono i nuovi modelli nell’intero ciclo di vita.

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