
Test alce VW ID.7: quando gli ausili alla guida fanno anche troppo
La Volkswagen ID.7 è agile nelle manovre con un ridotto raggio di sterzata, ma nel test dell’alce l’elettronica (indispensabile) si fa sentire
La Volkswagen ID.7 è agile nelle manovre con un ridotto raggio di sterzata, ma nel test dell’alce l’elettronica (indispensabile) si fa sentire
La Volkswagen ID.7 nel test dell’alce è enorme e confortevole, come ci si aspetta da una berlina di alta gamma. Il rovescio della medaglia è che l’influenza di peso e dimensioni deve essere tenuta a bada dagli aiuti elettronici alla guida, affinché anche le manovre di emergenza siano sempre entro dei limiti di sicurezza alla portata di un conducente medio. Ma come accade sempre più spesso in queste prove, davanti a un ostacolo da evitare, l’elettronica finisce per prevalere sui comandi del conducente. Il test dell’alce rivela le reazioni dell’auto che possono mettere in difficoltà un conducente comune davanti a un ostacolo improvviso. Ecco il video del test Volkswagen ID.7 realizzato dal magazine spagnolo Km77, specializzato in test e prove su strada, che mostra come è andata.
COME AVVIENE IL TEST DELL’ALCE
Il test dell’alce (o Moose Test) si basa sulla norma ISO 3888-2. In parole più semplici, il collaudatore al volante dell’auto da testare guida fino a una velocità di prova costante. Quando arriva a un punto contrassegnato dai coni sterza improvvisamente per evitare un ostacolo, che potrebbe essere un’altra auto o un animale selvatico. Prima della sterzata il conducente alza il piede dall’acceleratore e la manovra di evitamento avviene solo utilizzando il volante e senza alcun altro comando ma con il sistema di sicurezza ESC attivo. La sterzata si svolge in due fasi:
- l’evitamento dell’ostacolo, eseguito a una velocità sempre più alta nelle varie prove. Questo per verificare qual è il limite in cui il volante, le sospensioni, il telaio e gli pneumatici consentono un controllo gestibile anche davanti a un ostacolo imprevisto;
- il rientro nella traiettoria iniziale (un corridoio di coni largo 3 metri) senza richiedere eccessive correzioni di volante e senza abbattere coni. Si possono verificare in caso di sovrasterzo (tendenza al testacoda) o sottosterzo (le ruote anteriori scivolano lateralmente e l’auto allarga la traiettoria) entrambi comportamenti di un’auto che ha raggiunto i suoi limiti di stabilità.
Oltre al test dell’alce, la Volkswagen ID.7 è stata testata nello slalom tra i coni a velocità costante (circa 65 km/h). In questo test la tendenza al rollio (l’auto si corica lateralmente) è esasperata per portare al limite l’aderenza degli pneumatici. Ecco come sono andate le due prove Volkswagen ID.7 nel video qui sotto.
TEST DELL’ALCE VOLKSWAGEN ID.7
La Volkswagen ID.7 Pro nel test dell’alce è equipaggiata con pneumatici Pirelli Cinturato P7 Elec in doppia misura (235/45 R20 – 255/40 R20). A differenza delle altre prove, in cui il primo tentativo rompere il ghiaccio viene eseguito a 77 km/h, stavolta la velocità scende a 74 km/h e tutto fila liscio: prova eseguita senza alcun cono abbattuto. La prima impressione a caldo del conducente non è entusiasmante: “L’impressione è che ci fosse molta interferenza dei controlli di sicurezza, la cintura tira molto ed è un po’ scomoda”. Se invece si prova a forzare la mano, alzando la velocità di ingresso, i tentativi non hanno successo nella prova del magazine spagnolo.
TEST SLALOM TRA I CONI CON LA VOLKSWAGEN ID.7
Nella prova dello slalom la VW ID.7 ha una buona accelerazione e non perde trazione: “L’auto è leggera, scorre bene tra i coni e ha una fluidità naturale. L’aspetto sorprendente è che fa inversione in uno spazio molto piccolo per essere un’auto lunga 5 metri. Nell’inversione tuttavia le ruote diventano ‘dritte’ e il controllo di stabilità non permette di accelerare a fondo”.