
È in risalto un video di tantissime Tesla che aspettano per ore il proprio turno di ricarica in Svezia. Uno scenario diffuso: perché?
Una lunga colonna, ordinata e precisa, immersa nella neve del gelido inverno svedese. Protagoniste le auto elettriche di Tesla, coi proprietari che diligentemente aspettano il proprio turno – che non arriva mai – alle varie colonnine presenti in un’area centrale della città di Malung, in Svezia. Una scena che, in molte aree del mondo, è diventata quasi una consuetudine, specialmente dove le EV sono presenti in grande quantità e dove l’infrastruttura non sempre è così efficace. Nonostante la Scandinavia sia un porto sicuro per vivere e muoversi a bordo di un’auto elettrica, la realtà ci racconta le difficoltà per gli utenti della strada di ricaricare quando le colonnine non sono abbastanza per tutti. E il tempo, come si sa, è un bene prezioso.
TESLA INCOLONNATE: CHE FARE QUANDO MANCANO LE INFRASTRUTTURE
Come si può vedere dal video divenuto virale sui social, si parla di decine di Tesla (comprese le Model Y) incasellate una dietro l’altra nella speranza di giungere a una sospirata colonnina di ricarica per effettuare quel rifornimento di energia elettrica che serve a mantenere attiva la vettura. Si parla spesso della grande diffusione delle EV in Nord Europa, non a caso la Norvegia è uno di quei Paesi dove le auto elettriche hanno superato nelle vendite quelle coi motori a combustione interna, ma la crescita di questo genere di alimentazione deve essere supportata dalla volontà di realizzare un’infrastruttura capillare in grado di dare sostentamento a tutti coloro che viaggiano su gomma. Come ci racconta il video dalla Svezia (qui per guardare la clip dell’automobilista che ha immortalato il momento su Instagram), le cose non sempre vanno di pari passo e restare bloccati per molto tempo in attesa di attaccare la spina alla macchina è una possibilità che non è possibile escludere a priori.
INVESTIRE NELLE COLONNINE DI RICARICA E’ IMPRODUTTIVO
L’espansione del mercato dei veicoli elettrici è un obiettivo cruciale per la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Tuttavia, la mancanza di un’infrastruttura di ricarica pubblica efficiente e redditizia rappresenta un ostacolo significativo a questa transizione. Secondo un’analisi del Laboratorio REF Ricerche, gli investimenti nelle colonnine di ricarica pubbliche hanno finora prodotto un ritorno economico quasi nullo o insufficiente per gli operatori. Questo dato è confermato dagli esiti deludenti dei bandi del PNRR per lo sviluppo di tali infrastrutture. La scarsa redditività è dovuta a diversi fattori, tra cui l’elevato costo degli investimenti, la domanda irregolare e i lunghi tempi di ammortamento.
Il position paper di REF Ricerche evidenzia che il costo di installazione e gestione delle colonnine, combinato con la limitata domanda attuale, non consente di generare profitti sufficienti per gli operatori. La simulazione di diversi scenari ha dimostrato che solo le colonnine “Fast” e “Ultra-fast” offrono un ritorno economico positivo, ma solo con una crescita annua del fattore di utilizzo del 15% o superiore.
COME INCENTIVARE INVESTIMENTI NELLE INFRASTRUTTURE DI RICARICA
Per incentivare gli investimenti e garantire un’adeguata diffusione delle infrastrutture di ricarica, il position paper suggerisce diverse soluzioni:
- Implementazione di incentivi per i fornitori di servizi di ricarica, come previsto dalla direttiva RED III, che potrebbero reinvestire i fondi nell’espansione dell’infrastruttura.
- Defiscalizzazione delle flotte aziendali elettriche, per stimolare la domanda e creare un parco veicoli elettrici più ampio.
- Attuazione del regolamento AFIR, che promuove la trasparenza sui prezzi e l’accessibilità universale ai servizi di ricarica.
La creazione di un contesto normativo e di mercato favorevole è fondamentale per rendere le colonnine di ricarica un investimento attraente e sostenibile. Solo così sarà possibile superare questo ostacolo e accelerare la transizione verso la mobilità elettrica, senza dover più vedere scene come quelle assaporate nel video svedese. Un giorno, qualora la diffusione delle auto elettriche dovesse raggiungere la stessa proporzione, potrebbe capitare anche in Italia. E sarebbe uno scenario da evitare in tutti i modi, dunque è doveroso intervenire nella maniera più efficace possibile e garantire un numero di colonnine di ricarica abbondante per tutti gli utenti della strada.