Mercedes GLA 250e nel test dell’alce: “l’ESC è sconcertante”

Mercedes GLA 250e nel test dell’alce: “l’ESC è sconcertante”

La Mercedes GLA 250e ha un controllo della stabilità calibrato per il massimo della sicurezza e quando interviene nel test dell’alce, si fa sentire

24 Settembre 2024 - 12:24

La Mercedes GLA 250e nel test dell’alce manifesta un comportamento molto simile ad altri modelli del Brand quando entrano in funzione gli ausili alla guida e i sistemi di sicurezza. E’ quanto fa notare il magazine km77, in particolar modo riguardo allo sterzo e al sistema di controllo della stabilità. Nella prova più nota al mondo, che permette di verificare a quale velocità una manovra di evitamento ostacolo può mettere in difficoltà il conducente, la GLA 250e si comporta in alcuni momenti “come un conducente che ha paura o è inesperto”. Ecco il video del test della Mercedes GLA 250e Plug-in e i commenti del magazine spagnolo Km77, specializzato in test e prove su strada.

COME AVVIENE IL TEST DELL’ALCE

Il test dell’alce (o Moose Test) si basa sulla norma ISO 3888-2. Il collaudatore al volante dell’auto da testare guida fino a una velocità di prova costante. Quando arriva a un punto contrassegnato dai coni sterza improvvisamente per evitare un ostacolo, che potrebbe essere un’altra auto o un animale selvatico. Prima della sterzata il conducente alza il piede dall’acceleratore e la manovra di evitamento avviene solo utilizzando il volante e senza alcun altro comando ma con il sistema di sicurezza ESP attivo. La sterzata si svolge in due fasi:

  • l’evitamento dell’ostacolo, eseguito a una velocità sempre più alta nelle varie prove. Questo per verificare qual è il limite in cui il volante, le sospensioni, il telaio e gli pneumatici consentono un controllo gestibile anche davanti a un ostacolo imprevisto;
  • il rientro nella traiettoria iniziale (un corridoio di coni largo 3 metri) senza richiedere eccessive correzioni di volante e senza abbattere coni. Si possono verificare in caso di sovrasterzo (tendenza al testacoda) o sottosterzo (le ruote anteriori scivolano lateralmente e l’auto allarga la traiettoria) entrambi comportamenti di un’auto che ha raggiunto i suoi limiti di stabilità.

Oltre al test dell’alce, la Mercedes GLA 250e è stata messa alla prova anche nello slalom tra i coni a velocità costante. In questo test la tendenza al rollio (l’auto si corica lateralmente) è esasperata per portare al limite l’aderenza degli pneumatici. Ecco come sono andati i test della GLA 250e nel video qui sotto.

NEL TEST DELL’ALCE DELLA MERCEDES GLA 250E, L’ESC È POCO APPREZZATO

Nella prova dell’alce la Mercedes GLA 250e era equipaggiata con pneumatici estivi Bridgestone Alenza 001 nella misura 235/45 R20.  Le gomme, tuttavia, hanno ben poco a che vedere con quanto segnala il magazine. Ecco il commento del conducente a caldo e dopo aver fatto vari tentativi: “Da 75 km/h ci sono stati molti interventi da parte del controllo di stabilità. Non mi è piaciuto; non mi aspettavo che fosse così invasivo”. Dopo alcuni tentativi, si delinea meglio il carattere dell’auto: Lo sterzo diventa molto rigido, ma non succede solo con quest’auto. E’ un effetto che rende difficile manovrare il volante.

Era successo anche durante il test della Mercedes Classe A. In altri tentativi emerge la particolare calibrazione dell’ESC che interviene in modo invasivo durante la prova di evitamento dell’ostacolo: “l’auto salta a causa del controllo di stabilità che sta cercando di gestire la situazione.” Tuttavia, non sembra trasmettere una buona sensazione nel conducente: “Più che aiutare dà fastidio, a causa del modo brusco con cui interviene. Dall’esterno sembra che l’auto sia guidata da un conducente inesperto o impaurito. Insomma, l’intervento dell’ESC è sconcertante e rende un po’ più difficile gestire la situazione per il conducente.”

NEL TEST DELLO SLALOM LA MECEDES GLA 250E SI RIPETE

Nel test di slalom tra i coni, la GLA 250e non parte con agilità “è difficile trasmettere la potenza alle ruote, perché slittano e il controllo di trazione interviene subito.” Restano valide le precedenti considerazioni sull’ESC: “il controllo di stabilità è brusco. Dal posto di guida è frustrante perché non permette all’auto di scorrere liberamente.”

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