![BYD Dolphin nel test dell’alce: “morbida” ma con telaio ben riuscito](https://www.sicurauto.it/wp-content/uploads/2024/03/Test-alce-BYD-Dolphin-km77-e1709809953569.jpg)
Non ha sospensioni che emozionano alla guida, ma la BYD Dolphin supera il test dell’alce con ben poche riserve
Il test dell’alce della BYD Dolphin segue quelli delle BYD Han, BYD Seal e BYD Atto3 a completare quasi tutta la gamma di auto elettriche cinesi che si possono acquistare anche in Italia. Il test che rivela a quale velocità un’auto mette in difficoltà il conducente nella manovra di evitamento, fa emergere pro e contro della compatta elettrica BYD. Ecco i risultati del test BYD Dolphin nel video sotto, realizzato dal magazine spagnolo Km77, specializzato in test e prove su strada.
COME AVVIENE IL TEST DELL’ALCE
Il test dell’alce (o Moose Test) si basa sulla norma ISO 3888-2. In pratica il collaudatore al volante dell’auto da testare guida fino a una velocità di prova costante. Quando arriva a un punto contrassegnato dai coni sterza improvvisamente per evitare un ostacolo, che potrebbe essere un’altra auto o un animale selvatico. Prima della sterzata il conducente alza il piede dall’acceleratore e la manovra di evitamento avviene solo utilizzando il volante e senza alcun altro comando oltre all’intervento dell’ESC. La sterzata si svolge in due fasi:
- l’evitamento dell’ostacolo, eseguito a una velocità sempre più alta nelle varie prove. Questo per verificare qual è il limite in cui il volante, le sospensioni, il telaio e gli pneumatici consentono un controllo gestibile anche davanti a un ostacolo imprevisto;
- il rientro nella traiettoria iniziale (un corridoio di coni largo 3 metri) senza richiedere eccessive correzioni di volante e senza abbattere coni. Si possono verificare in caso di sovrasterzo (tendenza al testacoda) o sottosterzo (le ruote anteriori scivolano lateralmente e l’auto allarga la traiettoria) entrambi comportamenti di un’auto che ha raggiunto i suoi limiti di stabilità;
Oltre al test dell’alce, la BYD Dolphin è stata messa alla prova anche nello slalom tra i coni a velocità costante. In questo test la tendenza al rollio (l’auto si corica lateralmente) è esasperata per portare al limite l’aderenza degli pneumatici. Ecco come sono andate le due prove della BYD Dolphin nel video qui sotto.
NEL TEST DELL’ALCE, LA BYD DOLPHIN E’ TRA LE PIU’ FACILI
Nel test dell’alce la BYD Dolphin è equipaggiata con pneumatici estivi Hankook Ventus Prime 4 205/50 R17, ma i limiti emersi nel corso delle prove non dipendono dalle gomme. Il primo passaggio è alla velocità di 76 km/h e livello minimo di frenata rigenerativa e queste sono le prime impressioni a caldo del conducente: “il comportamento è buono, anche se la carrozzeria si muove lentamente, ma ho attraversato la corsia a una velocità molto alta”.
I colleghi spagnoli provano a portare la Dolphin dove poche altre auto elettriche sono riuscite: alzano la velocità di prova a 78 km/h, ma in modalità sport con il massimo recupero di energia in decelerazione. Il tentativo riesce, ma è anche il suo limite. “L’aspetto più importante non è la velocità alta, ma il fatto che la BYD Dolphin è un’auto facile che reagisce in modo progressivo e prevedibile. E’ ciò che conta davvero quando si viene sorpresi da un ostacolo improvviso in strada”.
TEST SLALOM BYD DOLPHIN: LENTA MA SICURA
Nella prova dello slalom tra i coni la BYD Dolphin non ha uno scatto fulmineo, colpa anche delle ruote anteriori che slittano in partenza per alcuni metri. “Questo non accadrebbe se l’auto fosse a trazione posteriore”. In realtà la BYD Dolphin è venduta anche in allestimento dual motor con un motore elettrico anche al posteriore.
“Nonostante ci sia poco rollio, i cambiamenti di appoggio avvengono in maniera piuttosto lenta. L’auto ha una sospensione morbida che fa muovere il telaio lentamente e prende tempo in curva. Tuttavia non avvengono reazioni strane e l’auto si comporta bene”.