
BYD Atto 3 nel test dell’alce: il comfort non la rende veloce
Nel test dell’alce la BYD Atto 3 si conferma perfetta per la famiglia: confortevole e sicura, ma non sperate in velleità sportiveggianti
Nel test dell’alce la BYD Atto 3 si conferma perfetta per la famiglia: confortevole e sicura, ma non sperate in velleità sportiveggianti
Il test dell’alce della BYD Atto 3 conferma le impressioni emerse alla presentazione stampa ufficiale (qui invece abbiamo provato la berlina premium BYD Han): un’auto confortevole e “tranquilla” da usare con la famiglia. Nel test dell’alce questa indole non mostra ampi margini di sportività, pur essendo un’auto elettrica con un baricentro tradizionalmente più basso delle auto tradizionali. Il test rivela a quale velocità un’auto mette in difficoltà il conducente nella manovra più nota al mondo. Ecco i risultati del test BYD Atto 3 nel video sotto, realizzato dal magazine spagnolo Km77, specializzato in test e prove su strada.
COME AVVIENE IL TEST DELL’ALCE
Il test dell’alce (o Moose Test) si basa sulla norma ISO 3888-2. In pratica il collaudatore al volante dell’auto da testare guida fino a una velocità di prova costante. Quando arriva a un punto contrassegnato dai coni sterza improvvisamente per evitare un ostacolo, che potrebbe essere un’altra auto o un animale selvatico. Prima della sterzata il conducente alza il piede dall’acceleratore e la manovra di evitamento avviene solo utilizzando il volante e senza alcun altro comando oltre all’intervento dell’ESC. La sterzata si svolge in due fasi:
- l’evitamento dell’ostacolo, eseguito a una velocità sempre più alta nelle varie prove. Questo per verificare qual è il limite in cui il volante, le sospensioni, il telaio e gli pneumatici consentono un controllo gestibile anche davanti a un ostacolo imprevisto;
- il rientro nella traiettoria iniziale (un corridoio di coni largo 3 metri) senza richiedere eccessive correzioni di volante e senza abbattere coni. Si possono verificare in caso di sovrasterzo (tendenza al testacoda) o sottosterzo (le ruote anteriori scivolano lateralmente e l’auto allarga la traiettoria) entrambi comportamenti di un’auto che ha raggiunto i suoi limiti di stabilità;
Oltre al test dell’alce, la BYD Atto 3 è stata messa alla prova anche nello slalom tra i coni a velocità media di circa 60 km/h. In questo test la tendenza al rollio (l’auto si corica lateralmente) è esasperata per portare al limite l’aderenza degli pneumatici. Ecco come sono andate le due prove della BYD Atto 3 nel video qui sotto.
TEST ALCE BYD ATTO 3: PROGRESSIVA E ADEGUATA ALLA FAMIGLIA
Nel test dell’alce la BYD Atto 3 è dotata di pneumatici Continental EcoContact 6Q nella misura 235/50 R18 XL. Al primo tentativo la velocità di 76 km/h si dimostra inaspettatamente eccessiva anche se le reazioni appaiono fluide e progressive, ma costringe il tester ad abortire la seconda fase della manovra. Riducendo la velocità a 71 km/h la prova di schivata viene superata senza abbattere coni. “Il corpo vettura non si è inclinato eccessivamente e le ruote non si sono mai separate dall’asfalto. La verità è che non si può chiedere di più a un’auto per la famiglia”.
BYD ATTO 3: NEL TEST DI SLALOM TRA I CONI NON E’ UN’AUTO VELOCE
La potenza di 150 kW non aiuta molto nello scatto da fermo, infatti la partenza non risulta molto veloce. Quel che conta in questo test sono i cambi di appoggio dovuti ai trasferimenti di carico: “Avvengono in modo naturale, con sufficiente precisione e sicurezza. La sospensione è morbida ma contiene il rollio”, afferma km77. “Non è un’auto agile come può essere ad esempio la BMW iX1”.