
La spider tedesca arriva alla terza generazione e sfoggia un pacchetto tecnologico di livello assoluto
L'Audi TT è arrivata alla terza generazione e, dopo la versione coupé che è stata lanciata sul mercato alla fine dell'estate, a metà marzo, pronta per l'inizio della primavera, arriverà anche la Roadster. Per provarla in anteprima, sperando di trovare un po' di sole, siamo venuti a Palma de Maiorca, in Spagna, ma il meteo non è stato dalla nostra parte. Pioggia, vento e freddo con il termometro inchiodato su 4°C è stata l'accoglienza che ci ha riservato l'isola spagnola, ma con vero spirito inglese ci siamo accomodati al volante della TT Roadster e abbiamo abbassato la capote. A onor del vero bisogna dire che siamo stati facilitati dalla tecnologia della spider tedesca, che rispetto alle sue antesignane britanniche ha molto da offrire in più. Intanto la capote impiega solo 10 secondi ad aprirsi o chiudersi e l'operazione può compiersi fino a 50 km/h, così alle prime gocce d'acqua basta rallentare e premere un pulsante.
UNA CABRIO QUATTRO STAGIONI – Ma non è tutto, perché i sedili riscaldabili sono davvero potenti e il getto d'aria calda che fuoriesce dal poggiatesta, avvolgendovi completamente, molto convincente, peccato solo che sia optional. Ad ogni modo la nuova TT Roadster è davvero una 'cabrio quattro stagioni' e il motore diesel non fa che confermare questa indole. Con 44.090 euro, infatti, ci si porta a casa lo stesso 2.0 TDI della Volkswagen Golf GTD (protagonista della nostra prova su strada), quello che con 184 CV e 380 Nm può farla volare a velocità proibitive e scattare da 0 a 100 km/h in soli 7,3 secondi. Il rovescio della medaglia semplicemente non c'è, perché i consumi medi omologati sono di 4,3 L/100 km (emissioni di 114 g/km di CO2) e infatti Audi si aspetta un mix di vendita sbilanciato al 70% su questa motorizzazione. Le altre due, pronte a spartirsi il restante 30%, sono le 2.0 TFSI, da 230 CV (TT) o 310 CV (TTS), nel primo caso a trazione anteriore o integrale, nel secondo solo a quattro ruote motrici e con cambio S-Tronic, mentre le altre due possono avere anche il 6 marce manuale.
IL PROGETTO – Progettata insieme alla versione coupé, sfrutta al massimo le possibilità tecniche della piattaforma MQB del Gruppo Volkswagen. Così, rispetto alla TT Roadster di seconda generazione, è diminuita la lunghezza di 21 mm e aumentato il passo di 37 mm, configurando una linea più slanciata e dagli sbalzi ridotti. Allo stesso tempo la distanza tra gli assi di 2,5 metri, rapportata a una corpo vettura di 4,18 m, migliora sia lo spazio a bordo che il comportamento su strada. La dinamica di guida beneficia anche del 'dimagrimento' globale dell'auto, che con 1.320 kg di massa ne ha persi cinquanta rispetto alla seconda generazione. Per questo è stato determinante il contributo della nuova capote con telaio in magnesio che pesa 3kg in meno per un totale di 39. Quando viene aperta si appiattisce piegandosi a Z e la vasca di alluminio in cui è alloggiata non compromette la capacità di 280 litri del vano bagagli.
LA TECNOLOGIA – Su una roadster sportiva, poi, la cura dell'aerodinamica è fondamentale e la TT vanta un Cx di 0,30, secondo Audi il migliore della categoria. Il merito di questo risultato è di dettagli come il diffusore che racchiude i terminali dell'impianto di scarico o lo spoiler che oltre i 120 km/h fuoriesce dalla coda per aumentare la deportanza sul retrotreno, una azione necessaria viste le velocità che si possono raggiungere. Sulla nuova TT Roadster, infatti, debutta la strumentazione digitale Virtual cockpit sviluppata con NVIDIA ed è basata su un display TFT da 12,3 pollici ad alta definizione che permette di concentrare tutte le informazioni, navigatore incluso, dietro il volante. Così la plancia si libera da tasti e altri display e i comandi del climatizzatore si integrano nelle bocchette centrali. L'equipaggiamento standard, infine, comprende i proiettori xeno plus con luci diurne a LED, i gruppi ottici posteriori a LED con luci freno adattive e lo sterzo progressivo.
LA SICUREZZA – Come in tutte le spider derivate da una coupé la rigidità torsionale è fondamentale tanto quanto la sicurezza passiva in caso di ribaltamento. Per questo i sottoporta laterali e l'intelaiatura del tetto sono realizzati con profilati estrusi di alluminio integrati nella struttura mediante giunti in lega di alluminio. Anche il cofano anteriore, le portiere e il cofano posteriore sono nello stesso materiale. Rispetto al modello coupé, la carrozzeria è stata modificata in diversi punti: all'interno dei montanti anteriori, realizzati in alluminio, si nasconde un secondo montante in acciaio, che a sua volta integra un massiccio tubo di acciaio. Una nervatura interna in acciaio irrigidisce i brancardi e puntoni in acciaio a V rinforzano le zone sotto il vano motore e quello bagagli unendo gli assali. Una robusta parete, costituita da due scatolati, separa l'abitacolo di TT Roadster e TTS Roadster dal vano bagagli e sostituisce la traversa a pavimento della coupé. La parte superiore ospita i rollbar in acciaio e le piastre di montaggio chiudono le aperture nella parete posteriore. Per quanto riguarda, invece, i sistemi di sicurezza attiva sono disponibili il Side assist, il riconoscimento della segnaletica stradale l'Active lane assist e il sistema di ausilio al parcheggio che visualizza l'area circostante e manovra automaticamente la vettura.
SU STRADA – La bontà della scheda tecnica si ritrova alla guida, tanto con la trazione anteriore quanto con quella integrale quattro, entrambe supportate da un ottimo sterzo che rende la TT sempre facile e intuitiva, oltre che estremamente veloce. Il motore turbodiesel, poi, è davvero un ottimo esempio di bilanciamento tra potenza e fluidità di esercizio e, grazie al Drive Mode Select, si riesce ad adattare in un istante all'umore del pilota e allo stile di guida che vuole adottare.