Viaggi post Coronavirus: il 68% dei francesi lo farà con l’auto propria Il car sharing nel mondo ha subito una reazione diversa delle persone raccontata dall’indagine sulla Mobilità 2020 in 5 Paesi

Viaggi post Coronavirus: il 68% dei francesi lo farà con l’auto propria

Viaggiare in bus, treno, taxi dopo il Coronavirus sarà un’esperienza da riscoprire: in Francia un viaggio post Coronavirus è immaginabile solo in bici o auto purché di proprietà

30 Aprile 2020 - 11:04

I viaggi post Coronavirus rimettono l’auto di proprietà al centro degli spostamenti anche in Francia. Viaggiare in bus, taxi e treno non sembra un’alternativa sicura per la quasi totalità degli automobilisti francesi: quasi il 68% lo farà solo con l’auto propria. Vediamo nel dettaglio cosa è emerso da un sondaggio in Francia sui viaggi post Coronavirus.

VIAGGI POST CORONAVIRUS: ALLA LARGA DA BUS, TRENO E TAXI IN FRANCIA

Viaggiare dopo l’emergenza Coronavirus? La risposta che molti non sentono ancora di cercare, dipende molto dalla distanza e dalla durata del viaggio. Ad oggi, ad esempio, le compagnie aeree non sembrano molto favorevoli a riorganizzare i voli (meno sedili e più distanti) senza un aumento del costo del biglietto low cost. Quindi questo già taglierebbe fuori per un po’ l’ipotesi di viaggiare in aereo dopo il Coronavirus, se non per necessità. Un sondaggio dell’associazione Ligue de Défense des Conducteurs (LDC) ha posto però la questione dei viaggi post Coronavirus sul piano urbano a 1200 intervistati.

VIAGGI POST CORONAVIRUS: 9 SU 10 CONTRARI AI MEZZI PUBBLICI

Nonostante in molti Paesi siano state definite delle condizioni e protocolli sanitari per le varie attività, viaggiare su un taxi, un treno o bus lascia perplessi i francesi. Il 78% degli intervistati ha infatti espresso chiaramente il timore di viaggiare su un mezzo pubblico per il timore di contagiarsi. Più il paese è piccolo e più la percentuale tende ad aumentare, fino all’89% per le località con meno abitanti. Parallelamente chi è intenzionato a viaggiare su un autobus rasenta quote tra 1-6% (città piccole o oltre 100 mila abitanti). Viaggiare in treno e metropolitana nella fase 2 invece è un’intenzione che varia dal 2 al 7%.

VIAGGI POST CORONAVIRUS: AUTO E BICI MA DI PROPRIETA’

L’uso dell’auto propria per viaggiare post Coronavirus non è una convinzione di tutti: solo il 41% la reputa più sicura. Chi invece non può spostarsi in auto nella Fase 2, o semplicemente non vuole, trova validi gli spostamenti in bici dopo il Coronavirus (25%). Non mancano le persone che, dopo settimane di reclusione casalinga, vorrà spostarsi di più a piedi (9%) o in moto (5%). L’effetto del distanziamento sociale in emergenza Coronavirus quindi continuerà, come era prevedibile, a condizionare anche gli spostamenti post Covid-19 in Francia, come in tutti i Paesi interessati dalla pandemia. In media il 68% dei francesi riconoscono l’auto propria come unico mezzo per gli spostamenti post Coronavirus, preferibilmente soli.

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