Cosa serve per aprire un autosalone e vendere auto usate? Ecco i passaggi burocratici e i consigli per diventare venditore di auto
Aprire un autosalone e vendere auto usate è uno dei lavori più redditizi poiché si regge su uno dei settori economici più solidi. Se stai progettando di aprire un salone per vendere veicoli, mettiti comodo, poiché qui troverai dei consigli che potrebbero aiutarti a fare la differenza. Ecco cosa bisogna considerare, oltre ai passaggi burocratici, per diventare un venditore di auto.
Aggiornamento del 14 marzo 2024: contenuti più utili e attuali per i lettori
COME DIVENTARE UN VENDITORE DI AUTO: I PASSAGGI PER APRIRE UN AUTOSALONE
Lavorare in un salone per vendere auto usate è molto più semplice che aprire una concessionaria di auto nuove. Zero vincoli di Brand e investimento e rischio proporzionati al giro d’affari che si riesce a mettere in piedi. Prima di fare i conti però è bene essere a conoscenza dell’iter burocratico per aprire un autosalone di veicoli usati. Gli step principali prevedono:
- L’apertura di una Partita IVA con Codice Ateco 45.11.01 (se si tratta di Commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri) oppure 45.11.02 (per vendere auto usate come Intermediari);
- L’apertura di una posizione Inps e Inail, anche per i dipendenti;
- L’Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente;
- La Richiesta ad esporre l’insegna pubblicitaria al Comune, con pagamento dei relativi oneri;
- La comunicazione di SCIA al Comune;
- Tutti i permessi e i certificati necessari da chiedere alla ASL, ai Vigili del Fuoco e alle autorità competenti.
Le informazioni sopra riportate vogliono essere una guida preventiva e riguardano principalmente l’attività di rivendita di auto usate. Poiché a questa possono essere affiancati molti altri servizi di cui parliamo nei paragrafi successivi, vi raccomandiamo di rivolgervi a un consulente specializzato (ad esempio un commercialista).
QUANTO COSTA APRIRE UN SALONE PER VENDERE AUTOMOBILI USATE
A dispetto di quanto si possa pensare l’investimento per un salone che vende veicoli usati non riguarda solo l’iter burocratico. Il costo per aprire un autosalone dipende da come si vuole orientare l’attività, dal livello di qualità e clienti a cui si punta e dalle dimensioni dell’autosalone.
- Aprire un autosalone costituito prevalentemente da un piazzale all’aperto e con una struttura prefabbricata annessa, può richiedere un investimento nell’ordine di decine di migliaia di euro.
- Mentre se si punta a un autosalone in cui esporre le auto, in modo che siano visibili anche dall’esterno, può richiedere un progetto di costruzione ben più grande e costoso.
COME E QUANTO SI PUO’ GUADAGNARE DIVENTANDO VENDITORE DI AUTO USATE
E arriviamo a un’altra domanda chiave: quanto si guadagna dalla vendita di auto usate come professionista? Tanto o poco, dipende da diversi fattori:
- Canali di approvvigionamento delle auto usate, come aste di lotti, Intermediari, acquisto diretto da privati, ecc;
- Prestigio dell’autosalone. In base al luogo, alla presenza di concorrenti, scegliere se puntare su un parco veicoli a rapido ricambio o a elevato profitto;
- La fidelizzazione dei clienti gioca un ruolo chiave poiché il passaparola può portare nuovi clienti ma anche cattiva pubblicità;
- Capacità di raggiungere quanti più clienti possibile, investendo non solo nella promozione tramite canali tradizionali, ma anche attraverso il web. Riuscire a presidiare anche i social network, i canali di vendita web e i siti specializzati è una capacità diventata fondamentale per riuscire a vendere auto usate online. Ovviamente è un secondo lavoro che richiede una figura dedicata da aggiungere al libro paga;
- Infine altri servizi da affiancare alla vendita di auto usate. Ad esempio, offrendo condizioni vantaggiose si può creare un bacino di clienti tramite finanziamenti in sede, polizze assicurative, pratiche auto, ecc. Senza dimenticare poi anche la possibilità di offrire il servizio di tagliando auto, allargando l’attività all’autoriparazione. Per tutte le attività aggiuntive bisogna considerare il relativo codice Ateco e se compatibile con l’attività prevalente.