Renault: nel laboratorio top-secret nasce il suono delle nuove auto Sapete che le nuove auto Renault devono superare rigorosi test sul suono e le emissioni di rumore? Ecco come e dove avviene tutto questo

Renault: nel laboratorio top-secret nasce il suono delle nuove auto

Sapete che le nuove auto Renault devono superare rigorosi test sul suono e le emissioni di rumore? Ecco come e dove avviene tutto questo

12 Maggio 2022 - 07:05

La ZOE è stata la prima auto elettrica del Gruppo ad aver posto una maggiore attenzione al suono e alla rumorosità dei nuovi veicoli. E’ nel Centro Tecnico di Aubevoye (Francia), che Renault mette a punto il suono percepito all’esterno da pedoni e altri utenti, e il rumore all’interno dell’abitacolo.

IL MEGA CENTRO RENAULT DI TEST DEI NUOVI MODELLI

Il Centro Tecnico di Aubevoye, un complesso di Renault per i collaudi e l’ingegneria, a 100 km a nord-ovest di Parigi. Il sito si sviluppa per oltre 600 ettari chiusi al pubblico e propone, tra l’altro, circa 60 km di piste, 44 banchi di prova, 2 gallerie del vento e 18 camere per prove di corrosione. Tutte strutture per testare i futuri veicoli dei Brand del Gruppo Renault in tutte le situazioni, nel segreto dei boschi dell’Eure. Qui lavorano ingegneri, tecnici, piloti e vari esperti, un migliaio di specialisti Renault in tutto.

IL LABORATORIO RENAULT DOVE I RUMORI CAMBIANO “SUONO”

La camera anecoica è il luogo dove “nasce” il rumore delle auto Renault. Le pareti e il soffitto di questa sala sono rivestiti di pannelli di gommapiuma su cui si ergono prismi a volte orizzontali e a volte verticali. Queste protuberanze assorbono le onde sonore ed elettromagnetiche riproducendo le condizioni di un campo libero, per cui non c’è eco e la camera è allora detta “anecoica”. “Visto che il pavimento non è rivestito, si parla piuttosto di camera semi-anecoica”, precisa Stéphane Barrelet, Responsabile del Dipartimento Acustica e Vibrazioni del Gruppo Renault. Secondo Renault in questa stanza il termine “silenzio” assume tutto un altro senso. Non si sente proprio nulla, l’assenza di suono diventa opprimente. Poi ci si muove e il benché minimo rumore, dal fruscio di un tessuto al respiro, è straordinariamente percepibile, in assenza di suoni parassiti. Invece, un battito di mani produce un suono che sembra attutito, smorzato, perché i muri non rimandano l’eco”. Barrelet fa notare che: “è un’esperienza davvero insolita!”.

DALLA ZOE ALLA MEGANE E-TECH: IL SUONO SULLE NUOVE AUTO RENAULT

Al centro della camera semi anecoica, circondata da un centinaio di microfoni di alta qualità“Misuriamo il livello di isolamento del veicolo rispetto ai rumori generati da motore, pneumatici e qualsiasi elemento dell’ambiente circostante” spiega Barrelet . “È qui che lavoriamo sull’isolamento acustico del veicolo e sui suoni che contribuiscono all’esperienza sonora vissuta dall’utente: rumore delle porte, allarmi acustici interni, musica, etc.”. Gli esperti di acustica elaborano e misurano così un’architettura sonora completa, composta da suoni interni ed esterni al veicolo. Renault ZOE, pioniere dei veicoli elettrici dieci anni fa, aveva sollevato nuovi interrogativi sul suono. Nelle camere anecoiche, Renault ha dovuto sviluppare un VSP (Vehicle Sound for Pedestrians) per consentire ai pedoni di sentir arrivare l’auto a bassa velocità. Oggi questo sistema è obbligatorio sulle nuove auto elettriche“Immaginare un’auto che suoni la Traviata o Wagner sarebbe allettante, ma porrebbe il problema di un’altra forma di cacofonia”, afferma scherzosamente Barrelet . La nuova Mégane E-Tech Electric, comunque, presenterà diversi suoni per avvisare i pedoni tra cui il conducente potrà scegliere quello preferito.

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