Multa Tar a Volkswagen: pagherà 5 milioni di euro per il dieselgate Dagli scandali alle manovre di palazzo e alle dinamiche economiche

Multa Tar a Volkswagen: pagherà 5 milioni di euro per il dieselgate

Prima mega multa a Volkswagen in Italia. Il Tar conferma la condanna per il Dieselgate

3 Giugno 2019 - 04:06

Volkswagen condannata in Italia per lo scandalo dieselgate. Il Tar del Lazio chiude la vicenda giudiziaria sulla sanzione decisa dall’Antitrust. Il Tribunale amministrativo ha confermato la multa di 5 milioni di euro. Volkswagen si è opposta con tutti i mezzi alla multa impugnandola dopo la sua emissione nell’agosto del 2016. Resta in piedi la causa penale promossa dal Codacons contro il colosso tedesco presso il Tribunale di Verona. Da parte sua Volkswagen Italia ha sempre sostenuto la sua massima correttezza nei confronti dei clienti. I 5 milioni di euro si aggiungono agli oltre 30 miliardi tra sanzioni versate e non che Volkswagen è costretta a pagare per il diselgate. Diamo uno sguardo alle motivazioni della sentenza del Tar.


LA CONDANNA
Alla fine arriva anche in Italia una condanna per Volkswagen per lo scandalo dieselgate. L’azienda è finita a processo in tutto il mondo per aver installato, come lei stessa ha ammesso, un software illegale. Questo serviva per modificare le emissioni dei diesel. Vendute anche in Italia migliaia di auto TDI dotate del componente e per questo richiamate in officina. Il Tar del Lazio ha confermato la multa per frode decisa ad agosto 2016 dall’Antitrust. Respinto il ricorso della filiale italiana del costruttore tedesco che contestava la sua correttezza. La multa dell’Antitrust italiana era arrivata dopo le tante segnalazioni delle associazioni dei consumatori. Queste avevano avviato petizioni tra i tanti clienti italiani interessati. L’Antitrust stessa aveva svolto verifiche sull’indagine dell’Agenzia federale americana dell’ambiente EPA. Proprio quest’ultima ha aperto, nel 2015, il dieselgate Volkswagen.

LE MOTIVAZIONI
La sentenza del Tar del Lazio respinge la difesa di Volkswagen.  Nel dettaglio: “La stessa Vw aveva ammesso di aver commesso un grave errore compromettendo il rapporto di fiducia con i consumatori”. Fiducia nel marchio che è stata: “Dirimente ai fini della consumazione dell’illecito.” Insomma la sanzione economica resta quella fissata dall’Antitrust perché decisa “in modo proporzionato e conforme alle disposizioni legislative di riferimento.” Una sentenza in cui le associazioni dei consumatori speravano ma che non le accontenta. Da parte sua il Codacons precisa che: “Si tratta di una sanzione irrisoria lontana dalle pesanti punizioni inflitte alla casa automobilistica da paesi come Stati Uniti e Germania”. Cinque milioni di euro che comunque aumentano il conto per Volkswagen che, per il dieselgate, ha messo mano a 30 miliardi di euro.

COSA CI ASPETTA
Le associazioni confermano che la sentenza del Tar è solo la prima pietra. Il Codacons precisa che è in corso il processo penale presso il Tribunale di Verona che per verificare le responsabilità di Volkswagen. Si tratta di una inchiesta aperta con possibili risarcimenti in arrivo. Gli automobilisti interessati sono infatti parte civile nel processo. Le associazioni lamentano la poca durezza con cui si sono mosse le autorità italiane nei confronti di VW. Va detto che il Tribunale amministrativo avrebbe potuto accogliere la difesa degli avvocati di Volkswagen riducendo la multa. Soddisfatto a metà anche Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione nazionale dei consumatori. Dona chiede l’intervento del legislatore nazionale. La legge dovrebbe prevedere che le multe siano: Superiori all’illecito guadagno e commisurate al fatturato dell’azienda.”

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