
Morti su strada: Europa lontana dal target 2030, Italia lontanissima
Scopri i dati sugli incidenti stradali nel 2024: Europa lontana dal target 2030 del -50%, ma l'Italia lo è ancora di più
Scopri i dati sugli incidenti stradali nel 2024: Europa lontana dal target 2030 del -50%, ma l'Italia lo è ancora di più
Il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ETSC) ha pubblicato i dati sugli incidenti stradali in Europa nel 2024, rilevando che i morti su strada sono diminuiti del -2% rispetto all’anno precedente. Un calo positivo ma non abbastanza per rispettare il target del 2030, che prevede di dimezzare le vittime della strada e dei feriti gravi dal 2019. Infatti, sebbene da quell’anno il numero dei morti sia sceso del -12%, la percentuale risulta ben lontana da quella necessaria del -27% per tenere la rotta verso l’obiettivo. In questo contesto l’Italia ha fatto perfino peggio con una diminuzione di incidenti e vittime nettamente inferiore alla media europea.
INCIDENTI STRADALI IN EUROPA: 2024 POSITIVO MA NON BASTA
In base ai dati dell’ETSC, in tutta l’UE + Israele, Norvegia, Regno Unito, Serbia e Svizzera, nel 2024 ci sono stati 20.017 decessi causati da incidenti stradali, solo il 2% in meno rispetto al 2023, con differenze significative tra i vari Stati. Negli ultimi sei anni, quando è cominciato il calcolo per centrare il target del 2030, il numero delle vittime della strada è diminuito soltanto leggermente in Paesi importanti come Spagna, Francia e Italia, mentre è perfino aumentato in Svizzera, Irlanda ed Estonia. Viceversa Lituania, Polonia, Slovenia, Belgio e Danimarca sono sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo, avendo fin qui ottenuto una diminuzione di morti su strada uguale o superiore al 27% dal 2019, che come abbiamo visto è la percentuale necessaria per rimanere in linea con l’obiettivo del 2030. Anche Malta, Bulgaria, Cipro e Romania non sono lontane.
Il seguente grafico mostra l’andamento di ciascun Paese dal 2019 al 2024.
MORTI SU STRADA: ITALIA PEGGIO DELLA MEDIA EUROPEA
Il nostro Paese sta purtroppo facendo peggio della media UE, rimanendo molto indietro nella corsa al raggiungimento del target 2030. L’anno scorso, in base ai dati preliminari (quelli ufficiali li avremo a luglio), sono morte 3.030 persone sulle strade italiane, praticamente come nel 2023 quando furono 3.039. Se in 12 mesi non c’è stato alcun miglioramento, la riduzione dal 2019 è stata solo del -4,5%, contro la media UE del -12% e contro il -27% che sarebbe stato necessario per mantenere in vista l’obiettivo. E pensare che secondo il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale messo a punto tre anni fa, nel 2024 avremmo dovuto registrare meno di 2.500 vittime, ma il traguardo non è stato raggiunto.
Nella classifica che misura il tasso di mortalità nei vari Paesi, l’anno scorso l’Italia ha registrato 51 morti per milione di abitanti, un dato superiore alla media europea (di 45) e anche di Germania (33), Spagna (36) e Francia (48). Ovviamente lontanissimi Paesi all’avanguardia nella sicurezza stradale come Norvegia (16) e Svezia (20). I dati completi in questo grafico:
SICUREZZA STRADALE IN EUROPA: NORVEGIA AL TOP
Guardando agli altri Paesi, l’ETSC ha insignito la Norvegia del prestigioso Road Safety Performance Index (PIN) 2025, riconoscendone gli eccezionali e costanti progressi compiuti nel miglioramento della sicurezza stradale, mentre la Lituania è l’unico Paese ad aver davvero dimezzato le vittime della strada nell’ultimo decennio scendendo da 267 del 2014 a 121 del 2024 (-55%). Molto bene anche il Belgio che dal 2014 ha diminuito il numero di morti su strada del -37%. Nel seguente grafico le performance di tutti i Paesi.
La Slovenia ha ottenuto una delle migliori performance annuale facendo scendere del -18% il numero di vittime nel 2024, invece la Spagna ha beneficiato dei limiti di velocità più bassi nelle aree urbane riducendo le vittime tra i pedoni (-16%) e tra i ciclisti (-26%).
Passando invece alle dolenti note, preoccupa il dato dell’Irlanda che ha visto un incremento dei morti su strada tra i giovani da 16 a 25 anni, che rappresentano adesso il 27% di tutte le vittime nel biennio 2023-2024. Malissimo pure la Svizzera, dove le vittime della strada sono aumentato addirittura del +34% dal 2019. Il Paese elvetico deve evidentemente impegnarsi di più per fermare questo fenomeno che sembra attualmente ingestibile.