Michelin: -18000 t di CO2 in produzione grazie a idrogeno e biogas

Michelin: -18000 t di CO2 in produzione grazie a idrogeno e biogas

Michelin presenta il sistema di interventi realizzato da Edison Next per abbattere l’impronta carbonica dello stabilimento di Cuneo

4 Dicembre 2024 - 15:08

Michelin ed Edison Next hanno inaugurato un innovativo sistema di impianti per la decarbonizzazione e l’ottimizzazione dei consumi energetici presso lo stabilimento Michelin di Cuneo, il più grande sito del Gruppo in Europa occidentale per la produzione di pneumatici. L’impianto con i nuovi sistemi, dotati di predisposizione all’utilizzo futuro di biometano e idrogeno, ridurrà le emissioni di CO2 dello stabilimento di circa 18.000 tonnellate all’anno.

MICHELIN: OBIETTIVO SOSTENIBILITA’

Il sistema di interventi realizzati da Edison Next, la società del Gruppo Edison specializzata in decarbonizzazione e transizione energetica, permetterà allo stabilimento Michelin di Cuneo di raggiungere in anticipo l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 50% rispetto al 2010, fissato per il 20301. L’impianto consentirà inoltre di avanzare verso il successivo obiettivo di neutralità carbonica entro il 2050. Michelin è già vicina all’obiettivo 2030, avendo già ridotto le emissioni di CO2 del 47%.

“Il nuovo impianto di trigenerazione realizzato da Edison Next è un passaggio fondamentale nel percorso di decarbonizzazione dello stabilimento di Cuneo. Siamo già vicini all’obiettivo che il Gruppo ci ha dato a orizzonte 2030, ovvero dimezzare le emissioni di CO2 rispetto al 2010 – oggi siamo a -47% – e questo impianto ci permetterà di raggiungere questo traguardo con largo anticipo e di mettere nel mirino i prossimi obiettivi. Dopo aver festeggiato i 60 anni di attività lo scorso anno ed avere inaugurato l’Hub Innovazione del CIM4.0, questa nuova tappa è un’ulteriore conferma dello spirito innovativo dello stabilimento di Cuneo, che continua a recitare un ruolo di primissimo piano all’interno del Gruppo Michelin e nel panorama manufatturiero italiano”, ha affermato Simone Rossi, Direttore stabilimento Michelin Cuneo.

L’IMPIANTO MICHELIN DI CUNEO

Presso lo stabilimento Michelin di Cuneo, che ha una capacità produttiva di 13 milioni di pneumatici auto all’anno, Edison Next ha installato un impianto di trigenerazione ad alta efficienza e flessibilità di 23 MWe. Questo impianto è in grado di generare contemporaneamente energia elettrica, vapore per la produzione degli pneumatici e acqua destinata al riscaldamento e raffrescamento. Oltre al sistema di trigenerazione, è stato installato anche un sistema integrato di produzione di energia termica tramite un gruppo di caldaie, di cui una alimentata a biomassa legnosa da filiera corta certificata. A completare il progetto, tre impianti fotovoltaici – uno a terra e due sulle pensiline dei parcheggi – alimentano la rete elettrica dello stabilimento.

MICHELIN ED EDISON NEXT: QUASI TOTALE AUTONOMIA ENERGETICA

L’insieme di questi impianti, gestiti e operati da Edison Next, consente allo stabilimento produttivo di Michelin di essere sostanzialmente autonomo dal punto di vista del fabbisogno energetico: il 97% dell’energia necessaria è infatti autoprodotta e circa il 16% proviene da fonti rinnovabili. Questo permette una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 18.000 tonnellate all’anno. Gli impianti sono stati progettati per poter implementare in futuro soluzioni innovative e flessibili che prevedono l’utilizzo di idrogeno e biometano come combustibili green. L’impianto di trigenerazione è già predisposto per l’impiego di biometano al 100% e di idrogeno al 10%. Questo permetterà di accelerare il percorso di decarbonizzazione del gruppo Michelin.

Secondo lo studio “Energia, competitività e decarbonizzazione delle imprese piemontesi“, promosso da Edison e realizzato da Fondazione Edison con Politecnico di Milano e Politecnico di Torino, il settore industriale piemontese consuma più energia rispetto alla media nazionale: il 23% dei consumi finali è assorbito dal segmento manifatturiero, a fronte di una media nazionale del 21%. Lo studio rivela che il sistema industriale del Piemonte potrebbe ridurre i propri consumi energetici di circa il 20% rispetto al 2019, evitando l’emissione di 1,7 milioni di tonnellate di CO2 all’anno e permettendo un risparmio di 830 milioni di euro annui in bolletta (pari a una riduzione del 35% rispetto al 2019). Questo potenziale può essere liberato introducendo sistemi di autoproduzione, meccanismi virtuosi di condivisione dell’energia (teleriscaldamento e comunità energetiche rinnovabili) e tecnologie innovative negli ambiti energivori.

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