Mascherine in auto: c’è differenza tra congiunti e conviventi? Utilizzo delle mascherine in auto: c'è differenza tra congiunti e conviventi

Mascherine in auto: c’è differenza tra congiunti e conviventi?

Utilizzo delle mascherine in auto: c'è differenza tra congiunti e conviventi, soprattutto alla luce del nuovo DPCM 13 ottobre 2020?

13 Ottobre 2020 - 10:10

I contagi da Covid-19 stanno purtroppo aumentando dappertutto, Italia compresa, e il nostro Governo ha deciso di correre ai ripari prolungando lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021 e approvando prima il decreto-legge n. 125 del 7 ottobre che ha reintrodotto l’obbligo di mascherina all’aperto, per lo meno in certe situazioni, e poi il DPCM 13 ottobre 2020 con ulteriori misure di contrasto al Coronavirus (scarica e leggi le disposizioni). Per quanto riguarda invece l’uso delle mascherine in auto non si segnalano particolari novità, tuttavia per la prima volta le linee guida allegate al DPCM precisano, con tanto di esempi, la differenza tra ‘congiunti’ e ‘conviventi’ in relazione alle persone che possono viaggiare a bordo della stessa vettura.

NORME SULLE MASCHERINE ALL’APERTO DOPO IL DL DEL 7 OTTOBRE 2020

Dunque il decreto legge n. 125 del 7 ottobre 2020, che precede di qualche giorno l’emanazione di un nuovo DPCM con ulteriori misure di contrasto contro il Coronavirus, ha modificato le disposizioni circa l’utilizzo delle mascherine all’aperto, che d’ora in avanti vanno sempre indossate tranne quando si è da soli o in compagnia di conviventi. Ecco il testo integrale del provvedimento (art. 1 comma 1 lettera b del Dl 125/2020), pienamente in vigore da giovedì 8 ottobre 2020:

obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con possibilità di prevederne l’obbligatorietà dell’utilizzo nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande, restando esclusi da detti obblighi:
– i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva;
– i bambini di eta’ inferiore ai sei anni;
– i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità”.

Per chi non indossa la mascherina nei casi prescritti le multe vanno da 400 a 1.000 euro, con riduzione del 30% se vengono pagate entro 5 giorni dall’accertamento.

NUOVE DISPOSIZIONI SULL’USO DELLE MASCHERINE

Quindi ricapitolando: le mascherine al chiuso sono da indossare praticamente sempre, con eccezione delle abitazioni private (all’interno delle quali l’uso è solo ‘raccomandato’ in presenza di persone non conviventi). All’aperto, invece, posto che bisogna obbligatoriamente averla con sé, la mascherina dev’essere utilizzata quasi sempre tranne nei luoghi in cui risulti possibile garantire una condizione di isolamento continuativa (per esempio in campagna, in un bosco, in una spiaggia deserta, ecc.). Tale eccezione è ammessa anche tra persone conviventi (ad esempio marito e moglie che passeggiano in un orto, lontani da altre persone, possono non indossare la mascherina). Restano inoltre esclusi dall’obbligo di indossarla coloro che fanno attività sportiva all’aperto (compreso chi va in bici).

Mascherine in auto congiunti conviventi

MASCHERINE IN AUTO: COME FUNZIONA

E in auto che succede? Chi deve mettere le mascherine in auto? Le autovetture sono considerate luoghi chiusi a tutti gli effetti e pertanto sono soggette alle medesime disposizioni. Di conseguenza sia sui taxi che a bordo della auto private vanno rispettate le comuni misure di precauzione che prevedono la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti di indossare la mascherina. Tale obbligo può essere derogato, oltre che nell’ipotesi in cui il conducente viaggi da solo, anche in quella in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico in vetro o plexiglas fra la fila anteriore e posteriore della macchina, come in alcuni taxi, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.

MASCHERINE IN AUTO: DIFFERENZA TRA CONGIUNTI E CONVIVENTI?

Tuttavia nessuno dei suddetti limiti si applica se i veicoli sono utilizzati solo da conviventi, congiunti e soggetti che intrattengono rapporti interpersonali stabili, che sono pertanto autorizzati a occupare tutti i posti di un’automobile anche senza indossare la mascherina (restano sempre validi i suggerimenti di prudenza se a bordo ci sono persone anziane, con patologie, ecc.). Come spiegavamo inizialmente, il DPCM 13 ottobre 2020, nell’allegato con le linee guida sui ‘Servizi di trasporto non di linea’ (scarica qui il documento ufficiale, pagina 115 dell’allegato) ha finalmente specificato cosa debba intendersi per ‘conviventi’ e ‘congiunti’ in riferimento alle persone a bordo di un’auto, chiarendo la questione una volta per tutte. Citiamo testualmente:

I limiti precedentemente previsti (uso della mascherina, posizionamento sulla fila anteriore e posteriore dei sedili, ecc.) non si applicano nel caso di persone che vivono nella stessa unità abitativa, nonché tra i congiunti e le persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili, Nell’eventuale fase di accertamento della violazione alla prescrizione del distanziamento interpersonale a bordo di un’auto potrà essere resa autodichiarazione della sussistenza della predetta qualità. Si riportano alcuni esempi: coniuge; parenti e affini in linea retta e collaterale non conviventi, ma con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi”.

CHI PUÒ VIAGGIARE IN AUTO DOPO IL DPCM 13 OTTOBRE 2020

Quindi i conviventi (marito-moglie, genitori-figli, fratello-sorella, ecc. ma anche coppie delle unioni civili e coppie di fatto che condividono lo stesso tetto), i congiunti (parenti fino al sesto grado e gli affini fino al quarto grado che si frequentano abitualmente), le persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili (p.es. le coppie di fidanzati che vivono ancora con le rispettive famiglie) e più in generale tutte le persone che vivono nella stessa unità abitativa anche senza essere parenti (pertanto anche semplici coinquilini) possono viaggiare in auto senza particolari limitazioni. E nel caso di un controllo da parte delle Forze dell’ordine possono dimostrare il loro status mediante un’autodichiarazione.

Ricordiamo a tal proposito che chi dichiara il falso a un pubblico ufficiale commette un reato punibile con la reclusione da uno a sei anni. E che se il mancato rispetto delle misure restrittive anti-Covid avviene mediante l’utilizzo di un veicolo le sanzioni sono aumentate fino a un terzo, ossia la multa di 400 euro sale a 532.

Nello schemino di seguito sono riepilogate tutte le misure di contrasto al Covid-19 messe in atto dal Governo tramite il DPCM del 13 ottobre 2020 (in vigore dal 14). Click sull’immagine per visualizzarla più grande.

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