Ladri su commissione: rubavano parti su richiesta delle Carrozzerie A person with gloves is trying to break the lock of a car on a street

Ladri su commissione: rubavano parti su richiesta delle Carrozzerie

Aumentano i furti d'auto in Italia e il mercato nero dei pezzi di ricambio cresce nei volumi. I ladri d'auto operano anche su commissione

11 Novembre 2024 - 15:49

L’aumento dei furti d’auto in Italia è un fenomeno preoccupante che alimenta un fiorente mercato nero di ricambi usati. Questo mercato parallelo, alimentato dalla domanda di pezzi di ricambio a prezzi più bassi e dalla scarsità di componenti nuovi, rappresenta una sfida per le autorità e un rischio per la sicurezza degli automobilisti. L’ultimo caso a Settimo Torinese, dove una banda di ladri compiva furti di vetture su commissione per delle Carrozzerie.

FURTI IN AUMENTO E RICAMBI INTROVABILI: IL PROBLEMA DEI LADRI

Nel 2023, in Italia, sono stati rubati circa 130.000 veicoli, tra auto, moto e scooter come dichiara il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Di questi, il 40% non viene mai recuperato, mentre il restante 60%, seppur ritrovato, spesso presenta la mancanza di alcuni accessori, i quali non vengono denunciati, creando un sommerso di milioni di pezzi rubati ogni anno. Il fenomeno è in crescita: il numero di furti d’auto è aumentato del 6% rispetto al 2022, con un incremento dell’11% per le sole autovetture. Questo boom è dovuto a diversi fattori, tra cui:

  • l’aumento del valore dei veicoli: le auto moderne sono dotate di tecnologie sempre più sofisticate e costose, rendendole appetibili per i ladri;
  • la scarsità di pezzi di ricambio nuovi: la crisi globale delle materie prime e la guerra in Ucraina hanno portato a una carenza di componenti per la produzione di auto nuove, con conseguente aumento dei prezzi e dei tempi di attesa;
  • il dinamismo del mercato nero: la forte domanda di ricambi usati a prezzi più bassi alimenta il mercato nero, rendendolo un business redditizio per la criminalità organizzata.

Le motivazioni, invece, alla base dei furti d’auto sono molteplici:

  • Commissione di reati: le auto rubate vengono utilizzate per commettere altri crimini e poi abbandonate;
  • approvvigionamento di ricambi: i ladri smontano le auto rubate per ricavarne pezzi di ricambio da rivendere sul mercato nero;
  • frode assicurativa: alcuni proprietari denunciano il furto della propria auto per ottenere il risarcimento dalla compagnia assicurativa;
  • cambio di identità: le auto rubate vengono “clonate” utilizzando i documenti di veicoli rottamati per poi essere rivendute.

Un esempio concreto di furti su commissione è rappresentato da una banda sgominata dai Carabinieri di Settimo Torinese. I ladri rubavano auto su richiesta di carrozzieri compiacenti, smontandole e rivendendo i pezzi. Le Fiat Panda e le Lancia Y erano le auto più richieste. L’organizzazione faceva capo a Vincenzo Accardi, un quarantenne di Settimo con alle spalle diversi precedenti. Con lui sono finiti in carcere ad Ivrea anche Antonio Masiello Rago, un trentasettenne di Settimo accusato di aver commesso dei furti di auto in concorso con Accardi e Marco Martinelli, un quarantatreenne torinese, che avrebbe commissionato il furto di quattro portelloni.

LADRI D’AUTO: IL MERCATO NERO DEI RICAMBI

Il mercato parallelo dei ricambi usati si alimenta non solo dai furti, ma anche da altre fonti:

  • auto distrutte: le auto incidentate o vandalizzate vengono depredate di parti ancora funzionanti;
  • auto demolitrici: le auto demolite legalmente vengono smantellate e i pezzi riutilizzabili vengono rivenduti;

Tuttavia, la maggior parte dei ricambi usati in circolazione proviene da attività illecite, alimentando un giro d’affari milionario per la criminalità. Questo mercato rappresenta un grave rischio per la sicurezza degli automobilisti, in quanto i pezzi di ricambio rubati spesso non sono sottoposti ai necessari controlli di qualità e possono presentare difetti o malfunzionamenti che mettono a repentaglio la sicurezza stradale.

MERCATO NERO E LADRI D’AUTO: LE CONTROMISURE

Le autorità stanno cercando di contrastare il fenomeno dei furti d’auto e del mercato nero dei ricambi, ma le contromisure si rivelano spesso inefficaci. L’incisione dei numeri di matricola sui pezzi di ricambio e il parcheggio in zone sicure sono solo palliativi che non riescono a fermare la domanda e l’offerta di pezzi rubati.

Tra le possibili soluzioni per arginare il fenomeno si possono considerare:

  • maggiore controllo e repressione del mercato nero: intensificare i controlli sulle autofficine e sui venditori di ricambi usati per individuare e sanzionare chi commercia pezzi rubati;
  • incentivi per l’acquisto di ricambi nuovi: promuovere l’utilizzo di pezzi di ricambio nuovi attraverso incentivi fiscali o sconti per gli automobilisti;
  • sviluppo di tecnologie antifurto: investire nella ricerca e nello sviluppo di sistemi antifurto più efficaci e difficili da eludere;
  • campagne di sensibilizzazione: informare i cittadini sui rischi del mercato nero dei ricambi e promuovere l’acquisto di pezzi di ricambio da fonti sicure e legali.

Il problema del mercato nero dei ricambi auto richiede un approccio integrato che coinvolga le autorità, i produttori di automobili, i venditori di ricambi e gli automobilisti stessi. Solo attraverso una collaborazione tra tutti gli attori coinvolti sarà possibile contrastare efficacemente questo fenomeno criminale e garantire la sicurezza stradale.

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