ISTAT: incidenti stradali ancora in calo rispetto al pre-Covid, -3,7%

ISTAT: incidenti stradali ancora in calo rispetto al pre-Covid, -3,7%

Secondo i dati ACI - ISTAT, gli incidenti stradali nel 2022 risultano ancora in calo, del -3,7%, rispetto al periodo pre-Covid. Meno attendibile il confronto con il 2021

25 Luglio 2023 - 14:30

I dati ACI – ISTAT sugli incidenti stradali nel 2022 riportano aumenti sull’anno prima concentrati soprattutto nel periodo da gennaio a luglio, quando negli stessi mesi del 2021 erano ancora in vigore le misure anti-Covid (una su tutte il coprifuoco dalle 22 alle 6) che limitavano fortemente gli spostamenti. Si tratta pertanto di un confronto poco attendibile: assai più significativo, invece, il paragone tra 2022 e 2019, ultimo anno prima della pandemia, che mostra ancora una diminuzione degli incidenti (-3,7%) e dei feriti (-7,4%), mentre il numero delle vittime è pressoché stabile (-0,4%).

INCIDENTI STRADALI IN ITALIA 2022 VS. 2021

Riportiamo comunque, per dovere di cronaca, il dato sull’anno precedente. Nel 2022, rispetto al 2021, gli incidenti e gli infortunati hanno fatto registrare, nel complesso, una crescita. L’anno scorso si sono contati 3.159 morti per incidenti stradali in Italia (+9,9% rispetto all’anno precedente) e 223.475 feriti (+9,2%), mentre gli incidenti sono stati 165.889 (+9,2%).

Le vittime sono aumentate per ogni tipologia di utenti della strada, fatta eccezione per i ciclisti e per gli occupanti di autocarri. Ecco il dettaglio:

  • occupanti di autovetture: 1.375 (+15,4%);
  • motociclisti: 781 (+12,4%);
  • ciclomotoristi: 70 (+4,5%);
  • pedoni: 485 (+3,2%);
  • occupanti di autocarri: 166 (-1,8%);
  • ciclisti (bici tradizionali e bici elettriche): 205 (-6,8%);
  • utenti di monopattini elettrici: 16 (+77,8%).

Con riferimento ai soli monopattini elettrici, che ACI e ISTAT conteggiano dal 2020, gli incidenti stradali che li hanno visti coinvolti sono passati da 2.101 del 2021 a 2.929 nel 2022, i feriti da 1.980 a 2.787, mentre i morti sono stati 16 (nel 2021 erano stati 9 più un pedone).

Per quanto riguarda invece i diversi ambiti urbani, incidenti stradali, vittime e feriti sono aumentati in ogni ambito rispetto al 2021, rimanendo tuttavia al di sotto dei livelli pre-pandemia, ad esclusione delle vittime su strade urbane. Nel confronto con il 2021 sulle autostrade si è registrato, per gli incidenti, un aumento del +9,7% e del +19,9% per le vittime; sulle strade urbane +9,8% per gli incidenti e +5,5% per le vittime, sulle strade extraurbane +7,2% per i sinistri e +12,2% per i decessi.

INCIDENTI STRADALI 2022 NELL’UNIONE EUROPEA

Anche sulle strade europee il 2022 ha segnato una graduale ripresa della mobilità e pertanto, rispetto al 2021, le vittime della strada sono state 20.669 contro 19.932 (+3,7%). Un numero importante ma inferiore alle 22.761 del 2019 (-9,2%), ultimo anno pre-Covid, e alle circa 30 mila del 2010.

La crescita del numero di vittime della strada tra il 2022 e il 2021 non ha però interessato tutti i Paesi: è andata infatti molto bene in Slovenia (-25,4%), in Lettonia (-23,1%), in Lituania (-18,4%), a Cipro (-17,8%), in Polonia (-15,5%), in Finlandia (-15,1%), in Estonia (-9,1%), in Romania (-8,2%), in Croazia (-5,8%), in Bulgaria (-5,3%) e in Ungheria (-1,7%).

Gli aumenti più consistenti sono stati invece registrati a Malta (+188,9% ma su numeri molto bassi), Lussemburgo (+50,0%), Paesi Bassi (+26,6%), Danimarca (+18,5%) e Svezia (+18,2%).

Il tasso di mortalità stradale (morti per milione di abitanti) nel 2022 è stato di 46,3 nella UE e di 53,6 in Italia. Un pessimo risultato che ha fatto scivolare il nostro Paese dal tredicesimo al diciannovesimo nella graduatoria europea.

Ricordiamo che per il decennio 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di benchmark fissato al 2019. In quest’ambito le categorie che hanno registrato le diminuzioni meno consistenti in termini di mortalità, o in alcuni casi persino aumenti, sono state quelle dei motociclisti (-17,8% dal 2010 e +11,9 dal 2019), dei ciclisti (-17,4% dal 2010, -13,4% dal 2019) e dei pedoni (-21,7% dal 2010, -9,0% dal 2019).

Ciclomotoristi e automobilisti hanno invece ottenuto i maggiori guadagni in termini di riduzione della mortalità negli ultimi 20 anni grazie a una molteplicità di fattori, tra i quali la sensibilizzazione a un corretto utilizzo del casco e dei dispositivi di sicurezza e i notevoli progressi della tecnologia per la costruzione di dispositivi di sicurezza dei veicoli. Resta però da sottolineare che il numero di ciclomotori in circolazione è nettamente diminuito nel tempo.

INCIDENTI STRADALI 2022 ACI – ISTAT: I NUMERI DEGLI UTENTI DEBOLI

Come detto, le vittime di incidenti stradali in Italia sono state 3.159 nel 2022. Guardando la distribuzione per età, i morti risultano concentrati nelle classi 45-59 anni e 20-29 anni per gli uomini, tra i 75 e gli 84 anni e 20-24 anni per le donne. L’aumento più consistente rispetto al 2021 si è registrato però, nel complesso, per le classi di età tra i 55 e 69 anni, con un aumento più rilevante per la fascia 60-64 anni (+35,5%), ma anche per i giovanissimi di 15-19 anni (+21,2%) e 25-29enni (+10,4%).

Continua inoltre a essere una nota particolarmente negativa la quota di bambini da 0 a 14 anni deceduti in incidente stradale: sono stati 39 nel 2022, dei quali 27 tra 5 e 14 anni, in aumento rispetto agli anni precedenti. Il valore, che non accenna a diminuire, risulta più alto persino di quello registrato nel 2019; i bambini 0-14 deceduti erano infatti 28 nel 2021, 37 nel 2020 e 35 nel 2019.

Riguardo i mezzi, dei monopattini elettrici abbiamo già parlato, mentre nel 2022 le bici elettriche sono state coinvolte in 1.113 sinistri (691 nel 2021 e 240 nel 2020), con 20 vittime tra conducenti e passeggeri dei mezzi e 1 pedone deceduto (13 le vittime nel 2021 e 6 nel 2020), 1.077 feriti e 34 pedoni infortunati. Le biciclette tradizionali sono state coinvolte in 15.981 incidenti (15.771 nel 2021 e 13.240 nel 2020) con 185 morti e 2 pedoni deceduti (211 nel 2021 e 169 nel 2020), 15.600 feriti e 378 pedoni feriti. Nel 2022 in totale, quindi, sono stati 17.065 gli incidenti con biciclette (elettriche e non) e 2.929 quelli con monopattini, che hanno causato complessivamente 221 vittime e 3 pedoni deceduti e 19.462 feriti, con 541 pedoni investiti e feriti.

LE MAGGIORI CAUSE DI INCIDENTE

Tra i comportamenti errati alla guida che causano gli incidenti stradali, la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata si sono confermati i più frequenti. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi (82.857). Tra le altre cause più rilevanti, la manovra irregolare (16.788), la mancanza della distanza di sicurezza (15.233 casi), la mancanza di precedenza al pedone (7.185) e il comportamento scorretto del pedone (5.899) rappresentano rispettivamente il 7,7%, il 7,0%, il 3,3% e il 2,7% delle cause di incidente.

Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (16,3%), seguita dalla guida distratta (12,7%); sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (15,0%), seguita dalla velocità (13,7%).

Risulta poi che su un totale di 56.284 incidenti con lesioni osservati da Carabinieri e Polizia stradale, in 5.577 casi almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza mentre in 1.671 casi era sotto l’effetto di stupefacenti. Il 9,9% e il 3,0% degli incidenti è risultato quindi correlato ad alcol e droga, proporzioni in aumento rispetto al 2021 per lo stato di ebbrezza alla guida e in lieve diminuzione per la droga (9,7% e 3,2%). Le percentuali erano pari a 8,7 e 3,4 nel 2019 e a 9,2 e 3,5 nel 2020.

Per quanto riguarda infine i comportamenti alla guida più sanzionati, nelle prime due posizioni ci sono sempre la guida troppo veloce (il 38,7% del totale) e la  sosta irregolare (37,2%).

Questi e altri dati del rapporto ACI – ISTAT sugli incidenti stradali 2022 sono riepilogati nell’infografica a cura dell’istituto di statistica scaricabile qui.

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