
Chiudere il ricircolo del clima può essere peggio: studio USA dimostra che il 99% degli interni auto contiene sostanze cancerogene
Uno studio condotto negli Stati Uniti su un campione di auto ha valutato la tossicità della schiuma di poliuretano utilizzata per realizzare i sedili delle automobili. L’indagine condotta dall’American Chemical Society porta l’attenzione sulla necessità di rivedere norme inadeguate sulla tipologia di sostanze chimiche ritardanti di fiamma nelle automobili. Nel 99% dei campioni analizzati, la concentrazione di sostanze cancerogene che si liberano è 5 volte più alta quando le auto sono esposte alle temperature estive.
INTERNI AUTO RESISTENTI AL FUOCO MA TOSSICI
Spesso parliamo dei ritardanti di fiamma (FR) utilizzati nei seggioli auto per bambini, perché dai test del TCS alcuni modelli presentano elevate concentrazioni. In realtà diverse sostanze chimiche sono utilizzate nell’elettronica, nell’arredamento e nei materiali da costruzione per essere resistenti alla diffusione del fuoco in caso d’incendio. Molti FR sono stati studiati per quanto riguarda la loro tossicità e il loro impatto sulla salute umana e da quando è stato scoperto il loro impatto sull’attività endocrina dell’organismo, gli eteri di difenile polibromurato-PBDE, sono stati banditi. Al loro posto si sono diffusi i ritardanti di fiamma bromurati alternativi (BFR) e i ritardanti di fiamma a base di esteri organofosforici (OPE). Gli OPE, afferma lo studio, sono comunemente usati nella schiuma di poliuretano e uno di essi, il tris(1,3-dicloro-2-propil)fosfato (TDCIPP), è stato associato ad effetti negativi sulla salute e aggiunto all’elenco del governo delle sostanze cancerogene nel 2011.
LO STUDIO USA SU 155 CAMPIONI PRELEVATI DALLE AUTO
“Nonostante l’evidenza dell’esposizione derivante dai prodotti di consumo, i veicoli per trasporto di persone sono una fonte poco studiata. Il 91% degli americani si reca al lavoro con un veicolo personale, con un conducente medio che trascorre 55 minuti della giornata in un veicolo. Molti neonati e bambini vengono trasportati da e verso la scuola, gli asili nido e gli appuntamenti dal medico in veicoli personali, rendendo i veicoli una probabile via di esposizione per questa popolazione vulnerabile”.
Quindi i ricercatori hanno reclutato volontari per raccogliere piccoli campioni di schiuma poliuretanica dai sedili delle loro auto (circa 1 cm) e di particelle respirate nell’abitacolo assorbite da un kit specifico tenuto per 7 giorni appeso allo specchietto interno. Nello studio sono stati coinvolti veicoli prodotti tra il 2013 e il 2022, da località di 30 Stati diversi, per lo più dalla California. Una prima serie di 101 campioni è stata raccolta da febbraio a maggio, mentre una seconda serie di 54 campioni da luglio a settembre 2022. Grazie a questa distribuzione geografica e al campionamento di veicoli sia in inverno che in estate, i ricercatori hanno studiato l’esposizione dei passeggeri dell’auto alle sostanze presenti in abitacolo a temperature ambientali medie comprese tra circa -5 e 30 °C. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.
L’analisi dei campioni ricevuti, ha permesso di stabilire che una vasta gamma di prodotti chimici ritardanti di fiamma (FR) viene utilizzata negli interni delle automobili per soddisfare gli standard di sicurezza contro gli incendi. Tuttavia, molti di questi ritardanti di fiamma sono semivolatili, il che significa che possono essere rilasciati nell’aria dell’abitacolo, soprattutto in condizioni di temperatura elevate. L’aumento della temperatura esterna può intensificare il rilascio di questi composti tossici nell’aria dell’abitacolo, come evidenziato dalla relazione tra le concentrazioni di FR e la temperatura ambiente. “Le concentrazioni estive di alcuni di questi ritardanti di fiamma erano significativamente più elevate rispetto a quelle invernali, suggerendo che le temperature più calde possono esacerbare il problema”. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.
I RISULTATI DELLO STUDIO SULLE SOSTANZE DAGLI INTERNI AUTO
In particolare, uno dei composti rilevati più frequentemente è il tris(1-cloropropile) fosfato (TCIPP), un estere organofosforico noto per i suoi potenziali effetti nocivi sulla salute umana. Questo composto è stato rilevato nel 99% dei veicoli testati. La concentrazione di TCIPP nell’aria a temperature estive è risultata da due a cinque volte superiore a quella in inverno, fino a 11.600 ng/g di campione. “Il rilevamento di TCIPP nei veicoli è particolarmente preoccupante dato che un rapporto nazionale di tossicologia degli Stati Uniti del 2023 ha trovato prove di attività cancerogena”. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.
“L’impatto di questa scoperta è notevole, poiché rivela che i veicoli personali rappresentano un microambiente importante da considerare per comprendere l’esposizione umana ai ritardanti di fiamma. È importante notare che il TCIPP è stato identificato anche in concentrazioni più elevate nelle particelle dei veicoli rispetto ad altri ambienti interni, come le camere da letto e gli uffici, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla salute pubblica”.
Sebbene lo studio dell’ACS abbia evidenziato l’urgenza di rivalutare gli standard di sicurezza e di considerare alternative più sicure per i ritardanti di fiamma utilizzati negli interni delle automobili, i ricercatori spiegano che è necessario allargare il campione di più veicoli per chiarire eventuali differenze tra l’anno e il luogo di produzione.