Il report ACI-Istat sugli incidenti stradali: nel 2020 sono costati allo Stato 11,6 miliardi di euro, una cifra pazzesca nonostante i mesi di lockdown
È stato pubblicato il consueto rapporto ACI-Istat sugli incidenti stradali in Italia: nel 2020 le cifre sono ovviamente influenzate dal lockdown di marzo e aprile, che ha praticamente azzerato la circolazione, e dalle altre misure restrittive messe in atto in autunno per l’inizio della seconda ondata del Covid. Eppure, nonostante il sensibile calo di sinistri, i costi sociali dell’incidentalità stradale sono comunque risultati pari a 11,6 miliardi di euro, una cifra mostruosa che, sebbene in diminuzione rispetto ai 16,9 miliardi del 2019, vale lo 0,7% del PIL nazionale.
INCIDENTI STRADALI 2020: RIDOTTI DI 1/3 RISPETTO AL 2019 “GRAZIE” AL LOCKDOWN
Ma vediamoli nel concreto i numeri del report ACI-Istat sugli incidenti stradali nel 2020 in Italia: rispetto al 2019 sinistri stradali e feriti si sono ridotti di 1/3, rispettivamente del -31,3% e del -34%, i morti di 1/4 (-24,5%) e i feriti gravi di 1/5 (-20%). Ecco le cifre in valori assoluti:
– incidenti con lesioni: 118.298 (in media 324 al giorno);
– morti: 2.395 (6,5 al giorno);
– feriti: 159.249 (436 al giorno);
– feriti gravi: 14.102 (38,6 al giorno).
Tra le 2.395 vittime della strada, 1947 (81,29%) erano uomini e 448 donne (18,71%).
La diminuzione di incidenti più consistente si è registrata sulle autostrade (-39,9%), seguite da strade urbane (-31,7%) e strade extraurbane (-27,5%). Sempre sulle autostrade, si è avuta la riduzione maggiore (-37,1%) di vittime.
INCIDENTI STRADALI 2020: CALA IL TASSO DI MORTALITÀ, SALE L’INDICE DI MORTALITÀ
Nel 2020 è sceso pure il tasso di mortalità stradale (ossia i morti per milione di abitanti), passando da 52,6 dell’anno prima a 40,3. Tuttavia in ben 13 Regioni il numero di morti per 100.000 abitanti è risultato più elevato rispetto alla media nazionale (4,0). Tra queste, gli scostamenti più rilevanti si sono visti in Molise (8,4), Sardegna (5,9), provincia di Bolzano (5,8), Umbria (5,2) ed Emilia-Romagna (5,0). In crescita, invece, l’indice di mortalità (rapporto morti/incidenti con lesioni a persone), in tutti gli ambiti stradali ma con maggiore impatto sulle strade extraurbane (4,4 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (3,6). La media nazionale è risultata pari a 2,0, praticamente invariata dal 2010.
INCIDENTI STRADALI IN ITALIA CAUSATI SOPRATTUTTO DALLA GUIDA DISTRATTA
Ma perché si verificano così tanti incidenti stradali che procurano lutti per le famiglie e costi pazzeschi per lo Stato (ribadiamolo: 11,6 miliardi di euro, pur in un anno di netta flessione per i motivi che sappiamo)? Le principali cause di incidente nel 2020 sono state:
– guida distratta o andamento indeciso (23.802 sinistri, il 15,7% del totale);
– mancato rispetto di precedenza o semaforo (21.985 sinistri, il 14,5%);
– velocità troppo elevata (15.194 sinistri, il 10%)
– mancato rispetto della distanza di sicurezza (13.148 sinistri, l’8,7%);
– manovre irregolari (11.294 sinistri, il 7,5%);
– mancata precedenza al pedone (4.838 sinistri, il 3,2%);
– comportamento scorretto del pedone (4.252 sinistri, il 2,8%).
Molto interessante anche l’analisi delle contravvenzioni elevate da Polizia Stradale, Carabinieri e Polizia Locale, con in testa il mancato rispetto dei limiti di velocità (oltre 2,2 milioni di multe) e l’uso del telefonino alla guida (circa 120.000 multe), mentre quasi 30.000 persone sono state sanzionate per guida in stato di ebbrezza (25.902) o guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (3.831).
INCIDENTI STRADALI 2020: MOLTO COINVOLTA LA MOBILITÀ DOLCE
Chiudiamo riportando i dati sugli incidenti per tipo di veicolo. Gli occupanti dei veicoli per trasporto merci hanno fatto registrare la diminuzione di vittime più contenuta (117 morti, -14,59%). Su ciclomotori e motocicli, invece, hanno perso la vita 645 persone (scopri cosa fare in caso di incidente in moto). Sono stati invece 409 (265 uomini e 144 donne) i pedoni vittime della strada, in diminuzione del -23,4% dal 2019. Infine la cosiddetta mobilità dolce (biciclette e monopattini) ha fatto segnare 176 vittime, di cui una su monopattino. Da maggio 2020 sono stati 564 gli incidenti rilevati con almeno un monopattino elettrico, ossia più di 2 al giorno: oltre al già citato decesso ci sono stati 518 feriti.
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