Incidenti stradali in Europa: il 25% delle vittime con mezzi commerciali Una vittima su 4 in Europa è causata da incidenti stradali con veicoli commerciali: lo dice il rapporto europeo sulla sicurezza dell’ETSC

Incidenti stradali in Europa: il 25% delle vittime con mezzi commerciali

Una vittima su 4 in Europa è causata da incidenti stradali con veicoli commerciali: lo dice il rapporto europeo sulla sicurezza dell’ETSC

27 Maggio 2020 - 09:05

Gli incidenti stradali con vittime in Europa causati da mezzi commerciali e veicoli pesanti sono più di quelli causati dai veicoli leggeri. L’ETSC avverte l’Europa sull’emergenza sicurezza dei veicoli pesanti e l’interazione con pedoni e ciclisti in città. Ecco le proposte su divieti di transito in città per i mezzi commerciali più vecchi e l’obbligo di sistemi di sicurezza sui mezzi nuovi.

INCIDENTI STRADALI IN EUROPA: 1 VITTIMA SU 4 CON MEZZI COMMERCIALI

Nel 2018 gli incidenti stradali in Europa che hanno coinvolto i mezzi commerciali hanno fatto più vittime di quelli con veicoli leggeri. Si legge nella relazione sulla sicurezza stradale dell’European Transport Safety Council (Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti). L’ETSC si rivolge ai legislatori europei spiegando che il 25% dei morti in incidenti stradali nel 2018 vede coinvolti i veicoli per il trasporto merci. Nell’UE-27 gli incidenti stradali con mezzi commerciali (massa superiore a 3,5 tonnellate) hanno provocato 3310 vittime. Molte più, nel confronto sulla base dei chilometri percorsi, rispetto ai morti in incidenti stradali con veicoli leggeri fino a 3,5 tonnellate (2630 vittime).

INCIDENTI STRADALI IN EUROPA: NUOVI STANDARD DI SICUREZZA DAL 2026

Dal 2022 i nuovi standard sulla sicurezza dei veicoli in Europa riguarderanno per lo più le auto di nuova omologazione e i furgoni. L’ETSC sollecita l’Europa sulla sicurezza degli autocarri, per i quali l’UE ha previsto nuovi dispositivi di sicurezza non prima del 2026. I nuovi mezzi HGV = Heavy Goods Vehicle (massa superiore a 3,5 tonnellate) avranno parabrezza più grandi e pannelli trasparenti nelle portiere per ridurre gli angoli ciechi. I conducenti dovranno poter vedere facilmente gli utenti della strada e dovranno essere di serie sistemi di rilevamento di pedoni e ciclisti. “Molte città europee hanno adottato rapidamente le infrastrutture stradali per soddisfare l’aumento di ciclisti e pedoni”, ha commentato Antonio Avenoso, Direttore Esecutivo dell’ETSC.  Ciò dimostra quanto sia relativamente semplice introdurre misure salvavita, e anche quanto sia importante la volontà politica di realizzare rapidamente il cambiamento“.

INCIDENTI STRADALI IN EUROPA: INFORTUNI E SPESA SANITARIA

Londra ha fatto da apripista nell’introduzione di divieti al transito ai veicoli commerciali in base agli standard di sicurezza. Ancora prima ha introdotto le barriere antitrascinamento obbligatorie sui mezzi pesanti in città. L’ETSC invoca misure più stringenti e sistemi di prevenzione per la guida in stato di ebbrezza, affaticamento e distrazione alla guida. Ma anche la realizzazione di piste ciclabili separate e qualsiasi misura per “ridurre gli infortuni e liberare risorse necessarie a lungo termine per i nostri sistemi sanitari” conclude Avenoso.

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