
Incentivi benzina e diesel: arrivano 360 milioni di bonus inutilizzati
Novità sugli incentivi per auto benzina e diesel: ci sono 360 milioni di bonus inutilizzati che saranno parzialmente dirottati sulle ICE, ecco quando
Novità sugli incentivi per auto benzina e diesel: ci sono 360 milioni di bonus inutilizzati che saranno parzialmente dirottati sulle ICE, ecco quando
Tornano gli incentivi per auto benzina e diesel? È il piano a cui sta lavorando Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e che discuterà al tavolo di confronto permanente con tutti gli interpreti del settore auto che si aprirà il prossimo 19 giugno. In ballo c’è un ricco tesoretto di circa 360 milioni di bonus fin qui inutilizzati, che il ministro vorrebbe parzialmente dirottare sulle auto ICE Euro 6 per provare a svecchiare il parco circolante italiano, composto per oltre 1/4 da vetture fino a Euro 3.
INCENTIVI AUTO 2023: I FONDI PER ELETTRICHE E PLUG-IN QUASI INUTILIZZATI
Del resto i numeri parlano chiaro: nel 2022 su 700 milioni di euro di Ecobonus per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, sono avanzati circa 300 milioni che erano destinati a mezzi elettrici e ibridi plug-in. E nel 2023 non sta andando affatto meglio: a 5 mesi dall’avvio degli incentivi, su 425 milioni di euro a disposizione per la fascia di emissioni da 0 a 60 g/km di CO2 risultano effettivamente richiesti meno di 65 milioni. Mentre i 150 milioni di fondi per acquistare auto benzina e diesel sono terminati in poche settimane. Questo significa che nella dotazione per il 2023 ci sono ancora 360 milioni di euro destinati esclusivamente ad auto elettriche e plug-in hybrid che rimarranno in gran parte intonsi. Uno spreco che il Governo, mediante il MIMIT, vorrebbe scongiurare differendo i fondi dove c’è più richiesta.
INCENTIVI BENZINA E DIESEL: IL PROGETTO PER SVECCHIARE IL PARCO AUTO ITALIANO
Non è la prima volta che il ministro Urso parla di dirottare gli incentivi, ma stavolta alle intenzioni dovrebbero seguire anche i fatti. Del resto la stessa legge che ha introdotto l’Ecobonus prevede la possibilità di rimodulare i fondi in base all’andamento del mercato. Per Urso, e non solo per lui, è inutile distribuire risorse per le auto elettriche che hanno una richiesta limitata anche usufruendo del ricco contributo di 5.000 euro. Meglio usare queste risorse in modo più utile, ad esempio per rinnovare il vetusto parco circolante italiano, ancora zeppo di vetture Euro 0, 1, 2 e 3, incentivando l’acquisto di moderne vetture Euro 6 a prescindere dall’alimentazione.
INCENTIVI BENZINA E DIESEL: SE TUTTO VA BENE DOPO L’ESTATE
In altri termini la priorità dell’Ecobonus statale non dev’essere più quella di elettrificare forzosamente il parco auto, ma di ‘svecchiarlo’. Oggi in Italia circolano circa 11 milioni di auto altamente inquinanti con emissioni fino a Euro 3, più del 25% del totale. È su questo aspetto che bisogna intervenire urgentemente, sostituendo queste vetture con auto anche a benzina o diesel ma Euro 6.
I tempi tecnici per la rimodulazione degli incentivi auto 2023 non saranno strettissimi, ma Urso spera di presentare il nuovo schema dei contributi subito dopo l’estate.