![Emissioni CO2: industria auto lontana da obiettivi UE 2021](https://www.sicurauto.it/wp-content/uploads/2022/11/Emissioni-CO2.jpg)
Nuova indagine sul livello di emissioni CO2: l'industria automobilistica sembra ben lontana dall'obiettivo UE di non superare 95 g/km nel 2021
In fatto di emissioni di CO2 le case automobilistiche sono assai lontane dall’obiettivo UE sulla riduzione delle soglie inquinanti, che prevede nel 2020 di non superare la media di 95 g/km sul 95% delle auto vendute, in vista dell’importante traguardo del 2021 quando il calcolo si farà sul 100% delle vendite. Anzi, secondo gli analisti di JATO Dynamics, società leader nel settore delle analisi e delle previsioni in ambito automotive, invece di avvicinarsi al raggiungimento del risultato l’industria automobilistica è rimasta indietro e ora la situazione è a livelli simili a quelli osservati nel 2014.
EMISSIONI CO2 NELL’UE: LONTANO L’OBIETTIVO 2021 DI 95 G/KM
I miglioramenti registrati fino ad allora, infatti, sono stati in seguito compromessi dal maggiore successo commerciale delle auto più grandi, dal calo delle immatricolazioni diesel e dalla presenza di più SUV sulle strade. Non a caso nel 2019 il divario tra l’obiettivo dei 95 g/km e le emissioni medie di CO2 dei modelli prodotti era ancora di 27,2 g/km e l’ultima ricerca suggerisce che la forbice non si è per nulla accorciata, nonostante gli sforzi di alcuni marchi come Toyota, Citroen e Nissan che sono stati tra i pochi a migliorare le prestazioni del parco auto a livello di emissioni inquinanti. In particolare Toyota per aver puntato tanto sull’ibrido, Citroen perché ha lentamente abbandonato le berline più grandi ed è arrivata tardi a cavalcare il boom dei SUV, e infine Nissan in quanto l’elettrico rappresenta ben il 9% delle sue immatricolazioni in Europa.
OBIETTIVO EMISSIONI DI CO2: NECESSARIO VENDERE PIÙ AUTO ELETTRICHE
Per quanto riguarda i marchi cosiddetti ‘premium’, sempre secondo l’indagine di JATO Dynamics, BMW è quello che ha fatto segnare prestazioni abbastanza stabili nelle emissioni di CO2 rispetto a Mercedes e Audi, ottenendo buoni risultati in parte vanificati dalla crescente popolarità dei suoi SUV, che rappresentano il 39% delle immatricolazioni. Per il futuro la società di analisi prevede che non basterà neanche più affidarsi all’ibrido e che per avvicinarsi agli obiettivi UE sarà necessario orientarsi molto di più sulle auto 100% elettriche.
COME FUNZIONANO GLI OBIETTIVI UE SULLE EMISSIONI DI CO2
Ricordiamo che il piano UE prevede di raggiungere entro il 2030 la media di 59 g/km di CO2 sulle nuove immatricolazioni, attraverso il superamento di vari step intermedi. Quello più vicino è fissato a 95 g/km, da centrare nel 2020 sul 95% delle vendite e nel 2021 sul 100%, mentre nel 2025 non bisognerà superare 81 g/km. Le case automobilistiche che non riusciranno a rispettare questi limiti subiranno multe salatissime (nel biennio 2020/2021 sono 95 euro per ogni grammo di CO2 che eccede il limite di 95 g/km, moltiplicati per ciascuna vettura venduta nell’UE). Le aziende potranno tuttavia migliorare i conteggi utilizzando dei ‘crediti’ che riceveranno per ogni nuova immatricolazione sotto la soglia di 50 g/km di CO2. Comunque, visto il sopraggiungere dell’emergenza Coronavirus, molte case hanno chiesto una moratoria di almeno un anno.
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