
Dichiarazione redditi 2025: come detrarre spese trasporto pubblico
Scopri come detrarre le spese per gli abbonamenti al trasporto pubblico nella Dichiarazione dei redditi 2025. Tutto quello che devi sapere sulla detrazione Irpef del 19%.
Scopri come detrarre le spese per gli abbonamenti al trasporto pubblico nella Dichiarazione dei redditi 2025. Tutto quello che devi sapere sulla detrazione Irpef del 19%.
Visto che siamo nel periodo della compilazione della Dichiarazione dei redditi 2025, ricordiamo che c’è la possibilità di detrarre le spese sostenute per comprare gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. La misura, introdotta con la Legge di Bilancio 2018, prevede una detrazione Irpef del 19% su un costo massimo annuo di 250 euro. L’agevolazione riguarda sia le spese sostenute direttamente dal contribuente e sia quelle affrontate per conto dei familiari fiscalmente a carico.
DETRAZIONE SPESE TRASPORTO PUBBLICO: REQUISITI
Si possono detrarre solo le spese del trasporto pubblico effettuate con pagamenti tracciabili, cioè fatti con carta di credito o di debito, prepagate, bonifici, assegni o altri sistemi digitali. Non è dunque possibile detrarre i pagamenti in contanti. È inoltre necessario conservare il titolo di viaggio e la documentazione relativa al pagamento. Ovviamente per i titoli di viaggio e le ricevute di pagamento cartacee non ci sono particolari problemi, mentre i titoli elettronici sono di solito conservati nell’area riservata o nell’app della società di trasporti che ha erogato l’abbonamento (ad esempio clicca qui per accedere all’area riservata di ATM Milano).
Inoltre è bene ricordare che non concorrono a formare reddito di lavoro le somme erogate o rimborsate ai dipendenti dal datore di lavoro o le spese sostenute direttamente da quest’ultimo per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico del dipendente e dei suoi familiari. Su queste spese non è dunque possibile chiedere la detrazione.
NOVITÀ 2025: SPESE PER GLI ABBONAMENTI NELLA DICHIARAZIONE PRECOMPILATA
In tema di detrazioni, quest’anno c’è un’importante novità: dal 2025, infatti, le spese per gli abbonamenti al trasporto pubblico compaiono automaticamente nella dichiarazione dei redditi precompilata. Sono le stesse aziende di trasporto a trasmettere all’Agenzia delle Entrate la spesa di tutti gli abbonamenti comprati dal 2 gennaio in poi, purché pagati con sistema tracciabile. Non sono invece trasmesse le spese pagate in contanti, neanche quelle effettuate alle casse automatiche.
Tuttavia attenzione: gli abbonamenti agevolati ISEE e quelli convenzionati (con aziende, Comuni, scuole, università ecc.) non sono trasmessi automaticamente ma devono essere inseriti manualmente nella dichiarazione dei redditi.
Se per qualche motivo non si vuole che le spese per i mezzi pubblici vengano trasmesse all’Agenzia delle Entrate, bisogna comunicarlo all’AdE tra il 1° gennaio e il 16 marzo dell’anno successivo a quello dell’acquisto degli abbonamenti inviando un apposito modulo all’indirizzo email opposizioneutilizzospesetrasporto@agenziaentrate.it. In alternativa si può fare richiesta all’azienda di trasporto.
LIMITE DI 120.000 EURO PER LA DETRAZIONE TRASPORTO PUBBLICO
Importante: la detrazione del 19% sulle spese effettuate per comprare uno o più abbonamenti al trasporto pubblico spetta per intero solamente ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. In caso di superamento di questo limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro. Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca.
FAQ CON DOMANDE E RISPOSTE
- Quali sono i requisiti fondamentali per poter usufruire dello sgravio fiscale sugli abbonamenti di trasporto pubblico e quali spese non sono ammissibili?
Per ottenere la detrazione IRPEF del 19% (fino a un massimo di 250 euro all’anno) è indispensabile che il pagamento sia tracciabile (p.es. carta, bonifico) e che si conservino titolo di viaggio e prova di pagamento. Non sono detraibili le spese pagate in contanti, né quelle rimborsate o sostenute direttamente dal datore di lavoro. - Quali novità sono state introdotte quest’anno in merito alla gestione delle spese di trasporto pubblico nella dichiarazione precompilata e quali eccezioni è importante conoscere?
A partire dalla dichiarazione 2025, le spese per gli abbonamenti di trasporto pubblico pagate in modo tracciabile verranno inserite automaticamente nella precompilata dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, gli abbonamenti agevolati ISEE o convenzionati (p.es. con aziende o scuole) non sono trasmessi e vanno inseriti manualmente. - Esiste un limite di reddito oltre il quale la detrazione per gli abbonamenti di trasporto pubblico non è più applicabile o viene ridotta?
Sì, la detrazione completa del 19% è riconosciuta a chi ha un reddito complessivo fino a 120.000 euro. Superando questa soglia, l’importo detraibile si riduce progressivamente fino ad azzerarsi per redditi complessivi pari o superiori a 240.000 euro.