Dacia Bigster: come va nel test dell’alce?

Dacia Bigster: come va nel test dell’alce?

Il test dell’alce mette a dura prova le doti dinamiche della Dacia Bigster: per km77.com solo nello slalom il SUV si comporta meglio

 

Il test dell’alce mette a dura prova le doti dinamiche della Dacia Bigster: per km77.com solo nello slalom il SUV si comporta meglio

14 Luglio 2025 - 10:12

La Dacia Bigster nel test dell’alce ha mostrato evidenti comportamenti emersi anche nelle prove della Dacia Duster, ma enfatizzati da maggiori proporzioni (lunga 4,57 metri) e peso (oltre 1400 kg). L’intervento dell’ESC e il sottosterzo durante la prova di evitamento ostacolo sono i principali fattori che non aiutano a direzionare l’auto al meglio, anche se nel complesso si comporta bene nella prova dello slalom. È il commento dei colleghi spagnoli nel video del test dell’alce della Dacia Bigster realizzato dal magazine Km77, specializzato in test e prove su strada. Ecco i dettagli della prova e i risultati del test.

COME AVVIENE IL TEST DELL’ALCE

Il test dell’alce (o Moose Test) si basa sulla norma ISO 3888-2. In parole più semplici, il collaudatore al volante dell’auto da testare guida fino a una velocità di prova costante. Quando arriva a un punto contrassegnato dai coni sterza improvvisamente per evitare un ostacolo, che potrebbe essere un’altra auto o un animale selvatico. Prima della sterzata il conducente alza il piede dall’acceleratore e la manovra di evitamento avviene solo utilizzando il volante e senza alcun altro comando ma con il sistema di sicurezza ESP attivo. La sterzata si svolge in due fasi:

  • l’evitamento dell’ostacolo, eseguito a una velocità sempre più alta nelle varie prove. Questo per verificare qual è il limite in cui il volante, le sospensioni, il telaio e gli pneumatici consentono un controllo gestibile anche davanti a un ostacolo imprevisto;
  • il rientro nella traiettoria iniziale (un corridoio di coni largo 3 metri) senza richiedere eccessive correzioni di volante e senza abbattere coni. Si possono verificare in caso di sovrasterzo (tendenza al testacoda) o sottosterzo (le ruote anteriori scivolano lateralmente e l’auto allarga la traiettoria) entrambi comportamenti di un’auto che ha raggiunto i suoi limiti di stabilità;

Oltre al test dell’alce, la Dacia Bigster è stata messa alla prova anche nello slalom tra i coni a velocità costante. In questo test la tendenza al rollio (l’auto si corica lateralmente) è esasperata per portare al limite l’aderenza degli pneumatici. Ecco come sono andate le due prove nel video qui sotto.

COMMENTI AL TEST DELL’ALCE DELLA DACIA BIGSTER

Il test dell’alce della Dacia Bigster è avvenuto con pneumatici Michelin e.Primacy misura 205/55 R19, ciononostante l’intervento dell’ESP diventa prevalente durante i trasferimenti di carico anche a velocità moderate. Difatti, la Bigster riesce a superare la prova solo a 64 km/h, velocità piuttosto bassa rispetto ai 77 km/h di riferimento. Ecco una sintesi del comportamento della Bila mancanzagster di fronte a un ostacolo improvviso da evitare, con i commenti del tester:

  • sottosterzo marcato: durante il primo passaggio l’auto ha mostrato un “sottosterzo molto significativo”; girando il volante bruscamente, l’auto “ha continuato dritta”;
  • intervento dell’ESP definito eccessivo e impreciso: anche a 64 km/h – secondo il magazine spagnolo – il controllo di stabilità è stato prevalente “frenando l’auto in modo significativo per tutta la durata del test, fino a quasi fermarla”. Nei passaggi successivi, aumentando l’andatura, le ruote anteriori hanno perso sempre più aderenza. Un comportamento che il magazine attribuisce a “un’azione eccessiva e poco precisa del controllo di stabilità, che ha frenato forte la ruota anteriore sinistra”.

TEST SLALOM DACIA BIGSTER

La valutazione cambia decisamente nel test di slalom della Dacia Bigster, sebbene la mole dell’auto si ripercuota sull’agilità da fermo, tra i coni si muove molto meglio.

Contro:

  • partenza lenta: l’auto “non parte molto rapidamente da ferma”, secondo il magazine. Inoltre, sia in partenza che in curva, “non ha guadagnato velocità con agilità”;
  • tempo finale non ottimale: sebbene il tempo finale ottenuto sia stato definito “discreto” per un veicolo con queste caratteristiche;

Pro:

  • agilità e progressività: l’auto è stata in grado di cambiare direzione con “sufficiente agilità, progressivamente e senza spaventare il conducente” una volta raggiunta una certa velocità. Scorrendo tra i coni, l’auto è apparsa “più progressiva e fluida”;
  • rollio controllato: il magazine ha rilevato un “ampio rollio, ma mai eccessivo”;
  • intervento moderato dell’ESP: i sistemi elettronici di controllo della stabilità sono intervenuti solo in certi momenti, ma generalmente “non rallentano troppo l’auto”. Nello slalom, “L’ESP non è quasi mai intervenuto”.

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