Conseguenze del Coronavirus anche sui controlli stradali: diffusa la procedura per la corretta sanificazione degli etilometri usati durante i test
Con la riattivazione “ad alto impatto” dei controlli sulle strade in occasione del traffico estivo, compresa la verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti per l’accertamento dell’abuso di alcool alla guida, i vertici delle Forze dell’ordine si sono posti il problema dell’etilometro. L’utile strumento per accertare il tasso alcolemico dei guidatori, infatti, mal si concilia con le rigide misure di contenimento del rischio di contagio da Coronavirus. Per cui sono state richieste, alle società che producono e distribuiscono gli etilometri in uso alla Polizia Stradale, le corrette procedure per la sanificazione dei dispositivi, in modo da escludere possibili contaminazioni. Successivamente il Ministero dell’Interno ha diffuso nei dettagli tali procedure attraverso la circolare 300/A/5015/20/115/28, il cui contenuto andremo a riassumere nei successivi paragrafi.
CORONAVIRUS: LE INDICAZIONI PER SANIFICARE GLI ETILOMETRI
Le disposizioni per la corretta sanificazione degli etilometri inviate dalle due società Dräger (produttore) e Recom Industriale (distributore), sono state approvate dalla Direzione Centrale di Sanità, che ha espresso parere favorevole al loro utilizzo, escludendo possibili esposizioni al rischio di contagio da Covid-19 sia per gli operatori di polizia che per gli automobilisti sottoposti al controllo. In particolare è stata sottolineata l’importanza della disinfezione dell’etilometro ‘Alcotest’ della società Dräger, al termine delle operazioni di accertamento nei confronti di una persona, con i prodotti specifici indicati nel manuale, e della conservazione del dispositivo spento per almeno 15 minuti successivi alla disinfezione, prima di procedere a un nuovo accertamento. La stessa attenzione si richiede per la disinfezione dell’etilometro ‘SAF’IR’, distribuito dalla società Recom Industriale in Italia e dalla società Alcolock in Francia.
ANCHE LA PROVA PRELIMINARE DA EFFETTUARSI CON L’ETILOMETRO
La circolare del Viminale ha sottolineato inoltre che, non essendoci allo stato attuale idonee procedure per la disinfezione dei dispositivi precursori alcool, anche l’eventuale prova preliminare prevista dal comma 3 dell’art. 186 del Codice della Strada dev’essere effettuata con l’etilometro, e l’eventuale risultato positivo può essere considerato prova esplorativa. Gli agenti accertatori hanno ricevuto poi l’invito ad attenersi scrupolosamente alle istruzioni per il corretto uso degli etilometri, provvedendo alla disinfezione degli strumenti e alla tutela della propria persona mediante l’uso dei DPI in dotazione (guanti monouso e mascherine).
CORONAVIRUS: CORRETTA SANIFICAZIONE DELL’ETILOMETRO ALCOLTEST
Ecco come la società Drager ha consigliato di procedere per una corretta sanificazione dell’etilometro modello Alcoltest 7510:
– Eventuali salviette disinfettanti non devono essere eccessivamente imbevute da far gocciolare il liquido.
– Durante la procedura di pulizia, pulire accuratamente la zona attorno al punto di ingresso del gas. Nessun liquido deve penetrare nell’ingresso del gas.
– I dispositivi portatili devono essere mantenuti (per almeno 2 minuti) capovolti o appoggiati su un lato. Con le unità da tavolo il tubo deve essere estratto dalla sua rientranza per il periodo post pulizia. Questo per evitare l’entrata di liquidi detergenti o sostanze chimiche nell’ingresso del gas.
– Dopo la disinfezione con etanolo o altri prodotti chimici contenenti alcol, il dispositivo deve essere conservato per almeno 15 minuti a temperatura ambiente e rimanere spento durante questo periodo di tempo per evitare messaggi di errore durante il test. L’alcool deve evaporare completamente prima del test successivo.
– Ai primo test dopo una pulizia, si consiglia all’utente di eseguire un test passivo (su dispositivi portatili) in un’area esente da alcol. Dopo aver superato con successo il test passivo con il risultato ‘No Alcol’ è possibile avviare una normale procedura di test dell’espirato. Se il dispositivo non consente un test passivo (dispositivi desktop), è necessario eseguire in sostituzione un test completo senza alcol (bagno umido o gas secco con 0,00 mg/L, se possibile).
Per ulteriori dettagli si rimanda alla circolare prot. n. 300/A/5015/20/115/28.
CORONAVIRUS: CORRETTA SANIFICAZIONE DELL’ETILOMETRO SAF’IR
Qui invece la procedura per la corretta sanificazione dell’etilometro Saf’Ir a cura della società Recom Industriale:
Per evitare il rischio di contagio incrociato durante un controllo su strada, l’operatore di Polizia deve mantenere una distanza dal conducente tale da impedire il possibile trasferimento della contaminazione dovuta al respiro. Inoltre, durante lo scambio dei documenti e durante la fase di test, deve indossare guanti monouso per impedire il contatto con qualsiasi potenziale contaminazione proveniente dal respiro o dal fluido orale del soggetto sottoposto al test.
Prima del suddetto test l’etilometro, in presenza del soggetto, dev’essere sanificato con salvietta igienizzante o simile, e un nuovo boccaglio deve essere aperto dalla confezione sigillata e inserito nello strumento, sempre in presenza del soggetto. Quest’ultimo deve quindi soffiare attraverso il boccaglio per fornire il campione di respiro richiesto, senza che sia autorizzato a tenere in mano o a toccare l’etilometro durante il test. Una volta terminato il controllo occorre smaltire il boccaglio e pulirne il supporto sullo strumento con una salvietta igienizzante o simile, sempre indossando dei guanti monouso.
Anche in questo caso ulteriori dettagli sono sulla circolare prot. n. 300/A/5015/20/115/28.
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