Avete già letto del cashback autostrade 2022? Vi spieghiamo come funziona questo servizio che consente di ricevere il rimborso del pedaggio
Morto un cashback se ne fa un altro. Archiviato il cashback di Stato che era stato introdotto dal precedente Governo per incentivare i pagamenti elettronici, dopo un breve periodo di test dal 15 settembre 2021 ha preso il via il cashback autostrade per risarcire gli automobilisti danneggiati dai lavori in corso lungo le arterie autostradali (in Liguria per esempio, ma non solo) gestite da ASPI. Vediamo come funziona questo ‘cashback del pedaggio’.
Aggiornamento del 4 gennaio 2022 a seguito dell’avvio a regime del cashback autostrade dopo il termine della fase sperimentale.
L’INTRODUZIONE DEL CASHBACK AUTOSTRADE
Dunque, dal 1° gennaio 2022, terminata la fase sperimentale durata dal 15 settembre al 31 dicembre 2021, è a tutti gli effetti attivo il servizio di cashback del pedaggio autostradale sulla rete di Autostrade per l’Italia, condiviso con il MIMS e accessibile grazie alla app di Free To X che è disponibile per dispositivi Android e IoS. Durante il periodo sperimentale l’applicazione gratuita è stata testata per l’utilizzo di massa, indipendentemente dalla classe del veicolo e dal mezzo di pagamento utilizzato. Mentre da adesso in poi il servizio il servizio sarà reso accessibile anche ai consorzi e ai loro associati, con la possibilità comunque di recuperare retroattivamente i rimborsi relativi agli itinerari percorsi dal 15/9 al 31/12/21.
COME FUNZIONA IL CASHBACK AUTOSTRADE 2022
Il cashback autostrade 2022 viene erogato esclusivamente in caso di ritardi generati da cantieri per lavori sulla rete di ASPI che influiscono sulla regolarità dei transiti a causa della riduzione delle corsie originariamente disponibili (esclusa la corsia di emergenza) e può essere riconosciuto per itinerari brevi, medi o lunghi, a partire da 15 minuti di ritardo, consentendo l’accesso a rimborsi dal 5% al 100% del pedaggio, sulla base del tempo effettivo di viaggio e sulla lunghezza del percorso effettuato. In particolare, il cashback si attiva per le seguenti tipologie di transiti su:
– percorsi con ingresso e uscita su rete ASPI;
– percorsi con ingresso su rete ASPI e uscita su altra concessionaria;
– i percorsi con ingresso su altra concessionaria e uscita su rete ASPI;
– percorsi con ingresso e uscita su altra concessionaria, con attraversamento su rete ASPI.
Non rientrano invece nell’iniziativa i ritardi di natura imprevedibile come traffico intenso non dovuto ai cantieri, incidenti, eventi meteo, manifestazioni, o qualunque altra motivazione NON connessa al piano di lavori per l’ammodernamento delle infrastrutture autostradali di ASPI.
Inoltre non si può ottenere il cashback per:
– ritardi generati da cantieri per lavori fuori dalla rete ASPI, anche se indirettamente provocano code su tale rete;
– ritardi su autostrade ‘a sistema aperto’, cioè con barriere solo all’inizio e alla fine, senza caselli alle uscite intermedie e pedaggio a forfait;
– lavori su autostrade gestite non direttamente da ASPI ma dalle sue controllate.
Inutile poi sottolineare che il rimborso riguarda la sola quota di competenza di Autostrade per l’Italia. Pertanto chi nel viaggio transita sulla rete di varie concessionarie vedrà l’eventuale rimborso applicarsi solo nella parte corrispondente ai km percorsi sulla rete ASPI.
CASHBACK AUTOSTRADE: COSA FARE PER AVERE IL RIMBORSO
Ci sono due modi per ottenere il rimborso del cashback autostrade:
1) una modalità automatica, valida solo per chi ha il Telepass o un altro sistema di telepedaggio e lo registra sulla app Free To X;
2) invece chi non ha il Telepass e paga il pedaggio con carte o contanti deve inviare una segnalazione sempre tramite la app Free To X, allegando la foto dello scontrino (che serve sia a certificare la presenza sul tratto critico che il tempo di percorrenza effettivo, ricordate di richiederlo dopo aver pagato).
La app è scaricabile gratuitamente (Android e iOs) e richiede solo di registrarsi, indicando un indirizzo email e fotografando un documento d’identità.
Una volta ricevuta la segnalazione il sistema ha tutti i dati per valutare se davvero il richiedente ha diritto o meno al cashback, di conseguenza elabora la richiesta in 24/48 ore e al termine invia una notifica con l’esito. Se l’esito è positivo viene elargito il rimborso direttamente tramite Telepass (con sconto in fattura), modalità che però al momento risulta ancora non attivata; oppure con bonifico sul conto corrente bancario (sarà richiesto l’Iban).
Come comunicato a suo tempo durante la fase sperimentale dal 15 settembre al 31 dicembre 2021 non ci sono stati accrediti: i rimborsi sono stati accumulati, per tutte le tipologie di pagamento, nella sezione ‘borsellino’ della app e saranno erogati a partire da gennaio 2022 (data non ancora definita), per i transiti effettuati dal 15 settembre.
Per quanto riguarda invece gli importi dei rimborsi del cashback autostrade di ASPI, come detto variano in base all’entità del ritardo (per scaglioni di 15 minuti ciascuno) e alla lunghezza del viaggio. Il diritto al rimborso scatta per ritardi superiori a 15 minuti rispetto al tempo standard. Il tempo standard è calcolato sulla velocità di 100 km/h per i veicoli leggeri e 70 km/h per quelli pesanti. Ecco la tabella dei rimborsi valida dal 1° dicembre 2021 (cliccate sull’immagine per visualizzarla meglio):
Per i transiti fino al 30 novembre 2021 occorre invece fare riferimento alla vecchia tabella: