
Il car sharing nel mondo ha subito una reazione diversa delle persone raccontata dall’indagine sulla Mobilità 2020 in 5 Paesi
L’emergenza Coronavirus ha mutato molte abitudini e spinto verso nuovi modelli di business congelando tutto ciò che si basava sulla condivisione di spazi. Il car sharing nel mondo è stato uno di questi, al centro del Continental Mobility Study 2020. Ecco qual è stata la reazione della mobilità al Covid-19 in Germania, Francia, Stati Uniti, Giappone e Cina.
CAR SHARING NEL MONDO CON IL CORONAVIRUS
Il coronavirus ha avuto un impatto che l’indagine mondiale Continental condotta con Infas definisce “duraturo sulle abitudini di mobilità delle persone”. L’uso dell’auto personale è chiaramente uno dei ritorni maggiori in fatto di mobilità con una minore propensione al car sharing nel mondo. L’uso delle auto private ha registrato una forte crescita, mentre i servizi di condivisione e chiamata, che hanno registrato un boom negli ultimi anni, stanno subendo un calo significativo. Le persone in Francia, Stati Uniti, Giappone e Germania rimangono in gran parte fedeli ai tradizionali concetti di mobilità. Qui la mobilità condivisa (condivisione di veicoli o chiamata spontanea) non gioca quasi alcun ruolo nei quattro paesi. In Cina, nel frattempo, una persona su dieci continua a utilizzare questi servizi.
CAR SHARING NEL MONDO VS AUTO DI PROPRIETA’
L’auto fa parte della mobilità quotidiana in tutto il mondo e la prenotazione di car sharing è più agevolata dove i servizi on demand sono più diffusi. Il 33% degli americani usa l’auto di proprietà almeno una volta alla settimana, mentre il 57% lo fa quotidianamente o quasi. I francesi sono gli utenti di auto più frequenti, al 59%, poco davanti anche ai tedeschi intervistati che hanno dichiarato di utilizzare la propria auto quotidianamente o quasi quotidianamente nel 53% (almeno una volta alla settimana il 30%). La situazione è simile in Francia, Stati Uniti e Cina.
CAR SHARING NEL MONDO: CINA E USA IN RECUPERO
In Giappone l’uso dell’auto di proprietà rispetto al car sharing è meno frequente, con solo il 34% degli intervistati che la utilizza ogni giorno o quasi. La necessità di passare alle auto private è particolarmente evidente in Cina, secondo lo studio, con il 21% degli intervistati che utilizza soluzioni on demand a causa della pandemia. L’alto livello di accettazione in Cina è anche dovuto al fatto che più persone nelle aree urbane completano il sondaggio online e tali soluzioni sono più facilmente accessibili in queste aree. La percentuale di intervistati che utilizzano il car sharing nel mondo è in lieve aumento solo nelle grandi città, soprattutto negli Stati Uniti.