Bonus benzina 200 euro: a chi spetta? Il governo ha previsto nel 2022 un bonus benzina da 200 euro: ma in cosa consiste precisamente e a chi spetta? Qui le risposte a tutti i dubbi

Bonus benzina 200 euro: a chi spetta?

Il governo ha previsto nel 2022 un bonus benzina da 200 euro: ma in cosa consiste precisamente e a chi spetta? Qui le risposte a tutti i dubbi

23 Marzo 2022 - 10:03

Tra le misure annunciate venerdì 18 marzo da Draghi per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia, incluse poi nel decreto-legge n. 21/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 marzo, oltre all’atteso taglio delle accise spicca la decisione di non tassare per il 2022 il bonus benzina fino a 200 euro che le aziende possono cedere a titolo gratuito ai propri dipendenti per l’acquisto di carburanti. Vediamo meglio di che si tratta e a chi spetta il beneficio.

Aggiornamento del 23 marzo 2022 con alcune precisazioni sull’erogazione e sui destinatari del buono benzina 200 euro.

CHE COSA SONO I BUONI BENZINA

I buoni benzina o, come sarebbe meglio dire, ‘buoni carburante’ per i lavoratori dipendenti sono una forma di welfare aziendale al pari dei buoni pasto, dell’autovettura a uso promiscuo e di altri benefit. Specifichiamo subito che non sono obbligatori, nel senso che le aziende sono libere o meno di riconoscerli. Inoltre non sono destinati esclusivamente ai dipendenti, ma possono anche essere usati come omaggio per i clienti. Solitamente i buoni benzina concorrono a formare il reddito (cioè sono tassabili) se superano una certa soglia, ma con la misura del nuovo decreto-legge almeno nel 2022 saranno esentasse, entro il limite di 200 euro.

BONUS BENZINA 200 EURO ESENTASSE NEL 2022

La norma è infatti molto chiara: “Per il 2022 l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito”. Quindi il bonus non è per tutti ma solo per i dipendenti di aziende private che rilasciano il buono carburante come benefit aziendale. E non si tratta di uno sconto sul rifornimento alla pompa ma di uno sgravio fiscale: in pratica, poiché l’esenzione fiscale e contributiva dei benefit aziendali (fringe benefit) prevede una soglia di 258,23 euro data dalla somma di tutti i compensi non monetari corrisposti dall’azienda durante il periodo tributario, azzerando nel 2022 la tassazione dei bonus benzina fino a 200 euro sarà più facile restare sotto il suddetto limite e ottenere un innegabile vantaggio in termini fiscali.

Bonus benzina 200 euro

A CHI SPETTA IL BONUS BENZINA 200 EURO?

Avrete già intuito che per ottenere lo sgravio fiscale sui buoni carburante fino a 200 euro non bisogna fare nulla perché sarà riconosciuto automaticamente durante il calcolo della tassazione del welfare aziendale e/o contrattuale. Pertanto non servirà nessuna domanda e non si dovranno rispettare limiti ISEE.

Infine due importanti precisazioni:

– come riporta Il Sole 24 Ore, il decreto-legge che ha introdotto i buoni carburante da 200 euro non individua una specifica categoria di dipendenti beneficiari, quali potrebbero essere ad esempio i pendolari, per cui tutti potenzialmente dovrebbero usufruire dei buoni. Inclusi i lavoratori in smart working, visto che la norma non prevede precisi limiti sul numero minimo di giorni in sede;

– allo stesso tempo, spiega sempre il quotidiano di Confindustria, ci sono dubbi che l’agevolazione possa essere riconosciuta alla singola persona, dato che l’orientamento dell’amministrazione finanziaria è diametralmente di senso opposto e, come avviene per i buoni pasto, privilegia l’offerta dei benefit a tutti i lavoratori o comunque a specifiche categorie.

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